Tolomeo II FiladelfoTolomeo II Filadelfo (309/8-246 a.C.) fu il secondo sovrano della dinastia Lagide. Nato a Coo, era figlio di Tolomeo I Sotere, uno dei diadochi di Alessandro Magno e primo faraone greco dell'Egitto, e di Berenice, una nobildonna macedone; come principe ereditario, ricevette un'educazione accurata, sotto la guida di precettori di chiara fama. Intorno al 285 a.C., il padre lo nominò coreggente; gli succedette poi intorno al 282. Sposò prima Arsinoe I (288 circa), figlia di Lisimaco, che ripudiò dopo dieci anni per sposare la propria sorella Arsinoe II; entrambi i fratelli assunsero il soprannome Philadelphos ("che ama il fratello / la sorella"). Il matrimonio tra fratelli era consueto nelle dinastie faraoniche ma ignoto al mondo greco; su trattò probabilmente di un'operazione propagandistica, che tendeva ad assimilare i due sposi a Osiride e Iside, agli occhi dei sudditi egizi, e a Zeus e Era, agli occhi di quelli greci.
Come il padre, non era semplicemente il re d'Egitto, ma tendeva a controllare le rotte del Mediterraneo orientale e gli accessi al Mar Nero. Il suo progetto egemonico lo mise quindi spesso in contrasto con gli altri sovrani ellenistici. Nel 281, si inserì nella crisi dinastica causata in Siria dalla morte di Seleuco I e dall'avvento di Antioco I, conquistando diversi territori in Anatolia; tuttavia, quando Antioco I si alleò con Antigono II di Macedonia, Tolomeo si trovò in difficoltà e dovette anche far fronte a un attacco del fratellastro Magas, re di Cirene. Sconfitto quest'ultimo celebrò il suo trionfo con una solenne processione, in cui vennero esibiti numerosi animali esotici, probabilmente catturati nel corso di una spedizione in Nubia, organizzata nel 275 a.C. Più o meno nello stesso periodo, inviò anche una spedizione navale nel mar Nero a supporto della città di Bisanzio, all'epoca in contrasto sia con i Seleucidi sia con gli invasori celtici (i galati). Nel 274 a.C., attaccò l'impero seleucide in Celesiria, dando inizio alla prima guerra siriaca, che ebbe esito incerto e lasciò sostanzialmente immutata la situazione (Antioco tuttavia dovette cedere Damasco a Tolomeo). Fu anche attento a instaurare relazioni diplomatiche con le potenze emergenti, come Cartagine e la repubblica romana (alleato di entrambe, significativamente rimase neutrale durante la Prima guerra punica). Nel 272/1 fondò ad Alessandria un tempio dedicato a se stesso e alla sorella, sotto i nome di Theoi Adelphoi ("dei fratelli"). Arsinoe II, che aveva avuto grande influenza nelle scelte politiche del fratello-marito, spingendolo a una politica fortemente antimacedone, morì nel 268 a.C. Lo stesso anno, l'Egitto entrò in guerra contro la Macedonia, a fianco di Atene e Sparta. Mentre la flotta egizia ottenne qualche successo, che gli permise di stabilire diverse basi nelle isole Cicladi, sul continente l'esercito macedone sconfisse gli alleati greci. In ogni caso, Tolomeo ottenne un grande successo diplomatico, riuscendo a far riconoscere ufficialmente i giochi tolemaici (da lui organizzati ad Alessandria ogni 4 anni in onore dei suoi genitori) come giochi panellenici, dando fiato alla propaganda che lo presentava come difensore della libertà e della cultura di tutti i greci. Nel 260 a.C. scoppiò la seconda guerra siriaca, che vide l'Egitto alleato con Rodi contro la Siria; non conosciamo in dettaglio le vicende del conflitto, che si concluse nel 253 a.C. con una pesante sconfitta dell'Egitto, che perse sia il controllo del Mediterraneo orientale sia gran parte delle proprie basi anatoliche. La pace venne siglata con un matrimonio tra Antioco II e Berenice, figlia di Tolomeo II, accompagnata da una ricca dote, probabilmente una forma mascherata di pagamento di guerra. Nel 255 a.C. Tolomeo fu anche coinvolto nelle lotte di successione del regno di Bitinia; non riuscì ad imporre il proprio candidato, ma strinse rapporti diplomatici con il re del Bosforo Cimmerio. Negli anni successivi, cercò di recuperare l'egemonia sull'Egeo, sconfiggendo attorno al 250 a.C. la flotta di Antigono e aumentando la sua presenza nelle Cicladi. Rafforzò inoltre la presenza diplomatica in Grecia, attraverso gli accresciuti legami con le leghe ellenica, etolica e achea. Morì nel 246 a.C. Gli succedette il figlio Tolomeo III Evergete. Il regno di Tolomeo II fu assai importante per la realizzazione di opere pubbliche che includono la fondazione di molte città, la ricostruzione del canale che congiungeva il Nilo con il mar Rosso, la realizzazione di un'efficiente rete stradale lungo la costa orientale e nelle regioni minerarie, la realizzazione di una diga sul lago Meride, la costruzione di imponenti opere portuali a Alessandria, tra cui il celeberrimo Faro (forse iniziato dal padre, fu completato all'inizio di quello di Tolomeo II). Riprendendo e ampliando la politica culturale paterna, fece di Alessandria il maggior centro culturale del mondo greco, creando la Biblioteca e il Museo e facendovi affluire i più affermati intellettuali del tempo, in campo sia umanistico sia scientifico. La sua corte, splendida, raffinata e corrotta, è stata paragonata alla Versailles di Luigi XIV. |
Fonti
Tolomeo II, https://it.wikipedia.org/wiki/Tolomeo_II
Tolomeo II, https://it.wikipedia.org/wiki/Tolomeo_II