Altre Cactaceae:
Schlumbergera |
CarnegieaCarnegiea Britton & Rose N.L. Britton, J.N. Rose, Journal of the New York Botanical Garden 9(107): 187–188. 1908. In onore di Andrew Carnegie Se ne parla nel post Il miliardario Carnegie, il cactus gigante e il laboratorio del deserto Carnegea è un genere monotipico della famiglia Cactaceae, rappresentata da un'unica specie, C. gigantea, nota con il nome comune saguaro. E' un endemismo del deserto di Sonora occidentale, tra Messico e Arizona meridionale, con qualche propaggine fino alla California sudorientale. Termofila, non supera l'altitudine di 1400 metri sul livello del mare; solitamente cresce su pendii rocciosi in aree desertiche o semidesertiche. E' la più nota specie di cactus a candelabro, tanto da essere assurta a simbolo dei deserti americani, anche se spesso è confuso con altre specie ed associato a zone in cui in realtà non cresce allo stato spontaneo.
Gli esemplari giovani hanno aspetto molto diverso da quelli adulti. Non sono ramificati, ma presentano un fusto colonnare, eretto, con 11-15 costolature, fittamente ricoperte di lunghe spine, portate in areole ben distanziate. Solo intorno ai 50-70 anni la pianta raggiunge la maturità sessuale e comincia a sviluppare rami o braccia, con 19-25 coste arrotondate e poco profonde, con spine più ravvicinate e brevi. Può superare i 15 metri e vivere circa 150 anni. I fiori, e di conseguenza i frutti, sono portati agli apici dei rami, lontani dai predatori, ma accessibili agli impollinatori e agli uccelli che si cibano dei frutti, provvedendo alla dispersione dei semi. I fiori, bianchi e vistosi, hanno un diametro di oltre 10 cm, si aprono poco prima del tramonto e durano meno di una giornata; sono dotati di migliaia di stami che producono grandi quantità di polline, necessario per permettere l'impollinazione incrociata dei numerosi ovuli (i fiori sono auto incompatibili), Impollinati da pipistrelli, api, e varie specie di uccelli, sono seguiti da frutti ovoidali, rossastri a maturazione, ciascuno dei quali contiene migliaia di semi. Dotato di radici molto robuste, è in grado di approfittare delle poche piogge immagazzinando acqua nel fusto, che in un esemplare adulto può contenere 4 o 5 tonnellate di acqua. |