Klattia è un piccolo genere della famiglia delle Iridaceae che comprende 3 specie di arbusti diffusi esclusivamente nella Provincia del Capo in Sud Africa. Insieme a Nivenia e Witsenia, è uno dei tre generi della famiglia le cui specie sono veri e propri arbusti. Sempreverdi, hanno rami legnosi che emergono da un caudice legnoso che permette di rigenerarsi dopo un incendio e foglie lanceolate disposte a ventaglio. Hanno fiori tubolari riuniti in densi racemi, protetti da ampie brattee, blu, gialli o rossi, secondo la specie. Tutte le specie vivono in un ambiente molto specifico, le aree più umide delle pendici delle montagne di arenaria, dove trovano disponibilità di acqua tutto l'anno, e sono piuttosto rare, due rarissime e minacciate, :a specie di più ampia diffusione è Klattia partita Baker, con diverse popolazioni distribuite tra la penisola del Capo, le Hottentots Holland Mountains e le Langeberg Mountains, limitatamente ai versanti più freschi esposti a sud e ai margini degli acquitrini. Molto più rara Klattia flava (G.J.Lewis) Goldblatt, limitata a un' area di circa 400 km2 tra le Hottentots Holland Mountains e Bain's Kloof, nelle valli e lungo corsi d'acqua, con una popolazione stimata di non più di 1000 individui maturi. Rarissima e in pericolo è infine Klattia stokoei L.Guthrie, un endemismo del Kogelberg di cui sono note solo una decina di subpopolazioni per un totale di circa 200 individui.
Uno sguardo su...
Klattia stokoei Guthrie, come si è detto un endemismo del Kogelberg, in un'area con piogge e nubi abbondanti; cresce su un substrato torboso e predilige i pendii esposti a sud, argini di ruscelli, risorgive. E' la specie di maggiore impatto estetico e l'unica di cui si sia tentata la coltivazione, resa difficile dalle particolari esigenze di substrato e umidità. E' tuttavia coltivata al Kirstenbosch National Botanical Garden. E' un arbisto sempreverde alto circa un metro, con relativamente pochi fusti legnosi sparsamente ramificati, Le foglie lanceolate, da glauche a verde scuro, sono lunghe 15-20 e larghe 7-14 mm, raccolte a ventaglio e talvolta ricurve in punta. I fiori, che sbocciano in estate (da dicembre a febbraio) sono raccolti in densi racemi e protetti da vistose brattee rossastre; sono trasparenti in basso, rossastri in alto e rosso-arancio nelle parti esterne. I tepali sono più o meno lineari, quelli interni lievemente più lunghi di quelli esterni, e più brevi degli stili. I fiori producono un nettare a basso tenore zuccherino, appiccicoso, che attira uccelli impollinatori della famiglia Nectariniidae. Raccolta per la prima volta nel 1900 da Harry Bolus ma rimasta innominata, fu ritrovata nel 1921 dall'alpinista e raccoglitore di piante del fynbos Thomas Pearson Stokoe, (1868-1959) di cui porta il nome.