James PetiverJames Petiver (1663-1718) nacque a Hillmorton, sobborgo di Rugby, da James Petiver e Mary Elborowe. Potrebbe però anche essere nato a Londra dove il padre si era traferito per esercitare l'attività di merciaio. Nel 1675 il padre morì; James continuò a studiare per qualche tempo alla Rugby School, grazie al sostegno del nonno materno, ma nel 1677 venne messo a bottega presso Charles Feltham, farmacista del St Bartolomew Hospital.
Probabilmente fin dal 1680, quando Whatts divenne curatore del Chelsea Physic Garden e iniziarono le attività didattiche per gli apprendisti, prese a frequentare il giardino e le escursioni botaniche della Società dei farmacisti, facendo amicizia con un altro apprendista, Samuel Doody, suo frequente compagno di escursioni. Nel 1685, terminato l'apprendistato, superò con successo l'esame per ottenere la licenza di farmacista. Tra il 1686 e il 1687 aprì una propria farmacia a Aldersgate Street. Nel 1688 risulta tra le persone ringraziate da Ray per l'aiuto prestato per il secondo volume di Historia Plantarum. Fin dalla fondazione, risulta tra gli animatori del cosiddetto Temple Coffee House Botanical Club, accanto a Hans Sloane, cui lo legava una relazione che potremmo definire di patrono-cliente, ma in un certo senso anche di rivalità, visto che fin dal 1690 Petiver cominciò ad accumulare una propria collezione di naturalia che poteva in qualche modo far concorrenza a quella di Sloane. E' documentata fin dal 1691 la sua corrispondenza con il medico della Compagnia delle Indie Patrick Browne, che gli avrebbe inviato le piante indiane pubblicate in An account of some Indian plants (1698). Risale invece al 1693 la più antica lista di piante officinali poco note e desiderabili da distribuire ai suoi corrispondenti. Nello stesso periodo risulta assiduo delle sedute della Royal Society, cui fu ammesso nella seduta di 27 novembre grazie all'appoggio di Sloane. Pochi giorni dopo uscì la prima centuria di Musei Petiveriani, con la descrizione di 100 insetti, conchiglie, fossili e piante provenienti da Europa, Nord America, Africa occidentale, Asia meridionale e orientale. Sarebbe stata seguita da altre cinque (1698-1703). E' del 1696 l'incontro con il chirurgo scozzese James Cunninghame che gli invierà molte piante dalla Cina. Mentre la sua rete si allargava, nel 1698 Petiver produsse la prima versione a stampa delle sue "Istruzioni ai raccoglitori", che ora includevano anche il sacerdote John Smith, che gli inviò piante dall'Africa, e il lituano David Krieg che fu suo ospite tra il 1697 e il 1698. Nel 1700, all'incarico di farmacista del St Bartolomew, si aggiunse quello del Charterhouse school and hospital. Nel 1702 pubblicò la prima parte del suo maggiore lavoro di entomologia, Gazophylacii naturae et artis (seguito da altre cinque parti, 1703–1711). Nel 1705 morì l'amico Samuel Doody, di cui Petiver rilevò parte delle collezioni; lo stesso anno, ebbe un grave danno economico a causa della bancarotta del mercante James Ayrey, al quale aveva prestato 800 sterline. Nel 1707 fu nominato membro del comitato che doveva valutare il mantenimento del Chelsea Physic Garden; tra i fondatori della rivista The Monthly Miscellany, prese a pubblicarvi numerosi articoli. Nel 1708 fu nominato curatore e dimostratore di botanica del Chelsea Physic Garden, incarico che mantenne fino alla fine dei suoi giorni, con l'assistenza di Isaac Rand. Nel 1710 pubblicò sulle Philosophical Transactions una serie di articoli sulle più interessanti novità introdotte a Chelsea e in altri giardini londinesi. Nel 1711, per incarico di Hans Sloane, si recò a Leida a trattare l'acquisto delle collezioni di Paul Hermann e ne approfittò per conoscere di persona Boerhaave, con il quale già corrispondeva, e rinnovare gli scambi tra i due orti botanici. Nel 1713 ospitò per parecchie settimane il chirurgo scozzese Patrick Blair; nel 1715, quando questi fu arrestato come sospetto giacobita, insieme a Sloane, si impegnò per farlo rilasciare. In questi anni sono documentati diversi viaggi in varie parti dell'Inghilterra per erborizzare; vale la pena di segnalare almeno una spedizione dell'estate del 1716 nel Norfolk e nel Suffolk insieme a William Sherard. Nel 1717 pubblicò Papilionum Britanniae, la prima rassegna completa delle farfalle britanniche. Ormai la sua salute andava declinando. Morì nel 1718 nella sua casa di Aldergate Street, lasciando le sue collezioni a una sorella, che poi le vendette a Hans Sloane. |
Fonti
C. E. Jarvis, Charles - R. Coulton, a cura di, Remembering James Petiver, «The Royal Society Journal of History of Science», Special Issue, Vol. 74, Issue 2, June 2020
James Petiver, https://en.wikipedia.org/wiki/James_Petiver
C. E. Jarvis, Charles - R. Coulton, a cura di, Remembering James Petiver, «The Royal Society Journal of History of Science», Special Issue, Vol. 74, Issue 2, June 2020
James Petiver, https://en.wikipedia.org/wiki/James_Petiver