Jacques DaléchampsJacques Daléchamps (1513-1588) nacque a Caen. Sappiamo che il padre era medico, ma nulla conosciamo della sua formazione e della sua giovinezza; dovette certo ricevere una approfondita educazione classica, vista la perfetta conoscenza del greco e del latino; ignoriamo anche dove e quando abbia iniziato gli studi di medicina. Il primo dato noto e certo è l'iscrizione alla facoltà di medicina di Montpellier nel 1545, quando aveva già superato i trent'anni. Fu uno dei primissimi allievi di Rondelet, ottenne il baccalaureato nel 1546 e il titolo di dottore l'anno seguente. Per un breve periodo visse ed esercitò a Grenoble e Valence, finché nel 1550 si trasferì a Lione. Nel 1552 fu nominato medico dell'Hôtel-Dieu e pubblicò il suo primo lavoro, una riedizione di un trattato mei dievale sulla peste, per l'editore Rouillé.
Negli anni successivi, acquisì notevole reputazione come medico, facendo parte di diverse commissioni ufficiali, e pubblicò intensamente, sia di medicina (l'opera maggiore è Chirurgie françoise, 1570) e numerose traduzioni dal latino e dal greco; come filologo, la sua opera più importante è un'edizione emendata e commentata di Plinio (C. Plinii Secundi Historia mundi, 1587). Non sappiamo quando abbia cominciato a interessarsi di piante, se già in Normandia o negli anni di Montpellier; secondo la testimonianza dell'editore Rouillé, già negli anni '50 aveva messo insieme un voluminoso manoscritto di illustrazioni botaniche, da cui nacque l'idea di pubblicare una storia generale delle piante riccamente illustrata che raccogliesse tutto ciò che era stato scritto sull'argomento da antichi e moderni. Daléchamps vi lavorò per più di un quarto di secolo, forse inizialmente assistito da Jean Bauhin che visse a Lione dal 1563 al 1568; infine, essendo egli troppo oberato dal lavoro medico e dalle sue opere filologiche, Rouillé affidò il completamento dell'opera al medico Jean Desmoulins; dopo la morte di questi nel 1582, l'opera rimase però abbandonata a coposti e tipografi; quando infine uscì nel 1586 con il titolo Historia generalis plantarum, era così piena di errori che molto presumibilmente Daléchamps preferì non firmarla, così che uscì anonima. Daléchamps morì l'anno seguente e fu sepolto a Notre Dame de Confort; anche se aveva molti amici ugonotti e frequentava regolarmente la Svizzera per le sue ricerche botaniche, era infatti rimasto fedele al cattolicesimo. |
Fonti
H. Christ, Jacques Dalechamp. Un pionnier de la flore des Alpes occidentales au XVI.me siècle, "Bulletin de la societé botanique de Génève", ser. 2, v. 9-10 (1917-18), pp. 137-164.
P. Jacaquet, Les botanistes lyonnais du XVI.ème siècle, "Bulletin mensuel de la societé linéenne de Lyon", Tome 65, mai 1996, pp. 1-85
L. M. du Petit-Thouars, Dalechamps, Jacques, in Biographie universelle, ancienne et moderne, Tomw X, 2.ème ed., Paris, Michaud, 1843
H. Christ, Jacques Dalechamp. Un pionnier de la flore des Alpes occidentales au XVI.me siècle, "Bulletin de la societé botanique de Génève", ser. 2, v. 9-10 (1917-18), pp. 137-164.
P. Jacaquet, Les botanistes lyonnais du XVI.ème siècle, "Bulletin mensuel de la societé linéenne de Lyon", Tome 65, mai 1996, pp. 1-85
L. M. du Petit-Thouars, Dalechamps, Jacques, in Biographie universelle, ancienne et moderne, Tomw X, 2.ème ed., Paris, Michaud, 1843