Un po' dottor Jekyll, un po' mister Hyde, il botanico olandese J. F. Gronovius riconosce immediatamente il genio di Linneo, pubblica a sue spese la prima edizione di Systema naturae, gli procura un lavoro e lo inserisce nella sua estesa rete di contatti con naturalisti di mezza Europa. Ma non esita a impadronirsi dell'opera del botanico americano John Clayton, riscrivendola e pubblicandola senza il permesso dell'autore. Per ironia della sorte (o malignità di Linneo?) il genere che lo celebra mostra una curiosa somiglianza con il dedicatario. ![]() Il protettore di Linneo... Nel 1735, quando Linneo arrivò in Olanda per conseguire la laurea in medicina, uno dei primi scienziati che incontrò fu Jan Frederik Gronovius. Quest'ultimo già ne conosceva il nome per aver letto recensioni del suo viaggio in Lapponia su riviste tedesche; e quando il giovane svedese (all'epoca aveva 28 anni) gli mostrò il suo Systema naturae fu così impressionato che gli propose di pubblicarlo a proprie spese. Dato che Linneo dovette lasciare Leida per Amsterdam, non solo Gronovius sostenne le spese di stampa (con l'aiuto di un medico scozzese, Isaac Lawson), ma seguì personalmente la pubblicazione, fino a sobbarcarsi la correzione delle bozze. Si trattava per altro di un volumetto in 12 pagine, estremamente sintetico (in forma di tabella), pubblicato in due versioni: in alcune copie, infatti, il testo era stampato su una sola facciata, per permetterne la consultazione anche sul campo, durate le escursioni naturalistiche. Inoltre Gronovius, che era un naturalista dilettante ma estremamente conosciuto e con una vasta rete di conoscenze, introdusse Linneo presso Boerhave, il più stimato botanico olandese, e lo aiutò a trovare una sistemazione in un momento di difficoltà economica, raccomandandolo a George Clifford, un facoltoso appassionato anglo-olandese, di cui Linneo diventò medico personale e curatore del giardino di Hartekamp. Gli mise inoltre a disposizione la sua biblioteca e le sue cospicue collezioni naturalistiche, in particolare il proprio erbario, e lo aiutò a inserirsi nell'ambiente internazionale dei naturalisti, consigliandolo e fornendogli lettere di presentazione in occasione del suo viaggio in Inghilterra e in Francia (1736). Gronovius apparteneva a una illustre famiglia di intellettuali, legata da quasi un secolo all'Università di Leida, a partire del nonno omonimo (Johann Friedrich Gronow, 1611-1671, che latinizzò il proprio nome in Gronovius), un celebre filologo di origine tedesca; filologi erano ugualmente il padre Jacob (1645-1716) e il fratello Abraham (1695-1775), che fu anche direttore della biblioteca dell'università. Il nostro Jan Frederik era invece un medico e fu membro del senato cittadino e più volte sindaco di Leida. Ma soprattutto fu un appassionato naturalista, creatore di un notevole erbario e di un ricco gabinetto di curiosità, tappa obbligata per i visitatori dei Paesi Bassi. Già facoltoso grazie alle sua famiglia, con due successivi matrimoni acquisì un solido patrimonio che gli permise di dedicarsi all'arricchimento delle proprie collezioni di piante essiccate, animali e minerali. Nella prima metà del Settecento, Leida, dove Clusius aveva creato il primo orto botanico dell'Olanda, era un centro universitario di grande reputazione, che attirava in particolare studenti dalle isole britanniche. Probabilmente grazie a queste frequentazioni Gronovius apprese perfettamente la lingua inglese e poté stabilire duraturi contatti con ex studenti di Leida inglesi e scozzesi. La sua rete di corrispondenti (con i quali scambiava libri e esemplari) era alquanto vasta e comprendeva studiosi di mezza Europa, ma i rapporti più fruttuosi furono proprio quelli con il mondo anglosassone, in particolare con raccoglitori e studiosi che operavano nell'America settentrionale. Tra di loro troviamo Mark Catesby, che raccolse piante in Virginia e più in generale nelle colonie americane sud-orientali e nelle Antille; William Houstoun (o Houston) che esplorò Cuba, la Giamaica, il Venezuela e la regione messicana di Vera Cruz; il medico Cadwallader Colden e sua figlia Jane, la prima botanica americana; John Clayton, che ugualmente operò in Virginia. Tra i suoi corrispondenti inglesi, troviamo anche il mercante-collezionista Collinson, della cui rete egli si giovò per accedere alle piante raccolte da John Bartram. ![]() Un po' pirata, un po' naturalista... La rete americana di Gronovius è alla base di una vicenda decisamente inquietante. Nel 1734 e nel 1735, Clayton inviò a Catesby (che era rientrato in Inghilterra ed era considerato uno specialista della flora del nuovo mondo perché stava pubblicando Natural History of Carolina, Florida and the Bahama Islands) due grossi carichi di esemplari raccolti in Virginia. Catesby non riuscì ad identificare molte piante; trattenne alcuni esemplari per il proprio erbario (a sua volta Collinson tenne per sé una parte dei semi) e inviò il grosso in Olanda a Gronovius, perché li identificasse. Di fronte all'enorme mole di materiale, Gronovius chiese l'aiuto di Linneo, che in quel momento lavorava per Clifford a Hartekamp. Nel frattempo, Clayton aveva scritto un catalogo delle piante da lui raccolte in Virginia, organizzate secondo il metodo di Ray; inviò anche questo a Catesby, chiedendogli di cercare un editore. Catesby spedì il manoscritto a Gronovius. L'olandese, con la collaborazione di Linneo, rivide completamente il testo e riclassificò le piante seguendo il metodo linneano; senza chiedere il permesso a Clayton, pubblicò il frutto del suo lavoro con il titolo Flora virginica (1739-1743). Se non di un plagio (come si vede dall'immagine, nel frontespizio compare anche il nome di Clayton, stampato più in alto e in corpo maggiore rispetto a quello di Gronovius), si tratta di una grave scorrettezza che di fatto privò Clayton della sua proprietà intellettuale. La natura dell'operazione salta agli occhi dalla lettura del titolo nella sua interezza: Flora virginica, exibens plantas quas Johannes Clayton in Viriginia observavit et collegit, easdem methodo sexuali disposuit, ad genera propria retulit, nominibus specificis insignivit, et minus cognitas descripsit Joh. Fred. Gronovius, "Flora della Virginia, in cui si descrivono le piante che John Clayton osservò e raccolse in Virginia, che J. F. Gronovius ha classificato secondo il metodo sessuale, ha assegnato al genere corretto, ha dotato di nomi specifici e di cui ha descritto quelle meno conosciute". Come si vede, Clayton, da autore, è stato ridotto a mero raccoglitore, mentre tutto il merito scientifico è attribuito a Gronovius; quest'ultimo, in effetti, non solo cambiò il metodo di classificazione, ma operò una totale riscrittura, sostituendo i nomi polinomiali proposti da Clayton (spesso ridotti a meri sinonimi) con altri attinti da opere precedenti o creati da lui stesso. Qualche anno più tardi, nel 1762, mentre Clayton, ovviamente assai insoddisfatto del trattamento subito, lavorava a una propria versione, il figlio di Gronovius avrebbe reiterato l'offesa pubblicando una seconda edizione, precludendo ogni possibilità di pubblicare all'americano, che non riuscì a trovare un editore per il proprio lavoro né in Europa né in America. Nonostante questa sgradevole vicenda, Flora virginica rimane un'opera importante, ed ebbe un rilevate ruolo storico. Oltre a essere la prima trattazione complessiva della flora della colonie americane, rimasta a lungo un testo di riferimento, fu la prima opera botanica ad adottare il sistema di classificazione di Linneo, di cui fu la principale fonte per le specie americane descritte in Species plantarum. Molte delle denominazioni assegnate da Gronovius alle piante americane furono validate da Linneo e sono tuttora in uso. Gronovius compilò anche una Flora orientalis, basata sull'erbario di Leonhard Rauwolf (1535-1596), che tra il 1573 e il 1575 viaggiò e raccolse piante in Levante e in Mesopotamia, in cui riclassificò, sempre seguendo il metodo linneano, circa 350 piante. Come si è visto in questo post, battezzò la Linnaea borealis in onore di Linneo; creò il genere Gerbera. Una sintesi della sua vita nella sezione biografie. Anche suo figlio Laurentius Theodorus (1730-1777) fu un naturalista, soprattutto uno zoologo e un ittiologo; allo stesso modo in cui il padre aiutò il giovane Linneo, ebbe la ventura di essere tra i protettori di Carl Peter Thunberg, che proprio grazie al suo interessamento poté essere assunto dalla Compagnia olandese delle Indie Orientali e dare inizio ai suoi viaggi in Sud Africa e Giappone. ![]() Gronovia, l'arrampicatrice Fu un altro raccoglitore di piante americane a raccogliere e dedicare a Gronovius la pianta che ne avrebbe perpetuato il nome. Si tratta del chirurgo scozzese William Houstoun (o Houston) che nei suoi viaggi nelle Antille e in Messico raccolse molte nuove piante, tra cui una rampicante erbacea messicana che denominò Gronovia repens, in onore del corrispondente Gronovius il quale gli rese il favore creando il genere Houstonia. Entrambi furono poi validati da Linneo nel 1753 nella prima edizione di Species plantarum. Gronovia è un piccolo genere della famiglia Loasaceae, che comprende solo due specie: appunto G. repens, di ampia diffusione dal Messico al Perù settentrionale, e G. longiflora, endemica del Messico meridionale. Sono erbacee rampicanti a veloce crescita dei boschi aridi caducifogli, annuali che nascono alle prime piogge, per poi seccare al ritorno della stagione secca; sono caratterizzate da foglie profondamente lobate (che le fanno assomigliare un po' alla zucca matta, Bryonia dioica, tanto che in passato furono assegnate alle Cucurbitaceae), fusti dotati di peli in parte urticanti e in parte uncinati, e piccoli fiori bianchi o verdastri a cinque petali. G. repens, che cresce spesso in terreni disturbati, per la sua rapida crescita (può arrivare anche a 4 metri) viene considerata un'infestante dei coltivi. Insomma, un'erbaccia, in cui si rimane impigliati e che punge come un'ortica, come ci dicono alcuni dei suoi nomi comuni (ortiguilla, "piccola ortica", mala mujer, "donna malvagia, donnaccia", pega pega "acchiapparella"). Qualche approfondimento nella scheda. Forse Linneo avrebbe potuto scegliere qualcosa di più raffinato per onorare il suo antico protettore, ma volle giustamente rispettare la denominazione creata da Houstoun; e poi, in fondo, anche Gronovius, almeno nei confronti di Clayton, si comportò decisamente da erbaccia rampicante, pronto ad attaccarsi alle sue ricerche e a crescere soffocandone la carriera scientifica.
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CimbalariaAppassionata da sempre di piante e giardini, mi incuriosiscono gli strani nomi delle piante. Un numero non piccolo di nomi generici sono stati creati in onore dei personaggi più diversi. Vorrei condividere qui le loro storie e quelle delle piante cui sono legati. Archivi
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