Joachim CamerariusJoachim Camerarius (1534-1598), detto il Giovane per distinguerlo dal padre, il celebre umanista Joachim Camerarius il vecchio, nacque a Norimberga; dopo aver frequentato il ginnasio alla Schulpforta della città natale, continuò gli studi in humanitates prima a Wittemberg con Melantone quindi a Lipsia, dove iniziò anche a studiare medicina. Si trasferì a Breslavia per studiare con il celebre medico Carto von Crafftheim che gli consigliò di completare gli studi in Italia. Dal 1559 al 1561 Camerarius studiò medicina a Padova, quindi si spostò a Bologna dove nel 1562 si laureò con Ulisse Adrovandi. Dopo la laurea, rimase in Italia ancora diversi mesi, viaggiando sicuramente fino a Roma e a Napoli, e stringendo proficui rapporti personali con molti importanti naturalisti,
Tornato a Norimberga, vi si stabilì definitamente. Nominato medico cittadino, ebbe si impegnò per la riforma della medicina nella città di Norimberga, attraverso la creazione di un Collegium medicum che venne infine istituito nel 1592; egli ne fu il primo decano. Camerarius era un collezionista di oggetti naturali, un medico-umanista con un'eccellente conoscenza dei classici, ma soprattutto un botanico e un appassionato di piante rare, che coltivava in un giardino che divenne presto il più noto della Germania meridionale. Se le procurava presso i mercanti di Norimberga, ma anche più grazie alla sua estesa rete di contatti, che includeva Aldrovandi in Italia, Gessner e i Bauhin in Svizzera, e soprattutto Carolus Clusius, forse il tramite fondamentale per le piante provenienti dall'Impero ottomano. L'interesse per l'acclimatazione delle piante esotiche si riflette nella sua maggiore opera di botanica, Hortus medicus philosophicus (1588). Gli si deve anche un'edizione tedesca dei Commentarii di Mattioli, arricchita di sue osservazioni (1590). Sicuramente l'opera di maggior impegno intellettuale è Symbola et emblemata in quattro volumi (o centurie) che presenta 400 emblemi tratti dal mondo naturale, con commenti filologici e naturalistici. Riuscì a pubblicare le prime tre centurie, dedicate rispettivamente alle piante (1590), ai quadrupedi (1595), ai volatili (1596), mentre la quarta, dedicata agli animali acquatici, fu completata e pubblicata dal figlio Ludwig nel 1604. Morì a Norimberga nel 1598, lasciando interrotta la progettazione del giardino di Eichstätt, di cui era stato incaricato dal vescovo Gemmingen. Una testimonianza della ricchezza del suo giardino è il cosiddetto Camerarius Florilegium, un manoscritto con la riproduzione a tempera e acquarello di oltre quattrocento piante, disposte lungo l'arco delle quattro stagioni. |
Fonti
Joachim Camerarius der Jüngere, https://de.wikipedia.org/wiki/Joachim_Camerarius_der_J%C3%BCngere
Joachim Camerarius der Jüngere, https://de.wikipedia.org/wiki/Joachim_Camerarius_der_J%C3%BCngere