Louis FeuilléeLouis Feuillée (1660-1732) nacque a Mane nelle Alpi dell'Alta Provenza. Di famiglia di modesta condizione sociale, iniziò gli studi presso il convento dei Minimi della città natale, distinguendosi per l'attitudine alla matematica. Venne quindi accolto nel collegio di Avignone. Nel 1680 prese voti nell'ordine dei Minimi, quindi si trasferì nel convento di Marsiglia dove ebbe modo di studiare astronomia e cartografia con Mathieu de Chazelle e forse incontrò Plumier. Tra il 1697 e il 1699 pubblicò due lavori su un'eclissi di luna e sull'occultamento di una stella della costellazione del Toro destarono l'interesse di Giovanni Domenico Cassini che lo volle compagno del figlio in una missione in Levante, con il compito di determinare l'esatte posizione di città e porti. Tra l'estate del 1700 e l'autunno del 1791 la coppia visitò Smirne, Salonicco, le Cicladi e Rodi, Creta, Tripoli e la Tunisia, dove il furto dei loro strumenti li costrinse a rientrare anticipatamente a Marsiglia.
L'attimo rapporto di Cassini convinse il ministro Pontchartain a inviarlo nelle Antille per una missione astronomica e cartografica, cui Fagon aggiunse lo studio e la raccolta di piante. Nel 1703 Feuillée raggiunse la Martinica, dove, dopo aver superato un pericoloso attacco di febbre gialla, cartografò interamente l'isola e alternò le osservazioni astronomiche e botaniche. Intenzionato ad esplorare il sud America, si imbarcò su una nave corsara a bordo della quale visitò le coste dell'America centrale e raggiunse Cartagena, dove lasciò i suoi compagni e si trattenne alcuni mesi, nell'inutile attesa di un imbarco per il Pacifico. Visitò quindi alcune isole delle Antille e ritornò in Martinica, da dove nel 1796 rientrò a Parigi. Il re lo ricevette a Versailles e lo nominò "matematico reale", mentre l'Accademia della Scienze lo accolse come membro corrispondente. Nel dicembre del 1707 ripartì per una seconda missione alla volta del Sud America; dopo un viaggio avventuroso complicato dalle vicende della guerra di successione spagnola e dalle avversità atmosferiche, la nave su cui viaggiava, la Saint-Jean-Baptiste, raggiunse Buenos Aires, quindi doppiò Capo Horn alla fine del 1708 giungendo il 20 gennaio 1708 a Concepción in Cile. Il soggiorno in Cile si protrasse fino al 1711; padre Feuillée, che si appoggiò sui conventi del paese, visitò le aree di Concepcion, Valparaiso, Callao, Lima, Coquimbo e Arica, per poi tornare a Concepcion dove si trattenne al lungo in attesa di una nave adatta per il viaggio di ritorno. A Parigi presentò i suoi disegni al re, ricevendone una pensione e la costruzione di un osservatorio situato nel convento dei minimi di Marsiglia. Si trattenne nella capitale fino al 1714, per curare la pubblicazione del Journal des observations physiques, mathématiques et botaniques, quindi rientrò a Marsiglia dove si sarebbe stabilito fino alla morte, dedicandosi alle osservazioni astronomiche; fu testimone della grande peste del 1720. Sola eccezione la spedizione del 1724 alle Canarie, nel corso del quale visitò l'isola di Tenerife e partecipò alla determinazione del meridiano di El Hierro. Morì a Marsiglia nel 1732. |
Fonti
ALLORGE, L. – IKOR, O. (2003), La Fabuleuse Odyssée des plantes : les botanistes voyageurs, les jardins des plantes, les herbiers, Jean-Claude Lattès, Paris.
BOURGEOIS, C. (1967), Le Père Louis Feuillée, astronome et botaniste du roi (1660-1732), «Revue d'Histoire de la Pharmacie», 192, pp. 333-357.
ALLORGE, L. – IKOR, O. (2003), La Fabuleuse Odyssée des plantes : les botanistes voyageurs, les jardins des plantes, les herbiers, Jean-Claude Lattès, Paris.
BOURGEOIS, C. (1967), Le Père Louis Feuillée, astronome et botaniste du roi (1660-1732), «Revue d'Histoire de la Pharmacie», 192, pp. 333-357.