John Thomas Romney Robinson
John Thomas Romney Robinson (1792-1882) nacque a Dublino; il padre era un pittore abbastanza celebre, Thomas Robinson, che era stato allievo di George Romeny, ricordato nel secondo nome del figlio. Fanciullo prodigio, in età precocissima si dedicò alla poesia. Studiò dapprima a Belfast, quindi a Dublino, dove frequentò il Trinity College. Qui si laureò e tenne per qualche anno la cattedra di "Filosofia della natura", cioè di fisica. Mentre insegnava al Trinity, divenne pastore anglicano. Nel 1823, fu assunto come astronomo all'osservatorio di Armagh che era gestito dalla Chiesa d'Irlanda e versava in pessime condizioni; si trasferì in questa località, che sarebbe diventata la sua residenza fino alla morte.
Divenuto direttore dell'osservatorio, con l'aiuto di Lord Berseford, il primate d'Iralanda, rilanciò l'osservatorio con l'acquisto di nuovi strumenti più moderni; collaborò sia con Thomas Gribb, che era riuscito a impiantare a Dublino un telescopio di fama internazionale sia con William Parson; in particolare, negli anni '30 e '40 soggiornò frequentemente a Birr, dove sorgeva quello che al tempo era il più grande telescopio del mondo (il "Leviatano di Parsonstown"). I suoi studi riguardarono in particolare le galassie e le nebulose. Nel 1846 inventò un nuovo modello di anemometro. Fu un membro attivo della British Association for the Advancement of science. Dal 1851 al 1856 fu presidente della Royal Irish Academy. Tra gli amici di Robinson c'era anche Charles Babbage, il matematico che è considerato l'inventore dell'antenato del computer, il quale dichiarò che doveva molto a Robinson. Mantenne l'incarico di direttore dell'osservatorio di Armagh per ben 59 anni, fino alla morte, all'età di 90 anni. |
Fonti
Thomas Romney Robinson, https://en.wikipedia.org/wiki/Thomas_Romney_Robinson
C.J. Butler, A short history of Armagh Observatory, http://www.arm.ac.uk/history/history.html#Sect6
Thomas Romney Robinson, https://en.wikipedia.org/wiki/Thomas_Romney_Robinson
C.J. Butler, A short history of Armagh Observatory, http://www.arm.ac.uk/history/history.html#Sect6