Gerard van SwietenGerard van Swieten (1700-1772) nacque in una famiglia cattolica di Leida, di origini nobili. Iniziò brillantemente gli studi nella città natale, ma a otto anni rimase orfano della madre e a dodici del padre, un notaio che lavorava soprattutto per la clientela cattolica. Affidato a due tutori, Adriaan Duyvens e Arnold Coops, continuò gli studi di base a Lovanio e nel 1715 fu messo a bottega presso il farmacista di A,sterdam Laurens Tatum. Nel 1717, contrasse il vaiolo; guarito, tornò a Leida per completare l'apprendistato presso il farmacista Nicolaas Stam, e contemporaneamente si iscrisse alla facoltà di medicina. Nel 1720, ottenne la locenza come farmacista e aprì una propria bottega; continuò però anche gli studi universitari, laureandosi nel 1725 con un tesi di anatomia discussa con B. S. Albinus, il suo principale insegnante insieme a H. Boerhaave. Era anzi così affascinato dalle lezioni di quest'ultimo che continuò a seguirle anche dopo la laurea. Tra il 1725 e il 1738, avrebbe perso solo una delle sue lezioni, sempre prendendo scrupolosi appunti, su cui poi si sarebbe basato per la sua opera maggiore, Commentaria in Hermanni Boerhaave aphorismos de cognoscendis et curandis morbis.
Inizialmente portò avanti parallelamente la pratica della medicina con la conduzione della farmacia, ma nel 1727 la affidò al di uno dei suoi tutori, Arnold Frans Coops. Divenuto un medico sempre più affermato, nel 1729 Maria L. E. T. ter Beeck van Coesfelt, anch'essa figlia di un notaio, da cui avrebbe avuto sei figli. Incominciò anche a insegnare privatamente chimica e materia medica, finché nel 1734 gli venne vietato dalla facoltà. Nel 1738, alla morte di Boerhaave, sembrava il candidato più accreditato a succedergli, ma come cattolico non fu preso in considerazione. Nel 1742 pubblicò il primo volume dei Commentaria, che gli diede una certa fama. Lo stesso anno gli fu proposto di trasferirsi a Vienna come archiatra imperiale, ma inizialmente rifiutò. Accettò solo un anno e mezzo dopo; lasciata l'Olanda alla fine del 1744, giunse a Vienna con la famiglia all'inizio del 1745; molto apprezzato dall'imperatrice Maria Teresa, venne nominato anche prefetto della biblioteca imperiale. Come rettore della facoltà di medicina, l'imperatrice gli affidò la totale riforma dell'insegnamento medico, secondo criteri ispirati ai metodi didattici e clinici di Boerhaave; in tale ambito, si inserisce l'istituzione della cattedra di chimica e botanica e la fondazione dell'orto botanico universitario di Vienna. Ispirò riforme anche in campo sociale e fu nominato capo della commissione di censura. Nel 1775, gli fu affidata un'inchiesta su casi di vampirismo, che portò al divieto delle pratiche superstiziose contro i "morti viventi" nell'Impero. Corrispondente di Linneo, nel 1749 divenne membro estero della Royal Society e nel 1751 dell'Accademia delle scienze svedese. Mentre l'imperatrice ebbe sempre per lui grande stima e fiducia, piuttosto tesi furono i suoi rapporti con Giuseppe II, soprattutto in seguito a una serie di morti per vaiolo che colpirono la famiglia imperiale. Inizialmente contrario all'inoculamento del vaiolo, solo nel 1767 si convinse a far inoculare la famiglia imperiale da un conterraneo, il medico e botanico Jan Ingenhousz. E' solo uno degli olandesi che arrivarono a Vienna grazie all'incoraggiamento o all'invito di van Swieten; citiamo il medico Anton de Haene e soprattutto il botanico Nikolaus Joseph von Jacquin. Gli ultimi anni della sua vita furono funestati da crescenti problemi di salite, inclusa l'amputazione di una gamba in seguito a un tumore. Morì a Vienna nel 1772. Il figlio maggiore Gottfried, diplomatico, è famoso nella storia della musica per aver promosso il recupero delle opere di Bach e Händel e come mecenate di Mozart, Haydn e Beethoven. |
Fonti
B. Bronza, Impact of Gerard van Swieten on the Development of Austrian Medicine Throughout the 18th Century, "Scripta medica", 2021, mar. 52 (1), pp. 59-68.
Gerard van Swieten, https://en.wikipedia.org/wiki/Gerard_van_Swieten
B. Bronza, Impact of Gerard van Swieten on the Development of Austrian Medicine Throughout the 18th Century, "Scripta medica", 2021, mar. 52 (1), pp. 59-68.
Gerard van Swieten, https://en.wikipedia.org/wiki/Gerard_van_Swieten