MonsoniaMonsonia L. C. von Linné, Mantissa Plantarum 1: 14, 105. 1767 Monsonia è uno dei quattro generi della famiglia Geraniaceae; comprende erbacee annuali o perenni e arbustini, con foglie alternate o opposte, semplici o talvolta lobate o palmate, spesso dimorfiche. I fiori, solitari o raccolti in gruppi di tre in pseudo-umbelle, hanno cinque sepali e cinque petali regolari e 15 stami. Il frutto è uno schizocarpo con cinque acheni, talvolta piumosi. Legato a ambienti aridi, vive però in una certa varietà di nicchie ecologiche, che vanno dai deserti ai semideserti, alle savane aride, alle praterie d'altura.
Negli ultimi vent'anni, il genere è stato sottoposto a una revisione tassonimica, in seguito a indagini filogenetiche, che ha portato ad includervi il precedente genere Sarcocaulon; risulta così formato da due gruppi principali: Monsonia in senso stretto, che comprende una ventina di specie erbacee (la maggior parte delle quali sono sudafricane, ma con qualche rappresentante in Madagascar, Africa orientale, Sahara, penisola arabica, India e Pakistan occidentali); Sarcocaulon, che comprende una quindicina di specie arbustive (concentrate tra Sud Africa, Namibia e Angola). Sebbene questa revisione non sia universalmente accettata, le evidenze a favore della fusione sono molto convincenti; oltre ai dati genetici, si può osservare che i due gruppi hanno fiori identici, mentre le differenze di portamento possono essere considerate un adattamento a differenti nicchie ecologiche. La stessa compresenza di specie erbacee e specie arbustive è del resto presente anche nell'affine genere Pelargonium. Le specie più note, ricercato oggetto di collezione per appassionati, sono proprio quelle del gruppo Sarcocaulon; sono piante particolarmente affascinanti per il contrasto tra i fusti dal portamento irregolare e tormentato, spesso spinosi, e la fragilità dei fiori dai delicatissimi colori pastello. Nel loro ambiente naturale, per la maggior pare dell'anno sono privi di foglie, che spuntano quando le piogge o la nebbia apportano la necessaria umidità; tuttavia, se l'aridità si protrae, riescono a sopravvivere anche per alcuni anni in riposo vegetativo. Per approfondimenti su questo gruppo si rinvia a questa ottima pagina in inglese, con un'analisi di tutte le specie, consigli di coltivazione e suggestive fotografie. Una sintetica presentazione di questa sezione, qui presentata ancora come genere a sé, in questa pagina del sito plantzafrica.com. Meno frequentemente coltivate e sicuramente poco note fuori dei paesi d'origine, le specie del gruppo Monsonia, tra le quali troviamo quella di maggior successo ecologico, l'annuale erbacea M. senegalensis, il cui areale dall'Africa meridionale giunge all'India (Sud Africa, Namibia, Botswana, Zimbabwe, Senegal, Angola, Kenya, Egitto, Etiopia, Kenya, Arabia, India), adattandosi ad ambienti differenziati, incluse le boscaglie. Molte belle fotografie sono disponibili nella guida fotografica della flora sudafricana, con l'avvertenza che Monsonia e Sarcocaulon sono ancora mantenuti distinti. Uno sguardo su...
Monsonia crassicaulis (Rehm) F. Albers (= Sarcocaulon crassicaule) è nativa delle regioni con piogge invernali del Capo settentrionale e Occidentali e delle aree adiacenti della Namibia, tipica di zone semidesertiche con suolo ciottoloso in quarzite. E' la specie più nota e più frequentemente coltivata della sezione Sarcocaulon. E' un arbustino alto da 20 a 50 cm, con portamento espanso e ben ramificato (assomiglia a un bonsai naturale o un alberello in miniatura) con fusti di 1-1.5 cm di diametro, sparsamente spinosi, rigidi, carnosi, ricoperti da una corteccia cerosa grigio-giallastra, brunastra o verde oliva, infiammabile anche nelle piante verdi. Nei periodi aridi perde totalmente le foglie, che sono piccole, di due tipi distinti: con piccioli lunghi o corti, non segmentate, carnose, coriacee, raggruppate o solitarie all'ascella delle spine; ellittiche, con margini irregolarmente lobati, crenati, o dentati. Le spine sono corte (3 cm), dritte o ricurve, con base obovata. I fiori, dal diametro di 3-5 cm, sono da giallo pallido a bianco; il periodo di fioritura è legato alle piogge, e avviene per lo più all'inizio della primavera.
Monsonia multifida E. Mey. (= Sarcocaulon multifidum) è un arbustino nano (non più alto di 20 cm) endemico di una limitatissima area alla foce del fiume Orange in Namibia e del Richtersveld, in aree rocciose aride e esposte o sulle dune. E' a forte rischio a causa del restringimento del suo habitat. Di lunga vita, è una specie a lentissima crescita. Ha tronco carnoso e nodoso, con rami, solitamente senza spine, dal diametro di 1-2 cm; le foglie, grigioverde, sono finemente divise e pelose. I graziosissimi fiori abitualmente sono bianchi, rosa pallido o magenta con marcature rosse o cremisi alla gola; talvolta, ma raramente, sono bianco puro. La colorazione dipende dalla concentrazione di minerali nel substrato e può variare nella stessa pianta da un anno all'altro.
Monsonia salmoniflora (= Sarcocaulon salmoniflorum) è anch'essa originaria della Namibia meridionale e delle Provincie del Capo. Presente in una varietà di habitat (affioramenti rocciosi, banchi sabbiosi, pianori scistosi, aree erbose con suoli di varia natura), è la specie più diffusa della sezione Sarcocaulon. E' un arbustino alto fino a 40 cm, eretto o semieretto, densamente ramificato, con rami con rami sottili (raramente superano i 4 mm di diametro), con piccole spine dritte o ricurve. Le foglie, piccole, aghiformi o ellittiche, sono glabre. I fiori, dal diametro di circa 3 cm, sono da rosa-salmone a arancio. La fioritura avviene a inizio primavera, tra ottobre e dicembre.
Monsonia speciosa, la specie tipo di Linneo, è l'unica originaria delle aree a piogge invernali del Capo occidentale, da Clanwilliam a nord fino a Mossel Bay a sudest. E' un'erbacea perenne rustica, cespugliosa, che può raggiungere i 20 cm. In vegetazione dopo le piogge e in fioritura a inizio primavera, in estate va in dormienza. I rami annuali sono prodotti da un rizoma legnoso. Le foglie sono molto variabili (possono essere intere, lievemente palmate, ma anche profondamente digitate, simili alle dita di una mano, persino composte), il che in passato ha causato problemi tassonomici e una foresta di sinonimi; molto variabile è anche la pelosità (solitamente glabre, in talune forme possono avere peli più o meno numerosi e fitti). I fiori solitari, portati su forti steli lunghi circa 15 cm, sono vistosi, con diametro 4-6,5 cm, petali frastagliati rosa chiaro con centro rosa scuro e stami gialli.
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