James JusticeDedicatario di Justicia Se ne parla nel post James Justice, ovvero debiti e giacinti Non abbiamo notizie sulla formazione e sulla prima giovinezza di Sir James Justice (1698–1763), legale e appassionato orticultore scozzese. Apparteneva alla terza generazione di una famiglia che aveva fatto fortuna con la mercatura; il nonno aveva acquistato la proprietà terriera di Crichton, a una ventina di km a sud di Edimburgo; il padre aveva acquisito il titolo nobiliare, era un legale e serviva come Principal Clerk to the Court of Sessions (si trattava di una carica venale, che rivendette nel 1727 e immediatamente riacquistò per il figlio). Che abbia ricevuto una buona educazione è evidente dai suoi scritti; fu avviato alla carriera legale e a una data imprecisata inviato a Utrecht a laurearsi in legge. Ugualmente non conosciamo la durata del suo soggiorno olandese, né del grand tour che seguì, durante il quale certamente visitò la Francia e l'Italia.
L'uno e l'altro furono determinanti per apprendere le più aggiornate tecniche orticole che al suo rientro in Scozia, forse intono al 1725 o 1726, applicò alla tenuta di Crichton, facendosi una rapida fama per essere riuscito - primo in Scozia - a fare fruttificare gli ananas nella serra riscaldata che aveva fatto allestire adattando modelli olandesi. Questo successo nel 1728 gli guadagnò l'ammissione alla Royal Society. Dalla coltivazione di esotiche, il suo interesse principale si spostò alle bulbose; egli stesso ci riferisce di un viaggio a Rotterdam per studiare le tecniche di coltivazione dei tulipani bizard. Intratteneva relazioni particolarmente strette con il vivaista di Haarlem Voorhelm, leader della produzione di giacinti doppi, in quegli anni al centro di una vera e propria bolla speculativa o giacintomania. Furono forse le massicce importazioni di bulbi dall'Olanda e le altre migliorie introdotte a Crichton, il cui giardino era considerato il più raffinato della Scozia, a intaccare le sostanze familiari. Il padre cercò di salvare il salvabile nominando erede il nipote Alexander Justice anziché il figlio, e mettendo in vendita la tenuta. La vendita fu conclusa da James Justice poco dopo la sua morte, nel 1738. Saldati almeno in parte i debiti, la famiglia si trasferì in una tenuta poco distante, ma nel Berwickshire, ribattezzata Justicehall, dove Justice continuò i suoi esperimenti orticoli; intanto il rapporto con la moglie Margaret Murray aveva incominciato a incrinarsi, fino alla richiesta di divorzio per adulterio con la domestica Catherine Cameron. Lo scandalo fu seguito da un'intricata causa legale, che spinse Justice ad andare in volontario esilio in Inghilterra, dove forse sperava di trovare una sistemazione come consulente orticolo di qualche grande proprietario terriero; dopo circa un anno, con una lista di creditori sempre più lunga, rientrò in Scozia e prese in affitto una casa a Canongate. Nel 1748 subì anche un mese di prigione per debiti. Nel 1750, formalizzato il divorzio, sposò Catherine; lo stesso anno morì l'unico figlio superstite Alexander, che si trovava in Olanda dove era stato inviato a completare gli studi; il padre ne ebbe un eredità di circa 800 sterline, del tutto insufficienti per tacitare i creditori. Dopo appena due anni di matrimonio, Catherine, da tempo ammalata, morì e Justice si sposò una terza volta con Elizabeth Gilmour, dalla quale nel 1755 ebbe il figlio James. Nel 1757 fu espulso per morosità dalla Royal Society. Nel 1758 si trasferì nella sua ultima casa, nel distretto di Leigh, dove sarebbe morto nel 1763. Alla sua morte la vedova mise all'asta le piante del giardino, il cui valore era stimato a diverse centinaia di sterline, ricavandone solo 20. Nel 1755 Justice pubblicò anonimo The Scots Gardeners Director, poi ripubblicato con la sua firma come The New English Gardeners Director. Dopo la sua morte, l'opera, basata su esperienze trentennali di prima mano e pensata per il clima scozzese, ebbe un notevole successo, venendo ristampata anche in Irlanda. |
Fonti
P. Minay, James Justice, (1698-1763) : Eighteenth - century Scots horticulturist and Botanist, "Garden History, The Journal of the Garden History Society", Vol III, n. 2, pp. 41-61; n. 3, pp. 51-74; Vol IV, n. 2, pp. 37-67 e pp. 53-91.
P. Minay, James Justice, (1698-1763) : Eighteenth - century Scots horticulturist and Botanist, "Garden History, The Journal of the Garden History Society", Vol III, n. 2, pp. 41-61; n. 3, pp. 51-74; Vol IV, n. 2, pp. 37-67 e pp. 53-91.