Charles Francis GrevilleCharles Francis Greville (1749-1809) nacque presumibilmente nel castello di Warwick, secondo figlio di Francis Greville, primo conte di Warwick, e della moglie Elizabeth Hamilton. Ricevette un'eccellente educazione alla Harrow School e tra il 1764 e il 1767 frequentò l'università di Edimburgo. Come cadetto, godeva di una modesta rendita annuale di 500 sterline (benchè equivalesse a circa 30 volte il salario di un lavorante a giornata, 20 volte quello di un minatore e 15 volte quella di un lavoratore specializzato, era considerata inadeguata al tenore di vita di un gentiluomo); amministrandolo con oculatezza e investendolo con notevole senso degli affari, non solo riuscì a garantirsi un livello di vita dignitoso, ma ne impiegò una parte nella creazione di una collezione di antichità, grazie sia al pittore Gavin Hamilton, che allora viveva a Roma, sia allo zio sir William Hamilton, ambasciatore britannico a Napoli. Il suo amore per l'antiquariato era nato nel 1769, in occasione del suo Grand Tour, che lo aveva portato tra l'altro nella città partenopea.
Una seconda passione era la mineralogia; la sua pregevole collezione di 15000 esemplari tra minerali e pietre preziose, nel 1772 gli valse l'ammissione alla Royal Society e in vecchiaia (1808) la nomina a patrono della Geological Society. Dal 1773, alla morte del padre, al 1790 tenne il seggio alla Camera dei Comuni che spettava alla sua famiglia, prima occupato dal fratello maggiore, il secondo conte di Warwick. Iniziò così una carriera politica che lo vide impegnato soprattutto in campo finanziario e amministrativo: Lord del Tesoro dal 1780 al 1782, Tesoriere della Real casa dal 1783 al 1784, Viceciambellano della Real casa dal 1794 al 1804 e membro del Consiglio privato della Corona nel 1783. Nel 1780 entrò nell'Ammiragliato. La sua realizzazione più importante fu il porto di Milford Haven, in Galles, sorto su terre di famiglia, dove favorì l'immigrazione di balenieri da Nanticket e la creazione di un arsenale militare. L'interesse di Greville per la botanica fu propiziato dalla lunga amicizia con Banks; i due si conobbero presumibilmente dopo il ritorno di Banks dall'Australia. Infatti nel 1773 visitarono insieme l'Olanda. Nel 1774 Greville divenne membro della Società dei Dilettanti, di cui faceva parte anche Banks, rendendo ancora più stretta la loro amicizia. Nel 1781 Greville conobbe la sedicenne Emma Hart, all'epoca mantenuta di un possidente, Sir Harry Fetherstonhaugh. Quando la ragazza, incinta, fu abbandonata dal suo protettore, Greville la prese con sé, insieme alla madre e fu legato a lei da un amore passionale per un breve periodo. Desiderando un suo ritratto, lo commissionò al pittore George Romney, che rimase folgorato dalla bellezza della ragazza e la ritrasse più di cinquanta volte. Forse anche per le spese imposte dalla liaison con Emma, nel 1784, Greville venne a trovarsi in una precaria situazione finanziaria, che lo costrinse a vendere una parte delle sue collezioni. L'unica soluzione per uscire dalle ristrettezze, era sposare un'ereditiera, ma la presenza di Emma era un serio ostacolo. Nella primavera del 1786, dopo uno scambio epistolare, Greville la mandò a Napoli, allo zio William Hamilton, sotto pretesto di una breve vacanza di pochi mesi; in base all'accordo tra i due, lo zio (che aveva conosciuto Emma a Londra e ne era rimasto affascinato), rimasto da poco vedovo senza figli, ne avrebbe fatto la sua amante, liberando il nipote - suo erede presunto - da una relazione ormai inopportuna e dal rischio che da un secondo matrimonio nascesse un potenziale erede. Inaspettatamente, qualche anno dopo Hamilton sposò proprio Emma. A partire dal 1782, Greville aveva preso in affitto una casa e un terreno a Paddington Green; qui realizzò il giardino ricco di piante esotiche di cui si parla nel post. Sicuramente vi abitava ancora nel 1804 quando l'amico Banks lo convinse ad accompagnarlo alla seduta inaugurale della Horticutural Society e nell'inverno 1806-1807 quando nelle sue serre fiorì per la prima volta una vaniglia coltivata in serra. Non molto tempo dopo tornò a Warwick, dove morì nel 1809 e fu sepolto nella tomba di famiglia. |
Charles Francis Greville, https://en.wikipedia.org/wiki/Charles_Francis_Greville
T. Ecott, Vanilla. Travels in Search of the Lusious Substance, Michael Joseph, 2004
T. Ecott, Vanilla. Travels in Search of the Lusious Substance, Michael Joseph, 2004