Pietro CastelliPietro Castelli (1583-1661) nacque a Roma da Diana de Giorgis e Francesco Castello, che va identificato con il pittore di origine fiamminga Frans van de Casteele o Kasteele, il che ci consente di fissare la sua data di nascita, precedentemente indicata tra il 1570 e il 1757, al 1583. Studiò medicina, botanica e farmacologia presso lo studio romano con Andrea Bacci, Marsilio Cagnati e Andrea Cesalpino; una figura influente della sua educazione fu certamente il cognato Enrico Corvino, farmacista e collezionista di piante la cui farmacia era un punto d'incontro dei naturalisti romani. Fu probabilmente grazie a lui che Castelli entrò in contatto con Cassiano dal Pozzo, poi suo amico e corrispondente, e con i membri dell'Accademia dei Lincei. Presso il tipografo Mascardi, editore di molti testi degli accademici, tra il 1619 e il 1634 pubblicò 11 trattati, di argomento prevalentemente farmacologico, ma anche medico e botanico, in cui fa mostra di notevole erudizione. Forse ad essi va aggiunta Exactissima descriptio rariorum quarundam plantarum, quae continentur Romae in Horto Farnesiano, la descrizione degli orti farnesiani stampata sempre da Mascardi nel 1625; la paternità di questo libro è discussa in questo post. Castelli, figlio e fratello di un pittore, e abile disegnatore egli stesso, potrebbe essere anche l'autore dei disegni. Di certo però non fu mai prefetto degli orti farnesiani, o neppure di una parte di essi, come speso si legge, per una evidente confusione con Tobia Aldini.
Sicuramente cominciava ad essere noto come "maestro dei semplici", come egli stesso si definisce; è stato ipotizzato che tenesse lezioni private agli studenti che si preparavano per l'università. A una data imprecisata, divenne medico personale del cardinale Lelio Biscia che gli procurò anche un contratto all'Università di Padova, di cui non conosciamo né la natura né la data. Nel 1625-26, grazie alla protezione di Biscia e dei Barberini, fu infine assunto all'università come lettore dei semplici; nel 1629 subentrò a Faber come professore di medicina e botanica. Conosciamo gli argomenti delle sue lezioni dal 1627 al 1631 e ignoriamo se dopo questa data abbia lasciato l'incarico. Discusso, e mio parere improbabile, è anche se sia subentrato a Faber come direttore dell'orto dei semplici pontifici. Alcuni studiosi fanno datare il trasferimento a Messina proprio al 1631, ma una lettera a Cassiano dal Pozzo dimostra che giunse in Sicilia nell'aprile del 1635, su invito del senato messinese che gli aveva assegnato la prima cattedra di medicina, un insegnamento che, come egli stesso dice nelle sue lettere, comprendeva anche l'anatomia, la botanica e la chimica. Immediatamente fece pressioni per ottenere l'allestimento di un orto botanico; ottenuto un terreno e i necessari finanziamenti nel 1638, si mise subito all'opera per l'allestimento del giardino; molte piante gli furono procurate dal cognato. Importante anche la selezione di piante native, in parte raccolte personalmente da Castelli sulle pendici dell'Etna. Già nel 1640 pubblicò in catalogo del giardino Hortus Messanensis, con 16 tavole che illustrano le parcelle del giardino e un'introduzione teorica sulla necessitò degli orti botanici. Tra i suoi propositi, introdurre una riforma dell'insegnamento della medicina, introducendo nel curriculum la chimica; il progetto è esposto in Optimus medicus (1367), una delle numerose opere del periodo messinese, tra le più importanti delle quali ricordiamo Memoriale per lo spetiale romano (1638) in cui insegna le tecniche corrette per raccogliere ed essiccare radici, erbe, fiori; l'edizione annotata dell'Antidotario romano (1642); due opuscoli sull'opobalsamo (1638 e 1640), da cui sperava di ottenere una fama tale da essere richiamato a Roma. Non avvenne mai. Mori a Messina nel 1661. |
Fonti
A. De Ferrari, Castelli, Pietro, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 21, 1978, https://www.treccani.it/enciclopedia/pietro-castelli_(Dizionario-Biografico)/
E. Niel, The Hortus Messanensis of Pietro Castelli. Science, nature, and landscape architecture in 17th century Messina, “Lexico”, 1/2005, pp. 6-19
A. De Ferrari, Castelli, Pietro, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 21, 1978, https://www.treccani.it/enciclopedia/pietro-castelli_(Dizionario-Biografico)/
E. Niel, The Hortus Messanensis of Pietro Castelli. Science, nature, and landscape architecture in 17th century Messina, “Lexico”, 1/2005, pp. 6-19