Francesco CupaniDedicatario di Cupania e Cupaniopsis Se ne parla nel post Francescco Cuoani e l'Hortus Catholicus di Misilmeri Francesco Cupani (1657-1710) nacque a Mirto nel Messinese; iniziò gli studi di medicina a Palermo, che abbandonò a 24 anni, all'ingresso nel terzo ordine francescano, per rivolgersi alla filosofia e alla teologia. Insegnò poi queste discipline prima a Verona poi a Palermo. Entrato in contatto con erboristi e farmacisti siciliani, nonché con Paolo Boccone, che ne indirizzò i metodi e le ricerche, intorno al 1688 prese ad esplorare sistematicamente la flora siciliana. Primo frutto di queste ricerche fu Catalogus plantarum sicularum noviter adinventarum, pubblicato a Palermo nel 1692.
Queste ricerche attirarono l'attenzione di Giuseppe del Bosco principe di Cattolica, che gli affidò la realizzazione di un orto botanico nel suo feudo di Misilmeri. In suo onore Cupani lo battezzò Hortus Catholicus. Anche per procurare piante per il giardino, egli continuò a perlustrare la flora siciliana, dando conto delle piante raccolte in Syllabus plantarum Siciliae nuper detectarum, pubblicato ancora a Palermo, 1694. Per procurarsi piante esotiche per il giardino, nonché esemplari e testi per la loro identificazione, egli entra in contatto con molti botanici europei, primi fra tutti Sherard e Trionfetti. Nel 1696 dà alle stampe la prima edizione del catalogo del giardino, accompagnato da un supplemento (Hortus Catholicus, Napoli) e seguito l'anno dopo da un secondo supplemento. In quest'opera molto vasta (circa 3000 tra specie e varietà) ed accurata pubblica anche numerose specie inedite della flora siciliana, nonché una vasta selezione di varietà di fruttiferi, puntigliosamente descritti. Da segnalare che, oltre ai nomi latini, desunti prevalentemente dai Bauhin, indica sempre i nomi vernacolari siciliani. Al momento dell'uscita del catalogo, sta già lavorando a un'opera più vasta sulle piante, gli animali e i minerali siciliani, sontuosamente illustrata grazie alla munificenza del principe di Cattolica. Conta di finirla in tempi rapidi, invece alla sua morte, poco più che cinquantenne, nel 1710, è ancora incompleta. Nel 1713, probabilmente per volontà nel principe, vengono pubblicate le sole tavole illustrate (Pamphyton siculum, Palermo), di cui si conoscono in tutto sette esemplari, diversi tra loro per disposizione e numero delle tavole (circa 700), tanto che si pensa si tratti di prove di stampa. Il manoscritto fu invece affidato al farmacista Antonino Bonanni, che però riuscì a preparare per la stampa solo un volume, uscito nel 1719, perché morì quello stesso anno. |
Fonti
C. Colombo, Cupani, Francesco, https://www.treccani.it/enciclopedia/francesco-cupani_%28Dizionario-Biografico%29/
Francesco Cupani, https://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Cupani
C. Colombo, Cupani, Francesco, https://www.treccani.it/enciclopedia/francesco-cupani_%28Dizionario-Biografico%29/
Francesco Cupani, https://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Cupani