Solandra

Altre Solanaceae:
Browallia
Brugmansia
Brunfelsia
Calibrachoa
Dunalia
Juanulloa
Nicandra
Nicotiana
Scopolia
Sessea

Solandra

Solandra Sw.
O.P. Schwartz, Kongl. Vetenskaps Academiens Nya Handlingar 8: 300–303. 1787

In onore di Daniel Solander
Se ne parla nel post Solander e Banks nella baia della botanica

Solandra è un genere della famiglia Solanaceae che comprende una decina di specie arbustive e sarmentose endemiche dell'America tropicale. Sono piante a crescita esuberante, con foglie carnose lucide, verde brillante, e fiori imbutiformi molto profumati in colori che vanno dall'avorio al giallo con vistose venature porpora. La prima specie ad essere descritta fu Solandra grandiflora, una specie nativa delle Antille che fu raccolta e disegnata da Plumier con il nome di Stramonium scandens flore luteo.
La specie più nota e più largamente coltivata è la messicana S. maxima; per la lista delle altre specie si rinvia come il solito a Plant list. Le diverse specie sono molto simili tra loro e non sempre è facile distinguerle.

Uno sguardo su...

Solandra grandiflora Sw. è originaria della Giamaica e delle Antille. E' una robusta rampicante che in natura cresce nelle foreste fino a 1500 m, arrampicandosi sulle rocce e sugli alberi più alti per mezzo di radichette aeree. I suoi fusto sottili, legnosi, possono allungarsi fino a 10 m. Ha foglie alternate, semplici, glabre, lucide, oblunghe, di consistenza coriacea, lunghe fino a 14 cm e larghe 7. I fiori solitari, lunghi 15-25 cm, portati sulle cime, hanno forma di coppa o imbuto, con lobi lievemente sfrangiati; con il passare dei giorni, il colore passa dal bianco verdastro o crema al giallo. Emano un profumo persistente, soprattutto di notte. Tutte le parti della pianta sono tossiche; la stessa esposizione prolungata al profumo può causare cefalea, nausea, vomito. E' spesso confusa con S. maxima, da cui differisce per il calice più stretto e la sfrangiatura dei lobi.

Solandra maxima (Sessé & Moc.) P.S. Green è di origine messicana; può avere portamento sia arbustivo sia rampicante; infatti nei giardini può essere utilizzata tanto per siepi sempreverdi sia la copertura di pergolati e pareti verdi. Come rampicante cresce fino a 12 metri. Ha rami robusti, sparsamente ramificati, foglie ellittiche o ovate, con venatura centrale evidente, lucide, lunghe fino a 15 cm. I fiori hanno forma di tromba o di coppa, lunga 16.24 cm, con i lobi ripiegati all'indietro, di colore bianco che a maturazione diviene giallo brillante, con 5 venature interne porpora. La cultivar 'Variegata' è identica alla specie, tranne per il margine delle foglie crema. I frutti sono bacche sferiche, dal diametro di 5 cm (ma raramente vengono prodotti in coltivazione, dove mancano gli impollinatori; infatti nell'ambiente naturale è impollinata da farfalle notturne e pipistrelli). Introdotta nei giardini nelle località a clima mite, per la sua esuberanza si è naturalizzata in molte parti del mondo, dalle isole Canarie alle Hawaii all'Australia. Sono segnalate piante naturalizzate anche nell'isola di Pantelleria. Contiene alcaloidi che ne fanno un potente ma assai pericoloso allucinogeno. In Messico è tuttavia utilizzata per la preparazione di afrodisiaci.