Smithia Aiton W. Aiton, Hortus Kewensis 3: 496, 1789
In onore di James Edward Smith Se ne parla nel post James Edward Smith e l'eredità di Linneo
Smithia è un piccolo genere della famiglia Fabaceae che comprende una ventina di specie di erbacee o arbustini presenti soprattutto nelle aree tropicali e temperate del subcontinente indiano (con circa quindici specie), e pochi rappresentanti nell'Africa orientale, nel sudest asiatico e in Oceania. Hanno fusti erbacei, o talvolta debolmente legnosi alla base, da irsuti a glabri, spesso copiosamente ramificati; stipole speronate sotto il punto di inserzione, scabre e persistenti. Le foglie opposte sono paripennate, composte da poche a 16 foglioline, che si ritraggono se sfiorate, con lamina usualmente oblungo-lineare. Le infiorescenze ascellari sono densi racemi o cime scorpiodi, raramente ridotte a fiori singoli, con piccoli fiori papilionacei, con corolla bianca, gialla, rossa o blu, più lunga del calice. Il legume è un lomento, ripiegato nel calice, brevemente stipolato, con un numero vario di articoli. Alcune specie indiane sono molto comuni e vengono utilizzate come foraggio; altre hanno usi medicinali.
Uno sguardo su...
Smithia conferta Sm. è un'erbacea annuale, diffusa in aree sabbiose e valli collinari tra 200 e 400 m in Cina, India, Indonesia, Indocina, Australia settentrionale. Di portamento eretto o scandente, ha lunghi rami sottili (fino a 1 m), con internodi relativamente lunghi. Le foglie paripennate con 8-16 foglioline lunghe 0,6-1,2 cm, con rachide ispida e pagina inferire glabra, sono oblunghe, con apice appuntito. I fiori papilionacei, giallo brillante, lungo 6-8 mm, spuntano a coppie all'ascella delle foglie superiori e si addensano all'estremità dei rami. Nota come Lakshman booti nella medicina indiana, è usata tradizionalmente come pianta medicinale, ma poiché le diverse specie di questo genere sono molto simili e difficili da distinguere, lo stesso nome può essere usato anche per altre specie.
Smithia sensitivaAiton è tra le specie più diffuse (margini dei campi e aree umide, dal livello del mare a 1000 m, Cina meridionale, Tauwan, Bhutan, India, Kashmir, Nepal, Laos, Tailandia, Vietnam, Malaysia, Indonesia, Filippine; è segnalata anche in Africa e Australia; in quanto pianta officinale, è possibile che in alcune di queste aree sia stata introdotta). E' un'annuale di dimensioni variabili (da 15 cm a un metro), con portamento eretto o decombente. Ha fusti sottili, molto ramificati, con nodi che si infittiscono agli apici. Ha stipole membranose, secche, glabre; foglie con 6-20 foglioline, con rachide armata di minuscoli tricomi spinosi; le foglioline sono oblunghe, minuscole (1,5-3 mm), sottili, papiraceee. Le infiorescenze sono racemi ascellari di 1-6 fiori raccolti all'apice; i fiori, lunghi 8-10 mm, hanno corolla gialla, con ali oblunghe, più brevi del vessillo. Le foglie sono date agli animali come foraggio o consumate come verdura; se ne ricava una tisana contro il mal di testa.
Smithia setulosaDalzellè un endemismo dei Gathi occidentali (stati di Gujarat, Karnataka, Kerala, Maharashtra,Tamil Nadu) in India. E' una pianta molto più grande e dalle fioriture più vistose delle specie precedenti. E' un'erbacea eretta, alta da 80 a 120 cm, con fusto molto peloso. Le foglie sono lunghe 5-8 cm, includendo una rachide pelosa e un picciolo di 5-7 mm; le foglioline, in 5-8 coppie, oblunghe, ottuse all'apice, oblique alla base, glabre, ma con margini sparsamente setolosi, sono lunghe 4-6 mm. I fiori, lunghi circa 1,5 cm, sono raccolti in denso racemo; hanno corolla gialla con vistose macchie aranciate al vessillo. Estremamente decorativa, questa specie potrebbe avere un potenziale come pianta da giardino.