Pierre Le Chéron d'IncarvillePierre-Noel (o Nicolas, le fonti divergono) Le Chéron nacque nel 1706 a Louviers, in Normandia. Il padre apparteneva alla piccola nobiltà (il nome d'Incarville si riferisce a un feudo della famiglia), mentre la madre era di origine borghese; la sorella Marie-Madeleine fu antenata del celebre scrittore André Gide. A vent'anni prese gli ordini entrando nella Compagnia di Gesù. Inizialmente si dedicò all'insegnamento; dal 1730 al 1739 insegnò grammatica, retorica e materie umanistiche nella colonia della Novelle France (Canada), a Québec. Rientrato a Parigi, chiese di essere inviato in Cina; poiché i cinesi accettavano i gesuiti solo in veste di tecnici e/o scienziati, si preparò al suo compito seguendo le lezioni di botanica di Bernard de Jussieu, dimostratore al Jardin des Plantes, e approfondendo le sue conoscenze di medicina, chimica e sericoltura; sarà così il primo gesuita in Cina ad avere una specifica preparazione botanica.
Sebbene l'imperatore Qianlong avesse formalmente vietato le missioni religiose, nel gennaio del 1740 Incarville si imbarcò sulla nave Jason con l'intenzione di raggiungere la missione gesuita di Pechino. Nell'ottobre dello stesso anno la nave toccò il suolo cinese a Macao, colonia portoghese sede di una importante missione gesuita. Qui Incarville raccolse oltre cento piante che, insieme a una collezione altrettanto vasta di piante di Pechino e dei dintorni, avrebbe poi inviato a Bernard de Jussieu. Raggiunse quindi Canton dove si fermò alcuni mesi in attesa del permesso imperiale di recarsi a Pechino; qui iniziò lo studio del cinese. Alla fine del 1741 giunse a Pechino; il suo compito era assistere padre Brossard nella conduzione della vetreria imperiale (in una lettera alla sorella, riferisce dei suoi esperimenti sull'uso dell'avventurina), ma il suo sogno era continuare gli studi di botanica. A tale scopo, già nel 1742 chiese a Jussieu di inviargli bulbi e semi di piante da giardino coltivate in Europa, da coltivare per attirare l'attenzione dell'imperatore. Ci sarebbe riuscito solo dopo dieci anni di tentativi, nel 1753, grazie al dono di una Mimosa pudica. Nel frattempo manteneva una corrispondenza con Jussieu e altri membri dell'Accademia delle scienze parigine, con Cromwell Mortimer della Royal Society, con l'Accademia delle scienze di San Pietroburgo; ai suoi corrispondenti inviò semi e esemplari secchi, sia attraverso le navi con base a Canton sia attraverso le carovane russe che ogni tre anni raggiungevano Pechino. In effetti, i suoi rapporti con studiosi russi furono abbastanza intensi, tanto che si pensa sia stato coinvolto nelle trattative diplomatiche che cercavano di migliorare le relazioni sino-russe dopo il contrastato trattato di Kyakhta; in ogni caso, per non offendere Jussieu, pregò gli accademici russi di non divulgare le sue comunicazioni. Nel 1750 diventò membro corrispondente straniero dell'Accademia parigina, cui contribuì con diverse Memorie su argomenti che vanno dall'allevamento dei bachi da seta alla creazione dei fuochi d'artificio. A partire dal 1753, come botanico imperiale collaborò alla realizzazione dei giardini in stile occidentale del Padiglione Europeo del Palazzo d'estate, con parterre a broderie in stile francese, alberate formali e arte topiaria. Via via che apprendeva il cinese, stese un dizionario francese-cinese che completò nel 1752 (anche se non ebbe il tempo di rivederlo come avrebbe voluto). Curò una traduzione e la riproduzione delle illustrazioni di Yuzhi bencao pinhui jingyao, opera sulle piante medicinali cinesi realizzata nel 1505 per volontà dell'imperatore Hongzhi, facendone predisporre due copie, una completa dei testi, l'altra con le sole illustrazioni; solo una settantina di queste ultime perverranno a Jussieu. Nel 1757 morì di una febbre perniciosa contratta assistendo un malato. |
Fonti
http://www.lafoliedix-huitieme.eu/histoire-naturelle-exploration/botanistes-des-lumieres-t324-10.html
L. Allorge, La fabuleuse odyssée des plantes, Lattès 2003
A. Palumbo, Padre Cheron e la Sophora Japonica L., www.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/.../pdf
http://www.lafoliedix-huitieme.eu/histoire-naturelle-exploration/botanistes-des-lumieres-t324-10.html
L. Allorge, La fabuleuse odyssée des plantes, Lattès 2003
A. Palumbo, Padre Cheron e la Sophora Japonica L., www.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/.../pdf