Jean e Vespasien RobinJean Robin
Poco conosciamo della formazione e della giovinezza di Jean Robin. Nacque presumibilmente a Parigi nel 1550, anche se legami con Rouen fanno pensare che, se non lui, almeno la sua famiglia ne fosse originaria. Le sue opere, tutte scritte in latino, attestano la padronanza di questa lingua. Diversamente dai medici, i farmacisti ("apothicaires") non avevano una formazione universitaria, erano membri di una corporazione che riuniva anche gli speziali (le due professioni incominciano a distinguersi proprio in quei decenni) e si formavano attraverso un lungo apprendistato. La corporazione degli speziali e dei farmacisti parigini curava però anche la preparazione teorica dei suoi apprendisti e nel 1576 si era dotata di un giardino botanico sul modello di quello padovano (Jardin des Apothicaires), che, oltre a fornire i semplici per gli ospedali, era finalizzato all'istruzione degli aspiranti farmacisti. Per ragioni anagrafiche, è però improbabile che Robin vi abbia studiato, sebbene i titoli con cui è designato (arboriste, simpliste, botaniste) confermino la sua competenza di botanico-simplicista. Sposato con Catherine Duchâtel, ne ebbe tre figli, di cui il più noto è il minore, Vespasien, nato nel 1579. Incominciamo ad avere qualche notizia più sicura a partire dal 1586, quando Enrico III lo nomina "arboriste et simpliciste du roy", anche se ignoriamo quali compiti corrispondessero a questo titolo; è presumibile, visto che più tardi lo troviamo a gestire un giardino destinato alla coltivazione di semplici e piante rare sulla punta occidentale dell'Ile de la Cité, che il suo compito fosse proprio quello di cercare e coltivare le piante esotiche che erano sempre più ricercate nelle diverse corti europee. Nel 1597 la facoltà di medicina gli conferì la cura del suo piccolo orto (nonostante le frequenti confusioni che si trovano in molte fonti, questo giardino non ha nulla a che fare con il Jardin des Apothicaires, che non dipendeva dall'Università, ma, come si è detto, dalla corporazione degli speziali e dei farmacisti). L'incarico comportava anche il ruolo di dimostratore, ovvero lezioni in cui ai futuri medici veniva insegnato a riconoscere le piante medicinali e le loro proprietà; a Parigi, facoltà estremamente conservatrice, ciò avveniva nel solco della stretta ortodossia galenica e la preparazione dei medici rimaneva largamente libresca. In ogni caso, Jean Robin formò il suo stesso figlio e alcuni botanici, tra cui Jacques-Philippe Cornuti. Anche se le fonti non sono chiare su questo punto, è probabile che Robin gestisse contemporaneamente due giardini, il piccolissimo hortulus della facoltà di medicina (che si trovava in rue de la Bucherie, non lontano dall'attuale square Viviani, dove si trova la famosa Robinia) e il suo giardino privato, nell'Ile de la Cité, dove coltivava le piante che gli giungevano dai suoi numerosi corrispondenti europei. Si riferisce a quest'ultimo il catalogo di 1300 piante pubblicato nel 1601 sotto il titolo Catalogus stirpium tam indigenarum quam exoticarum quæ Lutetiæ coluntur. Oltre ai due florilegi che curò insieme a Vallet, di cui si parla nel post, nel 1619 pubblicò, questa volta in francese, un'opera specificamente dedicata alle piante farmaceutiche, Histoire de plantes aromatiques &c. augmentée de plusieurs plantes venues des Indes lesquelles ont été prises & cultivées au Jardin de M Robin, arboriste du Roi. Morì nel 1629, lasciando in eredità al figlio Vespasien entrambi gli incarichi ufficiali. Vespasien Robin Nato, come si è detto, nel 1579, Vespasien Robin era il figlio minore di Jean e fin dalla più tenera età venne formato alla cultura botanica del padre, di cui divenne molto presto il più importante collaboratore. Per incarico del padre viaggiò in tutta Europa: nella stessa Francia, in Inghilterra, nelle Fiandre, in Germania, in Italia, in Spagna. Visitò inoltre il nord Africa e l'arcipelago Bissagos, al largo della Guinea portoghese. Al ritorno, documentò le sue scoperte in Exoticæ quædam plantæ a Iohanne Robino Iuniore ex Guinea et Hispania delatæ, anno 1603. Tutti questi viaggi avevano lo scopo di procurare piante rare ed esotiche per il giardino paterno, incrementando anche la rete di corrispondenti e fornitori. Grazie agli sforzi di Vespasien, la collezione dei Robin infatti nell'arco di pochi anni passò da 1300 a 1800 specie, come documenta il supplememto al catalogo del giardino, Enchiridion isagogicum ad facilem notitiam Stirpium tam indigenarum quam exoticarum quæ coluntur in horto D.D. Joan. & Vespasiani Robin, pubblicato da entrambi i Robin nel 1624. Per quanto sia difficile distinguere cosa si deve al padre o cosa al figlio, fu presumibilmente opera del solo Vespasien Histoire des plantes nouvellement trouvées en l'isle de Virginie et autres lieux, lesquelles ont été prises et cultivées au jardin de M. Robin, pubblicato nel 1620, che documenta un notevole interesse per le piante americane (giunte sia attraverso John Tradescant sia attraverso il nuovo insediamento canadese). Alla fondazione del Jardin du Roy (ovvero l'orto botanico parigino, il futuro Jardin des Plantes) fu nominato sotto-dimostratore e a questa istituzione rimase legato fino alla morte (1662), come braccio destro di Guy de La Brosse. Presumibilmente le collezioni dei due Robin confluirono nel nuovo e molto più ampio giardino. |
Fonti
https://fr.wikipedia.org/wiki/Vespasien_Robin
https://fr.wikipedia.org/wiki/Jean_Robin_(botaniste)
https://fr.wikisource.org/wiki/Deux_jardiniers_%C3%A9m%C3%A9rites_:_Peiresc_et_Vespasien_Robin
https://fr.wikipedia.org/wiki/Vespasien_Robin
https://fr.wikipedia.org/wiki/Jean_Robin_(botaniste)
https://fr.wikisource.org/wiki/Deux_jardiniers_%C3%A9m%C3%A9rites_:_Peiresc_et_Vespasien_Robin