Pierre-Charles NolinAnche se ci sono giunti sue lettere e molti documenti ufficiali relativi ai suoi impegni professionali, non sappiamo quasi nulla della vita personale di Pierre-Charles Nolin, più noto come Abbé Nolin. Sulla base dei documenti relativi alla sua pensione nacque nel 1717, presumibilmente a Luc, nella diocesi di Frejus, figlio di Séverin Nolin, borghese di Luc. Sicuramente negli anni '50 era a Parigi, e viveva nel convento di Saint Marcel, di cui era canonico. Qui, forse assistito da un confratello, l'abate Blavet, coltivava un giardino ricco di essenze esotiche, di cui redasse il catalogo nella sua unica opera a stampa, Essai sur l'agricolture moderne. Come si può dedurre dal frontespizio dell'opera, i suoi esperimenti venivano anche condotti in un vivaio situato nel villaggio Petit Gentilly.
Nel dibattito tra tradizionalisti sostenitori del giardino alla francese e innovatori sostenitori di quello all'inglese, nella prefazione dell'operina si schiera decisamente con i secondi; in particolare, si batte per l'introduzione anche in Francia di alberi e arbusti esotici, specialmente nordamericani, adatti al clima continentale. L'ampio spazio dedicato alle fruttifere, oltre a costituire un interessante documento per chi voglia conoscere le varietà antiche delle principali piante da frutto, dimostra la sua notevole competenza in questo campo; confermata dal carteggio che intrattenne tra il 1755 e il 1755 con Charles Hamilton, un gentiluomo inglese che intendeva impiantare una vigna e sia avvalse del suo aiuto sia per avere semi e talee, sia per selezionare alcuni vignaioli. Nel 1764 venne nominato controllore dei vivai reali, a quanto pare grazie alla protezione di Mme de Pompadour. Esercitò questa carica con sollecitudine, dimostrando anche un notevole talento amministrativo. Uomo disinteressato, rinunciò al rimborso spese che gli spettava per i trasferimenti tra Parigi e Versailles, a favore del suo predecessore. Ciò non impedì che, quando si scoprì che i giardinieri di Versailles speculavano sulla vendita del legname proveniente dagli alberi da abbattere, anch'egli venne sfiorato dal sospetto di connivenza (a quanto pare infondato). L'incarico di direttore dei vivai reali comportava anche la disponibilità di due alloggi situati presso i vivai stessi, uno a Versailles, l'altro a Parigi. In quest'ultimo Nolin sistemò il suo notevole gabinetto di curiosità naturali, consentendone il libero accesso a chiunque desiderasse visitarlo; dai ringraziamenti di scienziati del tempo, sappiamo che era particolarmente ricca la collezione di conchiglie. Mantenne l'incarico per circa un trentennio, prima al servizio di Luigi XV, poi di Luigi XVI; stimato dai sovrani, il suo merito maggiore fu l'introduzione di nuove specie, ottenute attraverso scambi con i suoi numerosi corrispondenti o anche acquistate dai primi venditori professionali. A tal fine, valorizzò il vivaio parigino du Roule, in parte destinato alla moltiplicazione di piante esotiche. Per la sua competenza in arboricoltura, oltre che per il suo ruolo istituzionale, stese una dettagliata memoria per la scelta delle nuove piante in occasione del reimpianto del parco di Versailles nel 1774-75; ebbe anche un ruolo decisivo nella creazione del vivaio sperimentare di Rambouillet, compresa l'organizzazione della spedizione di Michaux negli Stati Uniti, e realizzò un giardino di acclimatazione di piante esotiche dei paesi caldi nell'isola di Hières. Negli ultimi anni, fu affiancato da Louis de Lezernes, figlio di una nipote, che poi gli succedette nell'incarico. Morì nel 1794 o nel 1795. |
Fonti
A. du Petit-Thouars, Notice historique sur la pepinère du Roi au Roule, Paris, 1825
F. Olivesi, Les regarnis de Versailles et de Trianon à travers vingt commandes aux Pépinières du roi (1753-1772), http://journals.openedition.org/crcv/11876
http://www.worldoffinewine.com/news/a-most-cursed-hill-painshill-and-the-beginnings-of-english-wine-4809313
A. du Petit-Thouars, Notice historique sur la pepinère du Roi au Roule, Paris, 1825
F. Olivesi, Les regarnis de Versailles et de Trianon à travers vingt commandes aux Pépinières du roi (1753-1772), http://journals.openedition.org/crcv/11876
http://www.worldoffinewine.com/news/a-most-cursed-hill-painshill-and-the-beginnings-of-english-wine-4809313