Olaus BromeliusOlaus Bromelius (forma latinizzata di Olaf Bromel, 1639-1707) nacque a Örebro; il padre, Olaus Gunnarson Bromel, era un commerciante abbastanza agiato, tanto da permettere al figlio di studiare prima con un precettore privato, poi al ginnasio di Strängnäs, quindi all'università di Uppsala, dove seguì i corsi di teologia e medicina. Discussa una tesi sulla pleurite, come medico praticante si trasferisce a Stoccolma, dove dal 1668 al 1669 è "erborista" della città: soprintende alle farmacie e insegna "materia medica", cioè il riconoscimento dei semplici e delle loro proprietà farmaceutiche.
Nel 1672, come medico, accompagna un'ambasceria in Inghilterra, quindi in Olanda. Qui nel 1673, a quanto si racconta, strappa da morte certa un connazionale, il barone Johann Stake, dato per morto dai suoi più illustri colleghi. Il caso clamoroso spinge l'università di Leida ad offrirgli la laurea honoris causa. Bromelius per orgoglio rifiuta, e poche settimane dopo consegue regolarmente la laurea in medicina discutendo una tesi sui lombrichi. Visita anche la Germania, in particolare il centro termale di Aachen. Rientrato in Svezia, esercita la professione medica prima a Stoccolma (dove nel 1676 è membro della commissione che indaga su alcuni casi di stregoneria), poi a Göteborg, dove è il capo medico della città. Sappiamo che progettava la costruzione di un orto botanico sul bastione Gustav, progetto che probabilmente non si realizzò. Due le sue pubblicazioni di argomento botanico: Lupulogia (1687), e Chloris gothica sive catalogus stirpium circa Gothoburgum nascentium (1694), il primo studio scientifico dedicato alla flora di una provincia svedese. La sua biblioteca di botanica era considerata la più importante del paese. Fu anche un notevole collezionista di curiosità naturali e di monete. |
Fonti
Bromelius, Olof, https://sv.wikipedia.org/wiki/Olof_Bromelius
J. R. Grant, Olof Ole Bromell, whose name become Bromeliad, Journal of Bromeliad Society, 1983
Bromelius, Olof, https://sv.wikipedia.org/wiki/Olof_Bromelius
J. R. Grant, Olof Ole Bromell, whose name become Bromeliad, Journal of Bromeliad Society, 1983