Pierre BelonPierre Belon (in latino Petrus Bellonius Cenomanus, 1517-1564) nacque nel villaggio di Souletière presso Foulletourte nei dintorni di Le Mans. Non possediamo quasi notizie sulla sua infanzia e formazione; adolescente, dovette entrare come apprendista nella bottega di un farmacista di Foulletourte, René des Prez, che nel 1535 lo chiamò a Clermont, dove era farmacista del vescovo Guillaume du Prat. Tre anni dopo itronò nel Maine e entrò al servizio, probabilmente ancora come farmacista, del vescovo di Le Mans, René du Bellay, che finanziò i suoi studi, inviandolo a Wittenberg, dove Belon divenne allievo e amico di Valerius Cordus. E' possibile che già a questo punto sia stato reclutato come agente reale dal fratello del vescovo, Guillaume du Bellay, stretto collaboratore di Francesco I, che aveva organizzato una rete di agenti in funzione antiasburgica, con molti contatti negli ambienti protestanti tedeschi.
Belon studiò a Wittenberg tra il 1540 e il 1542 e esplorò largamente la Germania insieme al suo maestro. Sulla strada del ritorno, visitò anche le Fiandre e brevemente l'Inghilterra. Tornato a Parigi, continuò gli studio di medicina e entrò al servizio del cardinale Tournon, che gli affidò varie missioni diplomatiche nella area tedesca e svizzera. A Ginevra fu detenuto per sei mesi per le sue posizioni antizwingliane. Liberato, passò a Lione e in Provenza, quindi proseguì per l'Italia; in Liguria si riunì al maestro Cordus, che probabilmente accompagnò nell'ultimo viaggio. Rimase presumibilmente in Italia anche dopo la morte di Cordus e visitò molte località (nelle sue opere dimostra una notevole conoscenza della penisola), ma i particolari ci sono ignoti. Certamente nel 1546 era a Parigi e grazie alla raccomandazione (e ai finanziamenti) del cardinale Tournon, poté prendere parte all'ambasceria d'Aramon presso la Sublime porta. Muovendosi con notevole autonomia, tra il 1547 e il 1549. Belon visitò la Grecia, Costantinopoli, l'Asia minore, l'Egitto, la Palestina, la Siria, raccogliendo esemplari naturalistici e copiose informazioni sui diversi aspetti dei paesi visitati, che poi avrebbe esposto in un'opera rimasta celebre, Les observations de plusieurs singularitez et choses mémorables trouvées en Grèce, Asie, Judée, Égypte, Arabie et autres pays estranges, rédigées en trois livres, pubblicato nel 1543. Al suo ritorno in Francia, raggiunse a Roma il cardinale Tournon, che vi si trovava per il conclave; dopo il viaggio in Oriente, uno dei suoi principali campi di studio era diventato l'ittiologia, argomento sul quale a Roma certo ebbe modo di confrontarsi con Rondelet e Salviani. Tornato a Parigi, alternò ai numerosi viaggi in Europa (il cui le ricerche naturalistiche erano un obiettivo reale, ma anche una copertura delle sue attività come agente reale) un'intensissima attività di scrittura. Tra il 1551 e il 1553 pubblicò due trattati di ittiologia (uno in francese, l'altro in latino); nel 1553 uscirono anche la prima delle sue opere di botanica, De arboribus coniferis resiniferis, aliis quoque nonnullis sempiterna fronde virentibus, e un corposo trattato sulle abitudini funerarie degli antichi. Sono del 1555 la versione rivista e illustrata del libro sui pesci, e un libro sugli uccelli, famoso per contenere la duplice immagine di uno scheletro umano e di uccello messi a confronto. Entrambe le opere sono illustrate con pregevoli immagini concesse dall'aabsciatore veneziano Daniele Barbaro, che lo aveva ospitato durante un soggiorno londinese. E' del 1558 Les Remonstrances sur le default du labour et culture des plantes, et de la cognoissance d'icelles, contenant la maniere d'affranchir et appriuoiser les arbres sauuages, primo trattato di arboricoltura in lingua francese, in cui si concentra soprattutto sull'addomesticamento degli alberi selvatici e sull'introduzioni di specie esotiche. Anche se rimase legato al cardinale Tournon per un debito di riconoscenza, a partire dalla secondo metà degli anni '50 poté godere direttamente del favore reale; Enrico II gli concesse una pensione, e Carlo IX gli permise di alloggiare nel castello reale di Madrid, adiacente al Bois de Boulogne. Proprio nel Bois una sera dell'aprile 1564 fu assalito e percosso a morte forse da ladri o da nemici politici. |
Fonti
Barsi M., L'énigme de la chronique de Pierre Belon. Avec édition critique du manuscrit Arsenal 4651, LED, Milano 2001
Delaunay P., L’aventureuse existence de Pierre Belon du Mans, "Revue du Seizième Siècle", IX, 1922, pp. 251-268; X, 1923, pp. 1-34,
125-147; XI, 1924, pp. 30-48, 222-232; XII, 1925, pp. 78-97, 256-282
Léthenet, B., Pierre Belon (1517-1565). Naturaliste et informateur royal, in Denécé E. - Léthenet B., a cura di, Renseignement et espionnage à l’époque moderne (XVIe - XVIIIe), Paris : Ellipses/Cf2R, 2021, https://shs.hal.science/halshs-03087418/document
Vingopoulou, I., Belon, Pierre. Les observations de plusieurs singularitez [...], https://eng.travelogues.gr/collection.php?view=109
Barsi M., L'énigme de la chronique de Pierre Belon. Avec édition critique du manuscrit Arsenal 4651, LED, Milano 2001
Delaunay P., L’aventureuse existence de Pierre Belon du Mans, "Revue du Seizième Siècle", IX, 1922, pp. 251-268; X, 1923, pp. 1-34,
125-147; XI, 1924, pp. 30-48, 222-232; XII, 1925, pp. 78-97, 256-282
Léthenet, B., Pierre Belon (1517-1565). Naturaliste et informateur royal, in Denécé E. - Léthenet B., a cura di, Renseignement et espionnage à l’époque moderne (XVIe - XVIIIe), Paris : Ellipses/Cf2R, 2021, https://shs.hal.science/halshs-03087418/document
Vingopoulou, I., Belon, Pierre. Les observations de plusieurs singularitez [...], https://eng.travelogues.gr/collection.php?view=109