William ClarkWilliam Clark (1770-1838) nacque a Caroline, in Virginia, penultimo di dieci fratelli. Non ricevette alcuna educazione formale, venendo educato da precettori privati (la sua ortografia immaginifica è rimasta celebre). Cinque dei suoi fratelli maggiori servirono nell'esercito durante la Rivoluzione americana, raggiungendo anche gradi elevati; nel 1789, a 19 anni, si arruolò nella milizia del Kentucky, nata per fronteggiare le pressioni dei nativi. Nel 1792 passò all'esercito regolare con il grado di luogotenente. Partecipò a diversi episodi militari nel corso della Guerra indiana nordoccidentale, combattendo contro i nativi e i franco-canadesi. Fu proprio in questo periodo che Lewis fu tra i suoi uomini.
Nel 1796 si congedò per motivi di salute e si trasferì nella piantagione di famiglia di Mulberry Hill, presso Louisville. Qui lo raggiunse la lettera di Lewis che gli proponeva di assumere insieme a lui il comando del Corps of Discovery. Clark accettò, affiancando l'amico nella celebre spedizione. I suoi compiti consistettero soprattutto nelle rilevazioni topografiche, nel disegno delle carte e nell'organizzazione delle partite di caccia. Dopo la spedizione, nel 1807 divenne brigadiere generale dell'esercito e sovrintendente agli affari indiani del Territorio della Louisiana, stabilendosi a St. Louis nel Missouri. Durante la guerra anglo-americana del 1812 partecipò a numerose campagne, stabilendo anche la prima testa di ponte nell'attuale Wisconsin, dove fece costruire l'effimero Fort Shelby. Nel 1813 quando venne creato il Territorio del Missouri, ne fu nominato governatore, posizione che venne successivamente confermata dai presidenti Madison e Monroe. Tuttavia nel 1820, quando si tennero le prime elezioni, fu sconfitto. Nel 1822 il presidente Monroe lo nominò Soprintendente degli affari indiani, incarico che sotto diversi nomi mantenne anche quando vennero creati nel 1824 l'Office of Indian Affairs e nel 1829 il Bureau of Indian Affairs che dipendevano dall'esercito. Tra il 1824 e il 1825 fu anche ispettore generale dell'Illinois, del Missouri e del Territorio dell'Arkansas. In questi diversi ruoli, fu indubbiamente l'uomo chiave per le relazioni con i nativi a ovest del Mississippi. Grande conoscitore del mondo indiano cui guardava con indubbia simpatia, fu favorevole a relazioni pacifiche con i nativi e a trattati di pace negoziati; tuttavia, dopo il 1829, quando il presidente Jackson diede inizio alla politica di deportazione delle popolazioni indiane, vi collaborò negoziando decine di trattati che sancirono l'espulsione degli indiani da vastissimi territori. Nel 1834, in collaborazione con il segretario di Stato Lewis Cass, scrisse una relazione che portò alla revisione dell'Indian Boureau. Fu anche un patrono delle arti, creò il primo museo indiano, e sostenne in molti modi lo sviluppo economico e culturale dell'area di Saint Lewis. Sposato e padre di molti figli, si occupò anche dell'educazione di Jean Baptiste Charbonneau, il figlio di Sakagawea, divenuto poi a sua volta un noto esploratore. Morì nel 1838, circondato dalla stima generale. Ai suoi funerali partecipò l'intera cittadinanza di Saint Louis. |
Fonti
H. Buckley, William Clark, https://www.britannica.com/biography/William-Clark
H. Buckley, William Clark, https://www.britannica.com/biography/William-Clark