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LegousiaLegousia J.F.Durande J.F. Durande, Flore de Bourgogne 1: 37; 2:26. 1782 In onore di Bénigne Le Gouz de Gerland Se ne parla nel post Le Gouz de Gerland e la nascita dell'orto botanico di Digione Legousia è un piccolo genere della famiglia Campanulaceae diffuso tra dalla Macaronesia all'Asia centrale e dal nord Africa all'Europa centrale, in campi aperti, coltivi, prati, terreni disturbati. Sono piccole erbacee annuali, con fusto eretto, foglie soprattutto alla base, lanceolate o oblanceolate-spatolate. I fiori sono raccolti numerosi in infiorescenze di vario tipo (è uno dei caratteri che permette di distinguere le diverse specie); il calice è un tubo allungato con cinque denti più o meno lunghi, la corolla campanulata ha cinque lobi; i colori variano dal bianco, al rosa al viola profondo.
Plants of the word on-line riconosce sei specie: L. falcata, L. hybrida, L. julianii, L. pentagonia, L. snogerupii e L. speculum-veneris. Un recente studio, uscito nel 2019, le riduce a quattro. L'algerina L. julianii non è stata presa in considerazione perché, non essendo stato più raccolta dopo il 1889, non esistono esemplari d'erbario adatti per essere studiati; è possibile si tratti di una variante di L. falcata, ma presenta aspetti problematici. Come già in precedenti studi, L. scabra è considerato sinonimo di L. falcata e L. skvortsovii sinonimo di L. hybrida; L. pentagonia è ridotta al rango di sottospecie come L. speculum-veneris subsp. pentagonia. Se si accetta la sinonimizzazione di L. scabra con L. falcata, nella flora italiana sono presenti tre specie: L. falcata, L. hybrida, L. speculum-veneris. Uno sguardo su...
Legousia speculum-veneris (L.) Chaix è diffusa dalla penisola iberica all'Iran, incluse le isole britanniche e gran parte dell'Europa centrale. Può avere fusto eretto o prostrato, foglie inferiori oblanceolato-spatolate, foglie superiori lanceolate. Le infiorescenze, molto ramificate e con molti fiori, sono pannocchie. I fiori hanno calice con lobi lunghi poco meno del tubo e corolla con cinque lobi quasi rotondi, viola scuro, lucido e gola biancastra. Questa specie, un tempo molto comune nei coltivi, è sicuramente nota da sempre e la si trova anche rappresentata nelle miniature del tardo Medioevo.
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