MonardaMonarda L. C. Linnaeus, Species Plantarum 1: 22. 1753 Monarda è un genere della famiglia delle Lamiaceae, un tempo Labiatae; comprende una quindicina di erbacee annuali o perenni, con foglie profumate e capolini molto caratteristici, formati da fiori con labbro superiore crestato e eretto, il labbro inferiore trilobato e più espanso; l'infiorescenza in alcune specie è terminale, in altre è in fascetti sovrapposti. E' endemica dell'America settentrionale; in questa pagina una mappa della distribuzione del genere e delle sue specie. Le specie più settentrionali sono piante di prateria, erbacee, spesso con un unico capolino terminale; le specie più meridionali (come le numerose texane), provenienti da habitat più aridi, sono spesso suffruttici con infiorescenze ascellari, brattee e foglie argentate. Tutte sono profumate e attraenti per insetti e colibrì.
In Europa è nota almeno dal Seicento; M. fistulosa L. è tra le piante introdotte da John Tradescant il giovane, mentre M. didyma L. è tra quelle fatte conoscere nella seconda metà del Settecento dal famoso cacciatore di piante John Bartram. Ma da secoli era conosciuta e apprezzata dai nativi americani, con usi culinari, medicinali e religiosi. Le foglie secche venivano utilizzate per tenere lontani gli insetti e mescolate alla cacciagione per conservarla meglio; i capolini seccati venivano usati per decotti per gli infermi (in particolare per mal di denti, gengiviti, mal di testa, problemi cardiaci, raffreddori e tosse). Le piante secche venivano anche bruciate, come l'incenso, per profumare le persone e l'ambiente. Durante le cerimonie sacre, erano masticate per entrare in comunicazione con gli spiriti. In effetti, Monarda contiene timolo e monardina, composti con proprietà antisettiche e digestive, tanto che oggi alcune varietà particolarmente ricche di oli essenziali sono coltivate per uso erboristico. Le due specie più note sono appunto M. didyma e M. fistulosa. Vediamo rapidamente le altre specie native degli Stati Uniti:
Uno sguardo su...
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