Clutia

Clutia Boerh. ex L.
C. von Linnaeus, Species Plantarum 2: 1042 (1753)

In onore di Augerius Clutius
Se ne parla nel post Di padre in figlio: Dirck e Outgert Cluyt e il genere Clutia

Clutia è un genere della famiglia Peraceae (precedentemente Euforbiaceae), di cui, insieme a Pera, costituisce il genere maggiore. Prevalentemente africano, comprende una cinquantina di specie di piccoli alberi, arbusti e erbacee perenni, distribuite nell'Africa subsahariana fino al Sudafrica, dove si trova la maggiore concentrazione di specie; solo due sono presenti anche nella penisola arabica,
Prevalentemente dioiche (ma alcune specie sono monoiche), hanno foglie alternate, picciolate, intere, di piccole dimensioni, da ovali a rotonde, in genere pelose ma anche glabre. I fiori attinomorfi sono riuniti in infiorescenze ascellari (quelli femminili sono però spesso solitari); molto piccoli e poco appariscenti, hanno cinque sepali e cinque petali di colore da verdastro a giallastro. I frutti sono capsule dal diametro di circa 5 mm, deiscenti, che si aprono in due-tre cocci. Molte specie hanno svariati usi officinali nelle medicine tradizionali.

Uno sguardo su...

Clutia abyssinica Jaub. & Spach è una specie piuttosto variabile; può diventare un piccolo albero alto fino a 8 metri, o presentarsi sotto forma di arbusto o di erbacea perenne più o meno legnosa. E' presente in tutta l'Africa orientale, dal Sudan al Sudafrica, da 700 a 3700 metri, in una varietà di habitat: margini delle foreste, boscaglie associate a praterie boscose, boschetti lacustri e fluviali, foreste a galleria. Le foglie, da ellittiche a lanceolate, sono rette da piccioli canalicolati, hanno consistenza membranacea e possono essere tomentose o glabre. Sono verde chiaro sopra, verde-azzurro sotto, e spesso sono presenti alcune fogli rosso-arancio. Dioica, presenta fiori maschili e femminili su esemplari diversi, raccolti i cime ascellari, di piccole dimensioni, da giallastri a verdastri. I frutti sono quasi tondi, per lo più glabri, verde chiaro con pustole biancastre. Comprende tre varietà piuttosto distinte: var. abyssinica, var. pedicellaris, var. usambarica.

Clutia pulchella L. è un arbusto cespuglioso o un piccolo albero alto fino a due metri. E' diffuso dallo Zimbabwe al Sudafrica, dove cresce sui pendii di arenaria e argilla nelle foreste e nelle macchie. Ha foglie alternate da ovate e largamente lanceolate, rette da un lungo picciolo, sottili, densamente puntinate. Il fogliame è verde-glauco ma qui e là alcune foglie sono invece gialle o aranciate. Dioica, ha fiori ascellari, giallo crema, poco cospicui, seguiti da capsule tondeggianti. In Sudafrica è talvolta usata come ornamentale.
Come molte specie di questo genere, nella medicina tradizionale le sono riconosciute proprietà officinali. L'infusione a caldo delle foglie viene usata per combattere i disturbi di stomaco, la diarrea e la dissenteria. L'infusione di foglie, rami e radici, mista a latte, è usata per trattare il mal di stomaco nei bambini. La cenere della radice è invece impiegata per trattare fratture e distorsioni.