Cliffortia L. C. von Linné, Species Plantarum 2: 1038, 1753
In onore di George Clifford Se ne parla nel post Linneo, Clifford e l'Hortus Cliffortianus
Cliffortia è il più importante genere della famiglia Rosaceae dell'Africa australe (la famiglia è poco rappresentata in quest'area). Comprende circa 120 specie, 114 delle quali si concentrano nella piccola area del Cape Floral Kingdom, come risultato di un eccezionale processo di speciazione (è uno dei 13 generi dell'area con più di 100 specie); 8 specie si spingono più a nord (Drakensberg, Highveldt, Zul-Natal), tre toccano l'Africa centro-oreintale (Zanzibar, Ghana, Kenia). Mentre le specie del Capo - sono tipiche dell'ambiente del fynbos, l'equivalente sudafricano della macchia mediterranea - vivono dal livello del mare all'area montana, quelle delle altre zone vivono solo in quota. E' difficile darne una descrizione generale, perché la caratteristica fondamentale delle Cliffortiae è la variabilità. L'unico elemento costante sono i fiori, piccoli, privi di petali, portati all'ascella delle foglie, solitari o raccolti in piccole spighe, unisessuali; i fiori maschili hanno tre o quattro sepali e un numero variabile di stami; quelli femminili possono avere uno o due stigmi multifidi, spesso simili a piccole piume, che si protendono dal calice. Molto variabili sono il portamento e le dimensioni: C. arborea (una specie oggi rara, presente nel karoo) è un vero e proprio alberello, mentre C. graminea è un'erbacea. La maggior parte delle specie si presentano come arbusti molto ramificati che sono stati definiti "ericoidi": come molte piante del fynbos infatti assomigliano a eriche, alti in genere intorno a 1-2 metri. La forma delle foglie è estremamente variabile; possono essere raccolte in gruppi di tre, oppure in ciuffi, o ancora in corte gemme laterali. In molte specie sono aghiformi, in altre lanceolate, in altre ancora ovate. Il frutto è un achenio. Molto discussa dai botanici è la modalità di riproduzione. Le Cliffortiae sono piante anemofile, e a quanto pare la maggior parte - ma forse non la totalità delle specie - è dioica. Il mistero è dato dal fatto che, per alcune specie, non si conoscono, o si conoscono pochissime, piante con fiori maschili. Si è perciò ipotizzato che i fiori femminili possano produrre semi senza essere impollinati (questa riproduzione è detta apomittica e corrisponde alla partenogenesi del regno animale). Per convergenza evolutiva, alcune specie sono molto simili a diverse altre specie del fynbos, tanto che quando non sono in fiore sono difficili da identificare. In un sito sudafricano, ho trovato questa affermazione spiritosa: quando nel fynbos trovi una pianta che non sai cos'è, potrebbe essere una Cliffortia.
Uno sguardo su...
Cliffortia ferruginea L. f. è un arbusto tappezzante che in natura vive nelle bassure e nei versanti collinari più bassi, usualmente lungo i corsi d'acqua, dalla penisola del Capo a Port Elizabeth. E' una delle poche specie ad essere utilizzata in Sud Africa come ornamentale; forma infatti rapidamente densi tappeti alti 30-50 cm. Ha piccole foglie ovoidali, dentate (possono ricordare quelle del suo parente Pyracantha), verde scuro, lucide e coriacee; i fiori, insignificanti e minuscoli, sono da bianchi a rosati. Le foglie vengono utilizzate in tisana contro il mal di testa.
Cliffortia ruscifoliaL. è molto comune nelle aree rocciose del Capo occidentale, dove cresce anche sulle pareti a picco, cui si abbarbica con le forti radici in grado di penetrare nelle fessure. E' un arbusto molto ramificato, alto fino a 1,5 m, con i rami fittamente coperti di foglie, raggruppate strettamente insieme o fascicolate, lanceolate o ovato-lanceolate, acuminate, con punta pungente. Può essere dioica o monoica. I fiori maschili hanno una dozzina di stami, quelli femminili un calice tubolare verde-brunastro, appiattito, da cui si protende uno stigma rosso che assomiglia a una piccola piuma.