Georg Christian OederGeorg Christian Oeder (1728-1791) nacque a Ansbach, in Baviera, figlio del parroco Georg Ludwig Oeder. Studiò medicina all'Università di Gottinga con il celebre medico svizzero Albrecht von Haller; i suoi interessi erano già divisi tra botanica, medicina e studi economici. Iniziò quindi ad esercitare la professione medica nella città di Schleswig (che al tempo, benché tedesca, apparteneva come dominio personale al re di Danimarca, in quanto duca di Schleswig-Holstein).
Grazie alla raccomandazione del maestro, nel 1751 fu invitato a trasferirsi a Copenhagen per assumere la cattedra di economia; in seguito alla resistenza degli ambienti conservatori e antitedeschi dell'Università (gli fu contrapposto il danese Rottbøll), venne nominato botanico reale e fu creata apposta per lui un'istituzione botanica autonoma dall'Università, a spese della corona, con l'incarico di insegnare botanica applicata e di curare la costruzione di un nuovo giardino botanico e di una biblioteca specializzata. Nel 1754 intraprese un viaggio in Europa, per visitare e studiare i principali giardini botanici. Fu sua la proposta di una grande opera che raccogliesse l'intera flora del regno di Danimarca-Norvegia con tutti i territori che ne dipendevano; il progetto fu accolto e divenne Flora Danica, che avrebbe impegnato Oeder per quasi vent'anni, ma sarebbe stata conclusa solo oltre un secolo dopo. Seguace dell'illuminismo e convinto sostenitore delle idee riformatrici, soprattutto dopo l'avvento di Struensee fu coinvolto in molte riforme, come economista e membro di molteplici commissioni. Nel 1769, su sollecitazione di Moltke, scrisse una relazione sulla condizione dei contadini; fece poi parte dell Commissione per la riforma agraria e del consiglio delle Finanze. Considerato l'anima del partito riformatore e ancor più malvisto in quanto tedesco, con la caduta di Struensee fu rimosso da ogni incarico. Inizialmente, tuttavia, il suo allontanamento fu mascherato con un trasferimento come prefetto, con destinazione inizialmente Bergen, quindi Trondheim. In attesa di tempi migliori, Oeder, anziché prendere servizio, chiese di potersi recare in Germania con la moglie malata. Al suo ritorno venne informato che era stato invece nominato Landvogt (cioè balivo, un funzionario di basso rango con compiti amministrativi e giudiziari) a Oldenburg, che al momento faceva ancora parte della Danimarca; vi rimase anche quando la città fu ceduta a Paul di Hostein-Gottorp nel 1773. Due anni prima di morire fu nobilitato da Giuseppe II. Fu anche richiamato in Danimarca, dove ormai le idee di riforma si andavano imponendo; ma non accettò, sentendosi ormai troppo vecchio. Morì a Oldenburg nel 1791. I contemporanei lo hanno descritto come un uomo serio e instancabile, con una grande chiarezza di pensiero, ma anche gioviale e allegro. |
Fonte: G. Christian Oeder, https://en.wikipedia.org/wiki/Georg_Christian_Oeder