Peter ForsskålPeter Forsskål (1732-1763) nacque a Helsinki da una famiglia di origine finlandese; il cognome è scritto talvolta anche Forsskåhl, Forsskaal, Forskal; per il nome sono note anche le versioni svedese Pehr e latina Petrus. Il padre era un vicario molto popolare e riconosciuto per la cultura e l'abilità di parola; Peter era il terzogenito. La famiglia viveva nel Kumpula Manor dove oggi sorge l'Orto botanico dell'Università di Helsinki. Quando il ragazzo aveva 9 anni, il padre si trasferì in Svezia e divenne vicario a Tegelsmora nell'Uppland. L'autunno successivo Peter si iscrisse all'Università di Uppsala (fatto non così inconsueto al tempo: la maggioranza degli studenti iniziavano l'università intorno ai 15 anni). Dopo poco tempo però lasciò l'Università sia per motivi economici (la famiglia doveva mantenere agli studi ben tre figli) sia perché il padre si era trasferito a Stoccolma, dove divenne vicario della parrocchia finlandese. Continuò gli studi con il padre, che ebbe un'enorme influenza su di lui e gli trasmise il principio fondamentale a cui si attenne nella sua vita di studente e di studioso: niente deve essere accettato senza essere sottoposto alla verifica del dubbio.
Nel 1751 ricevette una borsa di studio “Guthermuthska stipendiet’’ che prevedeva cinque anni di studio in patria e due anni in un'Università straniera; studente dotatissimo, rimase a Uppsala solo due anni, sostenendo gli esami di teologia nello stesso 1751 e seguendo le lezioni di storia naturale di Linneo, per il quale aveva sviluppato un'autentica venerazione. Nell'autunno del 1753 si trasferì all'Università di Gottinga per studiare teologia, filosofia e filologia orientale con il celebre orientalista e biblista Michaelis. Poiché l'Hannover, dove si trova Gottinga, apparteneva ai sovrani inglesi, in quell'università si respirava un'atmosfera molto più aperta rispetto alla Svezia e forte era l'influenza britannica; Forsskål fu particolarmente influenzato dall'empirismo di David Hume. Su basi empiriste costruì la sua tesi per il dottorato in filosofia, sostenuta nel giugno del 1756, intitolata Dubia De Principiis Philosophiae Recentioris in cui attaccava l'idealismo metafisico di Christian Wolff. Nell'autunno del 1756 rientrò ad Uppsala; aveva ormai abbandonato del tutto l'idea di seguire la carriera ecclesiastica (come il padre e il fratello maggiore) e cercò di costruirsi una carriera universitaria nel campo dell'economia, una scienza che giudicava concreta e utile. Nella primavera del 1759 in effetti tenne alcune lezioni di tale materia. Tuttavia ogni sbocco accademico gli fu precluso dallo scontro con le autorità causato dalla pubblicazione, nello stesso 1759, del suo opuscolo Pensieri sulla libertà civile, nato come dissertazione di laurea in filosofia. Su raccomandazione di Michaelis, decise dunque di accettare l'incarico di naturalista della spedizione danese in Yemen; il professore tedesco, pur considerandolo testardo e amante della polemica, ne aveva grande stima per l'eccezionale competenza anche in campo linguistico; la sua conoscenza nella lingua araba superava persino quella di von Haven, il filologo ufficiale della spedizione. Le autorità svedesi, per altro, lo trattarono con una certa cautela, proprio perché nel frattempo era stato assunto dal re di Danimarca e aveva acquisito il titolo ufficiale di professore danese. Prima di partire, si fece ritrarre da Paul Dahlman, donando il ritratto al padre; per questo motivo è uno dei pochi apostoli di Linneo di cui conosciamo con sicurezza le fattezze. Giunto a Copenhagen nel settembre 1760, partì all'inizio del gennaio successivo con i suoi compagni sulla nave Grönland; dopo un viaggio particolarmente difficile, i componenti della spedizione solo a maggio toccarono Marsiglia, dove li raggiunse von Haven (che si era fatto sbarcare e aveva proseguito a piedi, terrorizzato dal mare tempestoso). Forsskål invece mise a frutto il viaggio studiando la salinità dell'acqua marina. Da Marsiglia, dopo una breve sosta a Malta (dove il naturalista raccolse alcuni esemplari, oltre a visitare le chiese e altre curiosità dell'isola), il gruppo si recò a Costantinopoli dove fu ospitato dal console danese e dove venne completata l'attrezzatura. Un violento litigio tra Forsskål e von Haven e l'acquisto di una massiccia dose di arsenico da parte di quest'ultimo alimentarono tensioni e sospetti tra i componenti della spedizione (Forsskål e molti suoi compagni scrissero ripetutamente a Copenhagen per chiedere l'allontanamento di von Haven che sospettavano - con un pizzico di paranoia - di volerli avvelenare). Per circa un anno (settembre 1763-ottobre 1762) la spedizione sostò in Egitto, prima ad Alessandria, poi soprattutto al Cairo; Forsskål esplorò estensivamente la flora egizia, visitò giardini, farmacie e prese contatti con medici, farmacisti, botanici locali; i materiali raccolti in questa fase furono spediti a Copenhagen. Prima di lasciare l'Egitto, ci fu una breve tappa nella penisola del Sinai dove von Haven avrebbe dovuto visitare la biblioteca del celebre Monastero di S. Caterina sul Monte Sinai (con fallimentare esito tragicomico; von Haven, che pure vantava i suoi contatti altolocati, aveva dimenticato di farsi rilasciare i necessari permessi). La spedizione raggiunse quindi le rive del Mar Rosso, dove alcuni membri incominciarono ad accusare i sintomi della malattia che li avrebbe portati alla morte: la malaria. Per Forsskål fu uno dei momenti scientificamente più produttivi, con l'esplorazione sistematica della biologia del Mar Rosso (sia a terra sia durante il lungo e lento viaggio per mare; poiché molto spesso per assenza di vento la nave si muoveva molto lentamente venendo trainata da terra, Forsskål ne approfittò per esplorare la fauna delle rive). Il 29 dicembre 1762 la spedizione raggiunse lo Yemen, di cui esplorò sia la zona costiera sia alcune parti dell'interno. A causa dell'ostilità e dell'avidità di alcuni potentati locali, molte casse di reperti naturalistiche vennero manomesse e molti esemplari (soprattutto i pesci conservati in alcool) andarono perduti. Nell'estate, nell'attesa di raggiungere Moka, dove avrebbero dovuto imbarcarsi su una nave inglese alla volta di Bombay, in condizioni sempre più disperate visitarono le regioni interne; qui, a un mese l'uno dall'altro, morirono di malaria sia von Haven sia Forsskål. Gli ultimi giorni di vita dell'ardimentoso svedese furono tragici: mentre i suoi compagni si ammalavano uno dopo l'altro di malaria, lui solo sembrava forte e instancabile. Il 28 giugno 1763 la malattia lo raggiunse all'improvviso; per riuscire a seguire i suoi compagni in lotta contro il tempo - le navi inglesi non li avrebbero aspettati - attraverso strade impervie, si fece legare alla sella del cavallo, viaggiando spesso senza neppure un riparo per la notte: in tal modo, il 5 luglio Forsskål arrivò alla sua ultima meta, il villaggio di Yerim. Qui sarebbe morto 5 giorni dopo e sarebbe stato sepolto in tutta fretta, di notte (gli abitanti del villaggio temevano che il cadavere di un infedele contaminasse i loro campi). Solo Niebuhr sarebbe rientrato in Danimarca. Salvare gli scritti e i materiali del suo compagno di viaggio - nonché le bellissime tavole del disegnatore Baurenfeind - era diventato per lui un dovere morale; oltre a numerose casse di materiali (che i superstiti portarono con sé a Bombay e che Niebuhr provvide a inviare a Copenhagen), Forsskål lasciò il diario di viaggio e almeno un migliaio di pagine di manoscritti. Nel 1775, a sue spese, Niebuhr li fece pubblicare; il risultato sono un libro sugli animali - Descriptiones Animalium - Avium, amphiborum, insectorum, vermium quæ in itinere orientali observavit Petrus Forskål - e uno sulle piante Flora Ægyptiaco-Arabica sive descriptiones plantarum quas per Ægyptum Inferiorem et Arabiam felicem detexit, illustravit Petrus Forskål. Il valore scientifico delle opere è in entrambi i casi inficiato dai numerosi errori compiuti dall'ignoto curatore cui Niebuhr affidò la pubblicazione. |
Fonti
IK Facts - Peter Forskål, https://www.ikfoundation.org/ifacts/peterforsskal.php
Peter Forskål: Thoughts on civil liberty, http://www.peterforsskal.com/
T. Hansen, Arabia Felix, Milano, Iperborea 1992
IK Facts - Peter Forskål, https://www.ikfoundation.org/ifacts/peterforsskal.php
Peter Forskål: Thoughts on civil liberty, http://www.peterforsskal.com/
T. Hansen, Arabia Felix, Milano, Iperborea 1992