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CerdiaCerdia Moc. & Sessé ex DC. A.P. de Candolle, Prodromus Systematis Naturalis Regni Vegetabilis 3: 377. 1828 In onore di Vicente de la Cerda Se ne parla nel post I pittori della Real Expedicion Botanica e i generi Cerdia e Echeveria Cerdia è un genere monotipico della famiglia Dianthaceae (o Caryophyllaceae), endemica delle aree desertiche del Messico, dal deserto di Chihuahua agli altopiani delle montagne centrali tra 1500 e 3150 m d'altitudine. Candolle ne descrisse due specie (C. virescens e C. purpurascens) sulla base delle raccolte di Sessé e Mociño, rispettando anche la loro volontà che il genere fosse dedicato a uno dei disegnatori della spedizione. Nel corso dell'Ottocento, vennero descritte due ulteriori specie (C. glauca e C. congestiflora). Tuttavia uno studio di un gruppo di botanici messicani, pubblicato nel 2006, è giunto alla conclusione che tutte queste specie vadano ricondotte a un'unica specie, C. virescens Moc. & Sessé ex DC., alquanto polimorfa.
Si tratta di minuscole piante a pulvino, alte 5-8 cm, molto ramificate, glabre, con numerosi fusti eretti. Le foglie da opposte a quasi verticillate, da glauche a giallo-verdastro, lineari, mucronate, sono lunghe da 3 a 9 mm x 0,6 - 1 mm. Possono presentare due stipole, talvolta assenti. I fiori sono solitari o raccolti in infiorescenze cimose da 1 a 4 fiori: hanno cinque tepali ovato-lanceolati, diseguali, i tre interni da giallo a verdastro, raramente porpora, liberi all'apice con margine fimbriato, denticolato o intero, ialino; sono privi di petali; uno stame solitario; ovario globoso. Il frutto è una capsula brunastra globosa, da 1 a 1,5 mm. |