Graderia Beth. G. Bentham, in A.P. de Candolle, Prodromus Systematis Naturalis Regni Vegetabilis, 10: 521 (1846)
In onore di John Gerard Se ne parla nel post John Gerard, plagiario di successo?
Graderia è un piccola genere della famiglia delle Orobanchaceae (un tempo Scrophulariaceae) che comprende quattro specie di erbacee o suffrutici con distribuzione disgiunta: una specie è infatti endemica di Socotra, mentre le altre sono originarie dell'Africa meridionale. Sono piante emiparassite: infatti, benché dotate di fotosintesi clorofilliana, traggono anche nutrienti dalle piante ospiti. Presentano un rizoma legnoso da cui emergono steli più o meno rigidi; le foglie possono essere opposte o alternate. I fiori, portati all'ascella fogliare, hanno calice e corolla pentalobati. Gli stami sono quatto, raggruppati in coppie di diversa lunghezza, minuti di due teche oblunghe, ricurve e divergenti. L'ovario co due loculi ha molti ovuli, che poi nel frutto (una capsula) svilupperanno numerosi semi. Le quatto specie e la loro distribuzione sono:
Graderia fruticosa Balf.f. è un endemismo di Socotra, dove cresce in macchie di arbusti in habitat rocciosi;
Graderia linearifolia Codd è un endemismo del monte Steenkampsberg (Mpumalanga, Sudafrica) dove cresce a un'altitudine di circa 2200 metri d'altitudine su suolo di quarzite nelle praterie montane sparse;
Graderia scabra Benth., la specie con areale più ampio, cresce nelle praterie aride di aree montagnose, dalla Tanzania sudoccidentale al Sudafrica, dove invece è presente in molte province dalla costa alla montagna;
Graderia subintegra Mast., vive nelle praterie e sugli affioramenti rocciosi in Eswatini (Swazilad) e nelle province nordoccidentali del Sudafrica.
Uno sguardo su...
Graderia scabra Benth. può essere un'erbacea perenne o un piccolo arbusto, alto da 20 a 60 cm. Le radici più sottili sono munite di piccoli austori che si attaccano alla radice della piante parassitate. Ne emergono molti steli erbacei, che possono essere eretti o prostrati, spesso ramificati presso la base. Le foglie, opposte o quasi alternate, sono ovato-ellittiche, con apice acuto e margini sia interi sia con pochi denti ampi e acuti. I fiori ascellari, coperti di una fine peluria bianca, hanno corolla tubolare imbutiforme con 5 lobi arrotondati; è per lo più rosa, dal malva al porpora, ma ci sono forme bianche, rosse, o, più raramente blu. Spesso il tubo è più scuro dei lobi, mentre la gola è usualmente più chiara e più scura sopra. Le aree più scure forse fanno da guida agli impollinatori. Tradizionalmente è usata come pianta officinale per trattare febbri, disturbi dello stomaco e della pelle.