Famiglia Thomas (Pierre, Abraham, Philippe, Louis, Emmanuel Thomas)Dalla metà del Settecento a fine Ottocento, i componenti della famiglia Thomas di Bex (cantone del Vaud, Svizzera) giocarono un ruolo importantissimo nella raccolta e nella diffusione della flora elvetica (ma, come vedremo, anche sardo-corsa e italiana). A esser ricordati dal genere Thomasia sono cinque dei suoi membri, distribuiti su tre generazioni.
Le attività botaniche della famiglia inizarono con Pierre Thomas (1708-1781), un montanaro e forestale di Les Plans sur Bex (era però nato in un'altra frazione, Fresnières) che, nel periodo in cui von Haller diresse le saline di Bex (1754-1764), da lui istruito e avviato alla botanica, divenne il più abile dei suoi raccoglitori di piante. Insieme al figlio Abraham (1740-1824), che lo affiancò fin dall'adolescenza, percorse a caccia dimoiante per Haller le valli della Svizzera occidentale, spingendosi anche nelle aree limitrofe del Val d'Aosta e del Piemonte. L'attività continuò anche dopo il ritrorno di von Haller a Berna. Grazie alla loro competenza, i due Thomas erano infatti divenuti guide e raccoglitori molto ricercati, in contatto con molto botanici. Nel 1775, per avvicinarsi ai potenziali clienti, trasferirono la loro casa più in basso, nella frazione Fenalet. Il primo documento ufficiale su Pierre è la sua nomina a guardia forestale delle saline di Bex nel 1761; nel 1764 chiese di essere posto a mezza pensione e di essere affiancato dal figlio, che gli subentrò nel 1779. Pierre morì due anni dopo, a 73 anni. Abraham nel frattempo aveva trasformato la raccolta di piante in un piccolo commercio di exsiccata, sementi e piante a radice nuda, quest'ultime in parte coltivate in un piccolo orto botanico. Intorno al 1802, quando la famiglia si trasferì ai Dévens, anche il giardino venne spostato qui, dove Abraham fece costruire la "casa rossa". Rispetto al padre, allargò ulteriormente il raggio delle sue spedizioni di raccolta e, presumibilmente, su suggerimento del canonico Murith, che egli aveva incontrato durante un'escursione al Gran San Bernardo poi divenuto uno dei più assidui frequentatori del cenacolo botanico della casa rossa, aggiunse all'offerta minerali, fossili e conchiglie. Fu anche lui il primo ad ineterssarsindi conifere, pubblicando nel 1807 una memoria sull'utilità di pini e abeti per il rimboschimento. Nel 1781 fu nominato "giustiziere e consigliere di Bex per la competenza di Fenalet". Sposatosi con Marie-Susanne-Catherine Echenard, ne ebbe sette tra figli e figlie, ma solo tre raggiunsero l'età adulta. Tutti e tre furono botanici, e sono ricordati dal genere Thomasia insieme al nonno e al padre. Anch'essi accompagnarono il padre in montagna fin da bambini, ma oltre all'addestramento ricevuto da lui, ebbero anche una formazioni scolastica formale. Anche se Abraham rimase vigoroso fino a tarda età, i ragazzi Thomas, prima Louis e poi soprattutto Emmanuel, dovettero prendere in mano gli aspetti commerciali dell'attività di famiglia molto prima della morte di Abraham, avvenuta nel 1824. Ad essi rimase presumibilmente estraneo il maggiore dei sopravvissiti Philippe (Pierre-Philippe-Louis, 1782-1831); fece raccolteboltre che sulle Alpi nei Pirenei e nel 1816 accompagnò William Jackson Hooker in un ampio viaggio in Svizzera. Aveva studiato medicina e tra il 1823 e il 1825 si trasferì come medico a Cagliari. Fu uno dei principali raccoglitori di Moris e fece raccolte anche in Corsica. Alla sua morte lasciò al fratello Emmanuel un erbario che potrebbe essere all'origine dei due cataloghi di piante sarde predisposti da quest'ultimo. All'inizio del secolo, a prendere le redini degli aspetti commerciali dell'attività di famiglia dovette essere Louis (Charles-François-Louis-Alexandre, 1784-1823). Egli aveva studiato latino e scienze naturali e si perfezionò al Jardin des plantes di Parigi; verso la fine del secolo viaggiò a lungo nel sud della Francia e in Nord Italia, frequentando anche brevemente l'università di Pavia. Ritornato in patria, fu nominato guardia forestale del distretto di Aigle. Tra il 1803 e il 1806 pubblicò il primo Catalogue de plantes suisses, ovvero il catalogo commerciale delle piante poste in vendita dai Thomas. Presumibilmente l'anno seguente visitò le Calabrie e la Puglia con il botanico slesiano Berger. Rientrato brevemente a Bex, nel 1808 accettò il posto di ispettore forestale delle due Calabrie, nella speranza di trivarvi un clima più favorevole alla grave forma di asma che lo affliggeva. Vi sarebbe rimasto fino alla morte nel 1823. Corrispondente dell'orto botanico di Napoli, con le sue raccolte diede un grande contributo alla Flora napoletana di Tenore. . A portare avanti gli affari di famiglia a Bec rimaneva il solo Emmanuel (Abraham Louis Emmanuel 1788-1859) che seppe sviluppare in grande l'intuizione di Louis. Sotto la sua gestione, il piccolo commercio avviato dal nonno e dal padre si trasformò in un'impresa commerciale di risonanza europea. Essenziale in questo successo fu la collaborazione con il direttore delle saline Jean de Charpentier, scienziato di fama europea, la cui presenza trasforò i Dévens in un cenacolo intellettuale frequenato da geologi, botanici e altri studiosi, proprio nel momento in cui le Alpi svizzere conoscevano ha prima espansione turistica. L'attività commerciale di Emmanuel è testimoniata dai tre cataloghi (Catalogue des plantes suisses qui se vendent chez Emmanuel Thomas à Bex) che egli pubblicò tra il 1818 e il 1841, cui vanno aggiunti i due già citati cataloghi di piante sarde e due supplementi, usciti rispettivamente nel 1842 e nel 1853. Le piante erano ancora in gran parte raccolte in natura, ma anche prodotte nell'orto botanico dei Dévens. Per mettere insieme le collezioni, Emmanuel Thomas viaggiava molto raccogliendo anche in Piemonte, nelle Alpi italiane, in Austria; per tenere dietro alla sua clientela internazionale (musei, orti botanici, studiosi, grandi collezionisti) fu anche a Vienna, Parigi, Londra, dove visitò l'esposizione universale. La fortun commerciale dei Thomas toccò il suo apice con Emmanuel, ma dopo la sua morte nel 1859 cominciò a declinare. Continuata dal figlio Jean-Louis (1824-1886) e poi dei suoi discendenti, cessò definitivamente nel 1900. |
Fonti
P. Bissegger, Fantômes de jardins botaniques et demeures de savants aux Dévens, à Bex. Les naturalistes Thomas et de Charpentier, “Nos monuments d’art et d’histoire”, 44 (1993), pp. 76-86
F. Cosandey, Les naturalistes Thomas et leurs amis, “Revue historique vaudoise”, 50, 1942, 3-4, pp. 81-105, 121-150
Famille Thomas, https://fr.wikipedia.org/wiki/Famille_Thomas
J.-L. Moret, Le commerce de graines et de plantons forestiers de la famille Thomas, de Bex (VD, Suisse), "Bulletin du Cercle vaudois de botanique", vol. 22, 1993, p. 121-131
J.-L. Moret, Note sur les catalogues de vente de plantes de la famille Thomas, de Bex (VD, Suisse), "Bulletin de la Société Vaudoise des Sciences Naturelles", 86 (1998-1999), pp. 191-198
Thomas, https://hls-dhs-dss.ch/fr/articles/028964/2014-02-19/
P. Bissegger, Fantômes de jardins botaniques et demeures de savants aux Dévens, à Bex. Les naturalistes Thomas et de Charpentier, “Nos monuments d’art et d’histoire”, 44 (1993), pp. 76-86
F. Cosandey, Les naturalistes Thomas et leurs amis, “Revue historique vaudoise”, 50, 1942, 3-4, pp. 81-105, 121-150
Famille Thomas, https://fr.wikipedia.org/wiki/Famille_Thomas
J.-L. Moret, Le commerce de graines et de plantons forestiers de la famille Thomas, de Bex (VD, Suisse), "Bulletin du Cercle vaudois de botanique", vol. 22, 1993, p. 121-131
J.-L. Moret, Note sur les catalogues de vente de plantes de la famille Thomas, de Bex (VD, Suisse), "Bulletin de la Société Vaudoise des Sciences Naturelles", 86 (1998-1999), pp. 191-198
Thomas, https://hls-dhs-dss.ch/fr/articles/028964/2014-02-19/