MoehringiaMoehringia L. C. von Linné, Species Plantarum 1: 359. 1753 In onore di Paul Möhring Se ne parla nel post Paul Möhring, dalla botanica alla classificazione degli uccelli Moehringia è un genere di circa 30 specie di erbacee annuali o perenni della famiglia Caryophyllaceae (o Dianthaceae). È diffuso unicamente nelle aree temperate dell'emisfero virale, con maggiore diffusione nel continente europeo. Poche specie si spingono nel Nord Africa, nel Vicino oriente e tre sono endemiche del Nord America. Sono stati individuati due centri di diversità, rispettivamente nella penisola iberica e nei Balcani. La grande maggioranza delle specie sono endemismi regionali o locali delle aree montane; si tratta di piante calcicole che vivono nelle fessure delle rocce; ad esse si contrappongono poche specie di relativamente ampia diffusione, che vivono per lo più nel sottobosco umifero.
Di piccole dimensioni, sono spesse erbacee a pulvino con sottili radici a fittone o rizomatose, fusti sottili da prostrati a ascendenti eretti, foglie opposte da lineati, lanceolate ad ellittiche, ovate o largamente ovate, con apice acuto o ottuso, da non succulente a carnose. I fiori possono essere solitari o raccolti in infiorescenze, con 4-5 sepali e 4-5 petali bianchi, non lobati, con apice intero. Gli stami formano due giri di 4-5 ciascuno. il frutto è una capsula deiscente che contiene semi bruno-nerastri provvisti di un'appendice carnosa-biancastra (strofiolo). Quest'ultima è la più evidente caratteristica distintiva del genere rispetto al'affine Arenaria. Con circa quindici specie, il 50% del totale, il genere è ben rappresentato nella flora italiana. Anche qui triviamo poche specie di ampia diffusione e alcune specie soprattutto alpine condivise con i paesi limitrofi, ma la maggiornza delle specie è costituta da endemismi di aree limitate, in vari casi rarissime e a diffusione puntiforme. Le elenco qui con la loro distribuzione: M. argenteria Casazza & Minuto, endemismo delle Alpi marittime (gruppo dell'Argentera), sui versanti francese e italiano; sul nostro territorio sono note solo 4 stazioni; M. bavarica (L.) Green, dalle Alpi Orientali alla regione illirica (vedi sotto); M. ciliata (Scop.) Dalla Torre, dall'intero arco alpino tranne la Liguria ai Balcani (vedi sotto); M. concarenae F.Fen. & F.Martini, endemismo delle Alpi bresciane e bergamasche tra la Val Brembana e la Val Camonica (Concarena); M. dielsiana Mattf. endemismo delle Alpi Orobie (Bergamo) in pochissime stazioni; M. glaucovirens Bertol. endemismo delle Alpi centro-orientali italiane, con due aerali disgiunti: nelle prealpi bresciane dalla Val Trompia fin quasi al Lago di Garda e nel Cadore - Dolomiti d’Ampezzo, a cavallo tra le province di Belluno e Bolzano; M. insubrica Degen raro endemismo puntiforme della Lombardia, presente in poche stazioni tra il Lago d’Iseo e le Grigne; M. intermedia (Loisel.) Panizzi, endemismo della Alpi della Provenza (canyon del Verdon); in Italia è rarissima e confinata all'area di Finale Ligure; M. lebrunii Merxm., endemismo delle Alpi occidentali, presente in Italia solo in Liguria; M. markgrafii Merxm. & Gutermann endemismo della Val di Stabbia (provincia di Brescia); M. muscosa, specie ad ampia diffusione mediterranea e montana (vedi sotto); M. papulosa Bertol. endemismo marchigiano noto solo in pochissime stazioni delle Gole del Furlo, della Rossa e di Frasassi; M. pentandra J.Gay specie ad ampia diffusione (Canarie, penisola iberica, Francia, Italia, Grecia); predilige i luoghi ombrosi; in Italia è presente in Liguria e in tutte le regioni centro meridionali; M. sedoides (Pers.) Cumino ex Loisel. endemismo delle Alpi occidentali; in Italia sono note solo cinque stazioni, due nelle Alpi Cozie e tre nelle Alpi marittime; M. tommasinii Marches. endemismo del Carso istriano tra Italia e Slovenia; in Italia è presentebsolomin alta Val Rosandra; M. trinervia (L.) Clairv. specie ad ampia distribuzione (vedi sotto). Uno sguardo su...
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