Horace-Bénédict e Nicolas-Théodore de Saussure
Horace-Bénédict de SaussureLa famiglia de Saussure, le cui origini risalgono a calvinisti francesi emigrati a Ginevra a metà Cinquecento, arricchitasi con il commercio, entrò a far parte del patriziato cittadino; i suoi membri sedevano regolarmente negli organismi politici, ma a distinguerli furono soprattutto gli interessi intellettuali. Dal Settecento al Novecento, un numero sorprendente di de Saussure si è reso illustre in campi diversi. A inaugurare questa tradizione è il padre di Horace-Bénédict, Nicolas (1709-1791), proprietario terriero, membro delle istituzioni cittadine, ma anche autore di numerosi trattati di agronomia e membro di numerose società erudite. Nel 1739 sposò Renée de la Rive, figlia di un avvocato e consigliere cittadino. Il loro primogenito Horace-Bénédict (1740-1799) nacque nella tenuta di famiglia a Conches (oggi un quartiere residenziale alla periferia di Ginevra, all'epoca in piena campagna) dove trascorse l'infanzia, appassionandosi della natura. Una figura influente fu lo zio materno Charles Bonnet, che lo orientò verso gli studi botanici e lo mise in contatto con Albrecht von Haller. Ma i suoi interessi erano già variegati; nel 1759 si diplomò all'Académie (ovvero all'Università di Ginevra) con una tesi sulla diffusione del calore dei raggi solari. All'estate dello stesso anno risale un lungo soggiorno nei Vosgi per visitarne le montagne.
Da quel momento, l'interesse scientifico si intrecciò con la passione per l'alpinismo che lo portò ogni anni a percorrere le Alpi e le altre montagne europee, a partire dal primo fatidico soggiorno a Chamonix del 1760, durante il quale fece affiggere in ogni parrocchia un manifesto che prometteva una ricompensa a chi aprisse la via per la cima del Monte Bianco. Nel 1762, a 22 anni, fu nominato professore di filosofia all'Académie, incarico che mantene fino al 1786. Dalla botanica i suoi interessi si erano ormai spostati verso la geologia e le scienze connesse (glaciologia, mineralogia, meteorologia, fisica). Durante i suoi viaggi, realizzò osservazioni minuziose e misurazioni accurate, per le quali inventò anche una serie di strumenti. Tra il 1768 e il 1769 soggiornò in Francia e in Inghilterra, nel 1772-73 visitò l'Italia, esplorando gli Appennini e scalando l'Etna. Ma il suo oggetto di studio privilegiato erano le Alpi, che percorse e ripercorse nell'arco di un ventennio. Nell'agosto del 1787 raggiunse finalmente la sospirata vetta del Monte Bianco; l'anno successivo per due settimane effettuò misurazioni al Colle del Gigante che segnano una tappa importante nella storia della meteorologia; si interessò infatti della misurazione delle temperature, dell'umidità e dell'elettricità atmosferica. Non realizzò mai il progetto di scrivere un grande trattato di geologia in cui avrebbe voluto esporre la sua Teoria della Terra, ma affidò i risultati delle sue ricerche ai Voyages dans les Alpes, dove, al racconto dei suoi viaggi si affiancano l'esposizione dei dati raccolti e la loro interpretazione scientifica. Il primo volume (1779), preceduto da un'ampia prefazione metodologica, è considerato l'atto di nascita della geologia alpina; il secondo (1786) espone la dimostrazione dell'orogenesi delle Alpi; il terzo e il quarto (1796), pubblicati con l'assistenza del figlio Nicolas Théodore riportano le osservazioni meteorologiche e le esperienze fisiche effettuate in alta montagna; l'ultimo volume contiene inoltre il racconto dettagliato dell'ascensione al Monte Bianco. Saussure fu anche impegnato sul fronte pedagogico e politico. Tra il 1774 e il 1776 fu rettore dell'Académie e nel 1774 presentò un progetto per la riforma dell'insegnamento che dava molto spazio alle osservazioni empiriche, respinto dalle autorità accademiche. Fu membro del Consiglio dei Duecento, quindi del Consiglio dei Sessanta; nel 1782, si batté contro un tentativo di rivoluzione; più tardi assunse posizioni più concilianti, entrò nel Comitato di istruzione pubblica e riuscì a fare approvare alcune delle sue riforme pedagogiche. Tuttavia la rivoluzione lo rovinò finanziariamente, mentre anche la sua salute andava declinando a partire da un primo colpo apoplettico che lo colpì nel 1794. Trascorse gli ultimi anni per lo più a Conches, dove morì nel 1799. Dal matrimonio con Albertine-Amélie Boissier nacquero Albertine, moglie di Louis Necker, scrittrice e saggista, Nicolas-Théodore, il suo erede scientifico, e Alphonse, nonno del celebre linguista Ferdinand de Saussure. |
Nicolas-Théodore de Saussure
Nicolas-Théodore (1767-1845) fu educato inizialmente dal padre, quindi dal 1782 studiò all'Accademia di Ginevra, dove si diplomò nel 1786. Da quel momento divenne l'assistente del padre, che accompagnò nei suoi viaggi e affiancò negli esperimenti, acquisendo i metodi del lavoro sperimentale. Dopo lo scoppio della rivoluzione ginevrina (1792) si recò in Inghilterra anche per completare la propria formazione in chimica. Nel 1794 dovette rientrare in patria, quindi rifugiarsi per qualche tempo nel Vaud insieme al fratello; ne approfittò per curare la pubblicazione degli ultimi due tomi di Voyages dans les Alpes.
Al suo rientro a Ginevra, iniziò rigorose esperienze di laboratorio sui processi nutrizionali delle piante, pubblicando due articoli sulla formazione dell'acido carbonico nei tessuti vegetali (1797) e sui sali che le piante ricavano dal suolo (1800). Nel 1802 fu nominato professore onorario di geologia e mineralogia all'Accademia di Ginevra, un incarico che poco lo interessava, tanto che si fece supplire dal nipote Louis-Albert Necker. Poté così continuare le sue ricerche sulla chimica vegetale, il cui primo risultato fu l'importante Recherches chimiques sur la végétation (1804) che contiene la prima esposizione di base del processo chimico della fotosintesi. A partire dal 1808 le sue ricerche sui processi biochimici sfociarono in pubblicazioni sull'amido (1814 e 1819), la maturazione dei frutti e dei fiori (1821 e 1822), la germinazione del frumento (1833), il confronto tra germinazione e fermentazione (1833), la fermentazione alcolica (1841). Fu membro di numerose accademie scientifiche, tra cui l'Accademia delle scienze di Torino. Morì a Ginevra nel 1845. |
Fonti
A. Fauche, S. Fischer, Sous le ciel du Mont-Blanc. Sur les traces de Horace-Bénédict de Saussure (1740-1799), pionnier de la météorologie alpine, Musée d’histoire des sciences, Ville de Genève, 2006
P. Guichonnet, Le Mont Blanc dans la vie et l'oevre de Horace-Bénédict de Saussure, "Le Globe. Revue genevoise de géographie", Année 1988, 128, pp. 62-76
H. Hart, Nicolas Théodore de Saussure, "Plant Physiology", July 1930, 5 (3), pp. 424-429
A. Fauche, S. Fischer, Sous le ciel du Mont-Blanc. Sur les traces de Horace-Bénédict de Saussure (1740-1799), pionnier de la météorologie alpine, Musée d’histoire des sciences, Ville de Genève, 2006
P. Guichonnet, Le Mont Blanc dans la vie et l'oevre de Horace-Bénédict de Saussure, "Le Globe. Revue genevoise de géographie", Année 1988, 128, pp. 62-76
H. Hart, Nicolas Théodore de Saussure, "Plant Physiology", July 1930, 5 (3), pp. 424-429