Giuseppe Giacinto MorisGiuseppe Giacinto Moris (1796-1869) nacque ad Orbassano, in una famiglia colta ma non agiata. Ammesso al prestigioso Collegio delle Province, si laureò in medicina presso l'Università di Torino a soli 18 anni. Fu allievo tra gli altri di Balbis che accese il suo interesse per la botanica. Nominato dottore aggregato in medicina, si dedicò all'insegnamento sia privato sia presso il Collegio delle Province. Nel 1822 gli fu assegnata la cattedra di chirurgia presso l'Università di Cagliari. Trasferitosi nell'isola, Moris cominciò ad affiancare alla docenza l'esplorazione della flora sarda all'epoca ancora quasi sconosciuta. Nel 1824 ottenne la dispensa dall'insegnamento e nel 1825 l'incarico ufficiale di una ricognizione della flora sarda, anche al fine di individuarne le valenze economiche. Nel corso di una serie di campagne annuali, in cui fu affiancato prima dall'amico Alberto La Marmora, poi da Bertero e infine da Lisa, inviati dall'Orto botanico di Torino, visitò numerosissime località, spesso tornando sullo stesso luogo in stagioni diverse.
Nel 1828 rientrò in Piemonte. Nel 1829 gli fu conferito l'incarico temporaneo di professore di medicina presso l'Università di medicina, in sostituzione di Capelli, che divenne definitivo alla morte di quest'ultimo nel 1831, quando Moris assunse anche la direzione dell'orto botanico. Affiancò all'attività accademica molti incarichi istituzionali, come consigliere del Protomedicato (1831), vicepresidente del Consiglio dell’istruzione pubblica, preside del Collegio e della Scuola di farmacia (1848), senatore del Regno dal 1848 e membro di diverse commissioni parlamentari. Durante la sua gestione, anche grazie all'assistenza del suo principale collaboratore (e poi suo successore) Giovanni Battista Delponte, vennero notevolmente incrementate le collezioni vive (che toccarono 12.000 specie), furono riassestate le aiuole, costruite le serre e il boschetto. Suo merito fu anche aver acquisito gli erbari di Balbis e Bellardi e aver acquisito il deposito di quello di Allioni, prima custodito presso l'Accademia di Agricoltura. In corrispondenza con i maggiori botanici del tempo, fu membro di numerose istituzioni scientifiche come l’Accademia di agricoltura di Torino, l’Accademia delle scienze di Torino, la Societé botanique de France. I suoi maggiori contributi scientifici sono le due grandi opere dedicate alla flora sarda. Stirpium sardoarum elenchus, in tre serie, pubblicato parte a Cagliari parte a Torino tra il 1827 e il 1829, è la prima vera rassegna della flora sarda, con oltre 1400 specie. Fondamentale è poi Flora sardoa seu historia plantarum in Sardinia et adjacentibus insulis vel sponte nascentium, vel ad utilitatem latius excultarum (pubblicata a Torino in tre volumi, 1837, 1840-43, 1858-59). Morì nel 1869, legando all'orto torinese il suo notevolissimo erbario. |
Fonti
R. Caramiello, Moris, Giuseppe Giacinto, http://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-giacinto-moris_(Dizionario-Biografico)/
Giuseppe Giacinto Moris, http://www.sardoa.eu/it/autori/giuseppe-giacinto-moris
Giuseppe Moris, http://notes9.senato.it/Web/senregno.NSF/4bee8c11a5b4a95ec1256ffc00512823/0bd750adb39a26b3c1257069003186fc?OpenDocument
R. Caramiello, Moris, Giuseppe Giacinto, http://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-giacinto-moris_(Dizionario-Biografico)/
Giuseppe Giacinto Moris, http://www.sardoa.eu/it/autori/giuseppe-giacinto-moris
Giuseppe Moris, http://notes9.senato.it/Web/senregno.NSF/4bee8c11a5b4a95ec1256ffc00512823/0bd750adb39a26b3c1257069003186fc?OpenDocument