Gentiana

Altre Gentianaceae:
Bartonia
Gentianella
Gentianopsis
Gentianothamnus
Swertia

Gentiana

Gentiana L.
C. von Linné, Species Plantarum, 1: 227, 1753

Possibilmente in onore di Genzio di Illiria
Se ne parla nel post Re Genzio e le genziane

Gentiana è un vasto genere della famiglia Gentianaceae, che comprende circa 360 specie, distribuite principalmente nelle aree montane dell'Europa, dell'Asia e del Nord America. La massima presenza si registra in Cina (con circa 250 specie); poche specie sono presenti nell'America centrale, nelle aree andine dell'America meridionale, in Marocco e in Australia. Vive in una varietà di habitat alpini, dai prati alle foreste, dalle aree paludose a quelle sabbiose o ciottolose.
Sono piante erbacee, annuali, biennali o perenni. Hanno foglie opposte; quelle basali sono disposte a rosetta. I fiori, solitari o raggruppati in infiorescenze cimose, sono per lo più pentameri (cioè con 5 petali e 5 sepali). Il calice è fuso fino a circa metà, a volte diviso alla base da un lato, spesso con una membrana interna. La corolla tubolare, a forma di imbuto, campanulata o ad urna, raramente rotata, presenta pieghe (plicae) tra i lobi. L'ovario è sessile o con un prolungamento a colonna (ginoforo), con i nettari alla base; lo stilo è breve o assente. Il colore dominante è l'azzurro o blu scuro, ma in alcune specie abbiamo anche bianco, crema, rosso.
Impossibile, vista la vastità e la varietà di un genere, per altro molto noto e amato anche nei giardini, accennare anche solo alle specie più note. Sotto ne esaminerò una piccolissima selezione, basandosi su criteri forzatamente soggettivi. Rinvio dunque ad alcuni siti dovi si potranno trovare informazioni più specifiche.

Il sito più importante è il Gentian Research Network, coordinato dalla Rutgers University e dedicato alla famiglia Gentianaceae. Sul genere Gentiana segnalo in particolare questa pagina, con una presentazione generale e una lista di specie. Le immagini di molte specie, in ordine alfabetico, sono ricercabili in questa pagina.
Il genere è ben rappresentato nelle montagne europee (Pirenei, Alpi, Carpazi) con una quarantina tra specie e sottospecie. In Italia ne abbiamo 24. Per una loro rassegna, rimando alle schede di Acta Plantarum (qui l'indice ricercabile per famiglie e generi).
Il sito gentians.be, purtroppo non aggiornato da parecchi anni, propone vari articoli di approfondimento e un'ampia lista di specie, accompagnate da una fotografia e solo in alcuni casi da una scheda descrittiva compilata.
Le 238 specie cinesi sono ottimamente presentate in Flora of China. Qui la pagina d'accesso, con le chiavi dicotomiche e l'accesso alle sezioni presenti in Cina (da cui si potrà accedere alle singole specie).
Una selezione delle specie più adatte alla coltivazione in giardino roccioso è proposta dall'enciclopedia on-line di Alpine Graden Society (qui la pagina di accesso).
Una buona guida alla scelta delle migliori genziane da coltivare in giardino in questo articolo di Dave's Garden.
Piante legate ad ecosistemi fragili, attraenti e ricercate anche per le proprietà medicinali, molte specie di genziana sono a rischio. Qui quelle segnalate nella lista rossa. Tra di esse anche la nostra troppo amata (a suo rischio) G. acaulis. Si ricorda che in Italia tutte le specie sono protette e ne è vietata la raccolta.

Uno sguardo su...

Gentiana acaulis L. è probabilmente la specie più nota, quella che nell'immaginario collettivo associamo istintivamente alla parola "genziana". Nota anche come genziana di Koch, è un'erbacea perennante con radice legnosa, fusiforme; scapo fiorale molto breve (5-10 cm), foglie basali a rosetta aderenti al suolo. I fiori solitari hanno calice campanulato, con 5 denti ovato-ottusi o acuti, corolla imbutiforme azzurro intenso con 5 lobi acuminati, intervallati da piccole appendici e fauce più chiara punteggiata di verde. E' una specie montana dell'Europa meridionale (Pirenei, Alpi, Balcani). Vive nelle praterie alpine asciutte, preferibilmente su substrati silicei, acidi e poveri di calcio, tra 1000 e 3000 metri di altitudine. Come in altre specie di genziana, la radice contiene glucosidi amari con proprietà digestive; sebbene ne sia vietata la raccolta, è utilizzata per aromatizzare liquori.
Forma un gruppo con altre specie affini che se ne distinguono per il diverso substrato o per la diffusione geografica. G. clusii Perr. & Songeon vive su substrati calcarei; è molto affine a G. acaulis, da cui si distingue per i denti del calice, che si attenuano gradualmente dalla base all'apice e sono lunghi metà o più della corolla; talvolta le due specie vivono in aree molto vicine, ma caratterizzate da suoli diversi. G. ligustica R. Vilm. & Chopinet è diffusa nelle Alpi sud-occidentali (dal Moncenisio al Finalese). G. alpina Vill., di dimensioni più contenute, con foglie più brevi e quasi totalmente priva di scapo, vive su suoli poveri di calcare, nei Pirenei, nel Giura, nelle Alpi occidentali e centrali in Francia, Italia e Svizzera. G. angustifolia Vill., con foglie lineari-lanceolate, è presente nei Pirenei, nel Giura e nelle Alpi sud-occidentali. G. dinarica Beck è specie delle Alpi orientali e dei Balcani (ex Jugoslavia e Albania).

Gentiana asclepiadea L. , nota come genziana minore, è un'erbacea perenne con robusto rizoma legnoso, alta fino a 80 cm. Ha foglie opposte, lanceolate, acuminate all'apice, con nervature evidenti parallele al margine. I fiori, portati all'ascella fogliare a gruppi di 1-3, privi di picciolo, sono grandi, penduli o inclinati; hanno calice campanulato con 5 denti, corolla azzurro-violacea (esistono anche forme bianche), con striature più chiare e lobi acuti. Predilige i terreni calcarei, in boschi umidi, radure fresche, tra 300 e 2200 m circa. E' presente nelle Alpi, nei Balcani, nei sistemi montuosi dell'Europa centrale e orientale, nella penisola anatolica, nel Caucaso. Fin dall'antichità è una reputata pianta officinale: il suo nome è infatti associato a Asclepio (in latino Esculapio), dio della medicina. Le radici hanno proprietà febbrifughe, vermifughe, digestive, antinfiammatorie, stimolanti. E' la pianta ospite (insieme a G. penumonanthe) dei bruchi della farfalla azzurra Maculinea alcon. Estremamente decorativa, è anche coltivata nei giardini. 'Knigthshayes' è una cultivar con fiori blu scuro e fauce bianca.

Gentiana bavarica L. è la più nota delle piccole genziane, quelle che in molte aree vengono chiamate "genzianelle" (creando un'involontaria confusione con il genere Gentianella). E' un endemismo alpino, presente in tutto l'arco alpino. Pianta della fascia subalpina (1300-3000 m), vive su morene, in vallette nivali, su greti e ambienti umidi, su rocce sia silicee sia calcaree. E' un'erbacea perenne alta tra 5 e 15 cm. Le foglie inferiori, verde-giallastro, da obovate a spatolate, non formano rosetta ma si presentano più o meno embricate; quelle cauline, lievemente più grandi, si dispongono a coppie (3 o 4) lungo il fusto. I fiori solitari, portati su un peduncolo di 2-15 mm, sono posti all'apice dei fusti fiorali; il calice di forma campanulata ha denti incisi profondamente, triangolari, verde scuro; il tubo corollino è lungo quanto il calice. La corolla è azzurro intenso con fauce biancastra e 5 lobi molto allargati. Anche G. bavarica fa parte di un gruppo di numerose specie affini. Tra di esse G. rostanii Reut. ex Verlot, endemismo delle Alpi occidentali; G. brentae Prosser & Bertolli, un endemismo esclusivo del massiccio del Brenta; G. verna L., a fioritura molto precoce; G. nivalis L., con lobi acuti all'apice.

Gentiana lawrencei Burkill è originaria delle praterie alpine del Tibet e della Cina nordoccidentale. E' una perenne erbacea con steli teneri e decombenti, lunghi 15-20 cm, foglie lineari-lanceolate, quelle basali lunghe circa 4 cm, quelle caulinari più brevi con punta arcuata. I fiori solitari, lunghi 5-6 cm, hanno corolla imbutiforme con lobi appuntiti, intervallati da piccoli denti, azzurro chiaro con fauce biancastra con striature e puntinatura blu-verdastra. Come le altre orientali, fiorisce a fine estate. G. lawrencei var. farreri è lievemente più grande e con tubo più stretto. Il nome specifico è un omaggio a J.J.T. Lawrence Bart (1831-1913), collezionista e presidente della Royal Horticultural Society

Gentiana lutea L., nota con il nome comune di genziana maggiore, predilige i suoli calcarei, in prati e pascoli delle montagne dell'Europa meridionale e centrale (Pirenei e altri massicci iberici, Massiccio centrale, Giura, Alpi, Appennini, Monti dei Balcani, Carpazi). E' un'erbacea perenne di dimensioni molto maggiori delle altre specie; può essere alta da 40 a 140 cm. E' dotata di un robusto rizoma ramificato e fusto cavo, semplice e eretto. Le foglie basali, opposte, picciolate, ellittiche, lunghe fino a 30 cm e large fino a 15 cm, hanno venature parallele evidenti; le foglie caulinari sono più piccole e lanceolate. I fiori, raccolti in verticilli di 3-10 all'ascella fogliare, hanno corolla gialla, con 5-6 lobi. A crescita molto lenta, fiorisce per la prima volta a dieci anni di età; longeva, più raggiungere 40-60 anni di vita. Conosciuta fin dall'antichità per le sue virtù stomatiche, febbrifughe, toniche, è molto ricercata in liquoreria per la preparazione di liquori e aperitivi. Raccolta indiscriminatamente per questo scopo, è oggi divenuta rara. Per questo è protetta su tutto il territorio nazionale, con divieto di raccolta. Inoltre, avvengono talvolta casi di avvelenamento dovuti alla confusione con Veratrum album, una specie tossica che vive negli stessi ambienti, soprattutto perché la raccolta avviene in periodo di riposo vegetativo (da ottobre a aprile); per altro, anche le piante secche possono essere distinte con facilità osservando la disposizione delle foglie sul fusto: alterne nel veratro, opposte nella genziana. Le piante destinate agli usi officinali e liquoristici sono, ovviamente, coltivate; il maggiore produttore ed esportatore è la Francia.

Gentiana makinoi Kusn. è originaria dell'isola Honsu in Giappone, dove vive in aree umide di alta montagna. Il nome specifico è un omaggio al grande botanico giapponese T. Makino (1862-1957). Dotata di forti rizomi e di un fusto eretto, alto 30-45 cm, ha portamento cespuglioso. Le foglie sono strettamente ovate, lunghe 3-6 cm, con apice appuntito, verde glauco. I fiori, azzurro profondo, campanulati, sono raccolti in verticilli fino a 7. Fiorisce nella tarda estate e in autunno. Ne sono state selezionate diverse cultivar orticole: 'Marsha' ha fiori blu elettrico; 'Royal Blue' è alta e ha fiori blu profondo; 'Alba' è bianca: 'Blue Magic' ha portamento compatto e fiori azzurro chiaro; 'Luis Easy Blue' fiorisce fin dall'inizio dell'estate con fiori blu medio; 'White Magic' ha portamento compatto e fiori bianchi. Le cultivar più alte sono utilizzate anche per i fiori recisi.

Gentiana punctata L. vive su pascoli alpini, luoghi rocciosi, cespuglieti, con substrato preferibilmente siliceo, tra 1500 e 2600 m. nelle Alpi e in altri massicci montuosi dell'Europa centrale e meridionale (in particolare nei Balcani e nei Carpazi). In declino, è inserita nella lista rossa delle piante a rischio. E' un'erbacea perenne con robusto rizoma legnoso e fusti eretti semplici, alta 20-50 cm. Le foglie sono opposte, ovali-ellittiche, quelle basali peduncolate, quelle caulinari sessili, più strette e appuntite rispetto a G. lutea. L'infiorescenza è un breve verticillo di 2-5 fiori all'apice dei fusti, all'ascella dei fiori superiori; i fascetti inferiori hanno 1-2 fiori, quelli terminale 2-6. Il calice è campanulato e indiviso, con 5-8 denti irregolari eretti; la corolla è gialla punteggiata esteriormente di bruno-violetto, con forma ad urna e lobi acuti.

Gentiana purpurea L. è una specie relitta, presente solo nelle Alpi e in Scandinavia. Circa metà della popolazione vive in Norvegia; è nota solo una stazione in Svezia. Nelle Alpi è presente in Baviera, in Svizzera e su entrambi i versanti (francese e italiano) delle Alpi occidentali; rara, è anch'essa una specie a rischio inclusa nella lista rossa. La principale minaccia è la raccolta delle radici, usate anch'esse come medicinale e per aromatizzare liquori. E' un'erbacea perenne alta 20-.60 cm, con rizoma legnoso e fusto cavo, spesso sinuoso e arrossato. Le foglie, da ovali a lanceolate, verde brillante, hanno 5 nervature molto marcate convergenti all'apice. I fiori sono riuniti in verticilli all'ascella delle foglie superiori e all'apice del fusto; hanno corolla purpurea, gialla e più o meno punteggiata internamente, campanulata, con 5-8 lobi eretti e ottusi. Esistono anche alcune forme totalmente gialle, o più raramente bianche.

Gentiana septemfida Pall. è originaria del Caucaso, della Turchia e dell'Asia centrale. E' un'erbacea perenne a bassa crescita (fino a 15-20 cm) con fusti ascendenti o prostrarti, foglie opposte ovate, con apice appuntito, verde chiaro. Alla fine dell'estate produce cime terminali di 1-8 fiori campanulati blu brillante o blu porpora, con fauce bianca e striata. E' considerata di coltivazione relativamente agevole. G. septemfida var. lagodechiana ha fusti ramificati, quasi prostrati, con un singolo fiore per ogni stelo, raramente 2 o 3.

Gentiana sino-ornata Balf. f. è originaria del Tibet, dello Yunnan e del Sichuan. Scoperta da George Forrest nel 1904, da allora è diventata la più nota e apprezzata delle genziane orientali coltivate nei giardini europei per le preziose fioriture autunnali. E' un'erbacea perenne semi-sempreverde nana (5-7 cm) con rami prostrati che formano densi cuscini. I fiori, singoli, imbutiformi, sono azzurro puro con fauce bianca striata di verde e viola. E' molto apprezzata in Gran Bretagna, dove ne sono state sviluppate cultivar e ibridi con altre specie. 'Alba' è la forma bianca con striature esterne verdi; 'Angel's Wings' è bianca con striature interne blu; 'Shot Silk' è blu scuro soffuso di porpora; 'Glendevon' è azzurro cielo e molto fiorifera; 'Midnight' è blu scuro e tardiva; 'Delft' ha fiori bianchi con lobi e lacinie blu; 'Eugen Allerbester' è blu intenso; 'Dark Blue Perfection' è blu oltremare, con fauce striata.