LeliaCirca il dedicatario del genere Laelia, istituito da Lindley, in mancanza di indicazioni dell'autore dobbiamo accontentarci di ipotesi. Si tratta con grande probabilità di uno dei membri della gens Laelia, di origini plebee ma assurta al consolato fin del 190 a.C.; è impossibile tuttavia indicare con certezza quale.
L'ipotesi più accreditata, in linea con le modalità usate da Lindley per creare i suoi nomi generici, la identifica nella vestale Laelia, di cui conosciamo solo la data di morte (64 d.C.), riferita da Tacito. Meno probabilmente, potrebbe trattarsi di una delle figlie del membro più illustre della famiglia, C. Lelio Sapiente, Lelia maggiore, elogiata da Cicerone per la sua facondia e la purezza di linguaggio; o ancora dello stesso Sapiente (188-125 a.C.), figura molto nota anche per essere uno dei protagonisti del dialogo ciceroniano cui dà il nome, Lelio o dell'amicizia. |
Fonti
W. Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography, and Mythology, London, Taylor and Walton, 1846
P. Cornelio Tacito, Annali, MIlano, BUR, 1981
W. Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography, and Mythology, London, Taylor and Walton, 1846
P. Cornelio Tacito, Annali, MIlano, BUR, 1981