Adelbert von ChamissoDedicatario di Chamissoa, Camissonia e Camissoniopsis Se ne parla nel post Chamisso e la prima spedizione Kotzebue, ovvero un poeta sull'oceano Adelbert von Chamisso (1781-1838) è lo pseudonimo di Louis Charles Adélaïde de Chamissot de Boncourt, nato nel castello avito in Champagne da una nobile famiglia francese. Quando aveva nove anni lasciò il paese con i genitori per sfuggire alla rivoluzione; dopo varie vicissitudini, la famiglia si stabilì a Berlino, dove Adelbert nel 1796 divenne paggio della regina di Prussia e nel 1798 entrò in reggimento di fanteria.
Quando Napoleone concesse l'amnistia agli emigrati che non avevano preso le armi, i suoi genitori ne approfittarono per tornare in Francia, mentre Adelbert rimase a Berlino, proseguendo la carriera militare. Studiò prevalentemente da autodidatta e incominciò a frequentare i circoli romantici della capitale; nel 1803, insieme a von Ense, pubblicò Berliner Musenalmanach, un insuccesso commerciale che ebbe però il merito di farlo conoscere negli ambienti letterari. Continuando la carriera militare, fu promosso tenente e nel 1806 fu catturato dai francesi in seguito alla capitolazione di Hameln. Rilasciato sulla parola, andò in Francia, senza poter rivedere i genitori, nel frattempo morti entrambi. Rientrò a Berlino dove, lasciata la carriera militare, visse qualche anno in solitudine, senza mezzi né status certo. Nel 1810, si trasferì in Vandea dove sperava di ottenere una cattedra liceale, progetto che però sfumò. Nel frattempo aveva conosciuto Mme de Stael, di cui si infatuò (benché la donna avesse quindici anni più di lui) e la seguì in Svizzera; fu qui che incominciò a interessarsi di botanica, accompagnando nelle sue escursioni uno dei figli della celebre scrittrice. Nel 1812, ingelosito da un nuovo amore della Stael, lasciò all'improvviso la compagnia e rientrò a Berlino, dove si iscrisse alla facoltà di medicina per studiare anatomia, zoologia e botanica. In questo periodo, fece numerose escursioni botaniche nei dintorni della città con l'amico Schlechtendal. Nel 1813, alla ripresa delle ostilità tra Francia e Prussia, si trovò in una posizione difficile, non volendo riprendere le armi contro la propria patria; gli amici gli trovarono un posto di precettore nella tenuta di campagna del conte ltzenplitz, ai cui figli insegnava francese e botanica. Come divertimento per gli allievi scrisse la novella Storia meravigliosa di Peter Schlemiel. Tra il 1815 e il 1818 partecipò come botanico alla prima spedizione Kotzebue. Al suo rientro a Berlino ricette la laurea honoris causa e fu nominato secondo curatore dell'orto botanico di Berlino; nel 1820 fu ammesso all'accademia delle scienze. Nel 1821 pubblicò una descrizione delle piante raccolte durante la spedizione come appendice e terzo volume della relazione di Kotzebue; avrebbe pubblicato il proprio diario di viaggio solo nel 1836, assumendo una posizione molto critica verso il comandante e la sua decisione di abbandonare la missione. La sue opere botaniche più rilevanti sono Übersicht der nutzbarsten und schädlichsten Gewächse in Norddeutschland ("Panoramica delle piante maggiormente utili e dannose della Germania settentrionale", 1829) e gli studi sulla flora messicana condotti in collaborazione con Schlechtendal. Come poeta, il suo periodo più fecondo si colloca tra il 1826 e la morte. Celebre per essere stato musicato da Schumann, l'opera più nota è il ciclo di poemi lirici Frauenliebe und -leben ("L'amore e la vita delle donne", 1830); notevoli anche Das Schloß Boncourt e Salas y Gomez. L'insieme dell'opera poetica ne fa una delle figure più rappresentative del primo romanticismo tedesco. Chamisso morì a Berlino nel 1838. |
Fonti
Adelbert von Chamisso, https://it.wikipedia.org/wiki/Adelbert_von_Chamisso
M.J. Wynne, "Adelbert von Chamisso" , Phycological newsletter, 1997, Vol. 33 No. 1
R.G. Beidleman, California's Frontier Naturalists, Berkley-Los Angeles-London, University of California Press, 2006
S. D. McKelvey, Eschscholtz and Von Chamisso Spend a Month at the Bay of San Francisco, "Fremontia", Vol. 26:3 , July 1998, pp. 20-25.
Adelbert von Chamisso, https://it.wikipedia.org/wiki/Adelbert_von_Chamisso
M.J. Wynne, "Adelbert von Chamisso" , Phycological newsletter, 1997, Vol. 33 No. 1
R.G. Beidleman, California's Frontier Naturalists, Berkley-Los Angeles-London, University of California Press, 2006
S. D. McKelvey, Eschscholtz and Von Chamisso Spend a Month at the Bay of San Francisco, "Fremontia", Vol. 26:3 , July 1998, pp. 20-25.