ToreniaTorenia L. C. Linnaeus, Species Plantarum 2: 619. 1753 Torenia è un genere di una quarantina di specie erbacee appartenente alla famiglia delle Linderniaceae (recentemente staccata dal più vasto raggruppamento delle Scrofulariaceae), quasi tutte originarie delle aree tropicali e subtropicali di Africa e Asia; il numero preciso delle specie è tuttavia incerto, in quanto le ricerche nel Sud Est asiatico, l'area di maggiore biodiversità, sono incomplete. Sono erbacee perenni o annuali, di dimensioni contenute, cespugliose, con fusticini quadrangolari carnosi, foglie semplici opposte, per lo più petiolate, ovali o lanceolate; i fiori riuniti in racemi terminali hanno calice tubolare, spesso bilabiato, usualmente a cinque lobi; la corolla presenta petali bilabiati, con labbro inferiore a tre lobi e labbro superiore a due lobi più stretti; nelle specie i colori sono giallo, porpora, blu o bianco, talvolta con gola di colore contrastante. I fiori ermafroditi hanno 4 stami in coppia; in ciascuna coppia le antere sono unite in una forma che ricorda un osso di pollo (da cui il nome volgare inglese wishbone flower).
Diverse specie di Torenia sono state introdotte in Europa già nei primi decenni dell'Ottocento, soprattutto dall'India e dalla Cina. T. asiatica secondo alcune fonti sarebbe arrivata in Gran Bretagna nel 1823; T. concolor fu introdotta nel 1844 da Fortune. Altre specie sono citate in pubblicazioni degli anni trenta dell'Ottocento. La grande popolarità della specie più coltivata, T. fournieri e soprattutto dei sui ibridi, risale però agli ultimi anni del secolo scorso, quando intensi programmi di ibridazione (che possono includere pratiche di ingegneria genetica) hanno immesso sul mercato piante con nuove colorazioni, spesso con portamento prostrato adatto alla coltivazione in cestini. Uno sguardo su...
La Torenia e la manipolazione genetica
Se i primi ibridi di Torenia erano ibridi diretti, a partire dagli anni Novanta sono state introdotte tecniche più sofisticate. Alcuni ibridi sono il frutto di mutazioni spontanee: un esempio è 'Summer Wave Amethyst' (2002, Miyazaki, con fiori di un sorprendente rosa ametista); altri di mutazioni indotte, come gli ibridi tetraploidi ottenuti con trattamenti alla colchicina dei semenzali, caratterizzati da fiori più grandi. Le mutazioni vengono anche indotte con bombardamento di ioni pesanti. Ma soprattutto, negli ultimi due decenni Torenia è stata oggetto di manipolazioni genetiche, sia in ricerche di laboratorio a scopo scientifico sia nella produzione industriale; all'avanguardia in questo settore sono soprattutto i giapponesi. In effetti, secondo gli scienziati giapponesi, questo genere è particolarmente adatto per la sperimentazione di tecniche di ingegneria genetica per una serie di ragioni: si moltiplica facilmente in vitro, fiorisce facilmente anche in laboratorio, è facile da moltiplicare vegetativamente, ha un sacco embrionale protruso quindi facilmente osservabile, risponde bene alle trasformazioni genetiche, presenta un'alta variabilità degli organi accessori. Due sono le direzioni in sui si è mossa la ricerca; da una parte, la produzione di varietà più resistenti alle malattie e agli attacchi di parassiti; dall'altra, la manipolazione del colore. Questa viene indotta intervenendo sui geni che regolano la produzione di antocianine; così sono state introdotte nuove gamme di colore, come il rosa (assente in natura) o i colori cangianti (dovuti a differenze di concentrazione di antocianine e flavonidi). Un gruppo di ricercatori giapponesi ha addirittura prodotto una Torenia fluorescente, innestando una proteina estratta da Chiridius poppei - una specie del plancton marino. |