Lorenzo FreylinoDedicatario di Freylinia Se ne parla nel post Il conte Freylino e l'albero della libertà Pietro Lorenzo Freylino (1754-1820) apparteneva a una famiglia che, sebbene di antica nobiltà, ebbe il momento di massimo splendore nel Settecento quando alcuni suoi membri si legarono strettamente ai Savoia come finanzieri e consiglieri di Stato. Il primo membro eminente fu il bisnonno Pietro Lorenzo, consigliere di commercio e "primo uffiziale di Finanze", che nel 1706 ottenne il titolo comitale. Suo figlio Pietro Antonio Freylino nel 1710 egli acquistò metà del feudo di Pino d'Asti, divenendo il primo conte conte di Pino; nel 1725 acquistò dai Baronis metà del feudo di Buttigliera d'Asti, aggiungendo ai suoi titoli anche questo feudo; nel 1729 fu sindaco di Torino e nel 1731 ministro delle Finanze. Il figlio Pietro Giuseppe, padre del nostro, nel 1771 acquisì l'altra metà del feudo di Buttigliera d'Asti; nel 1766 fu consigliere di Stato e Presidente del Consiglio di Stato dal 1774 al 1779.
Tra i beni alienati dal conte Baronis nel 1771 c'era anche un palazzo, affacciato sulla piazza del paese, con l'annesso giardino. Fin dal 1773 Lorenzo Freylino iniziò a trasformarlo in un orto botanico privato, ricco di statue, fontane, giochi d'acqua e soprattutto di piante rare venute da tutto il mondo; per qualche anno fu diretto da Giovanni Battista Rossi, successivamente giardiniere capo dei conti Borromeo all'isola Bella e poi direttore dei Regi giardini di Monza. Dal 1782 il suo principale collaboratore divenne Maurizio Pangella. Nel 1785 Freylino diede alle stampe primo catalogo, che elenca 953 specie seguendo la classificazione linneana. Con l'assistenza di Pnagella, l'opera venne costantemente aggiornata, con due edizioni ampliate in francese nel 1812 e nel 1818. Membro della Società reale di agricoltura di Torino e membro corrispondente dell'Accademia delle scienze, Freylino era ben inserito nell'ambiente dei botanici e dei botanofili piemontesi, sono documentati rapporti con Allioni, il marchese de Spin, Balbis, Colla; come gli ultimi due, egli era di idee giacobine e negli anni rivoluzionari e napoleonici rivestì diverse cariche pubbliche, fino a divenire maire di Buttigliera tra il 1809 e 1812. Probabilmente dopo la restaurazione si ritirò a vivere a Buttigliera. Alla sua morte nel 1820, non avendo eredi diretti, lasciò tutti i suoi beni all'amico e collaboratore Maurizio Pangella. Il testamento fu impugnato dai diversi parenti e si aprì una lunga controversia legale che disperse e rovinò il patrimonio. Probabilmente Pangella continuò per qualche anno ad occuparsi del giardino che tuttavia presto scomparve. |
Fonti
Famille Freylin, https://fr.wikipedia.org/wiki/Famille_Freylin
"Freylino, Francesco Lorenzo de", in Atlante del Giardino italiano, a cura di V. Cazzato, Vol. 1, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 2009
Famille Freylin, https://fr.wikipedia.org/wiki/Famille_Freylin
"Freylino, Francesco Lorenzo de", in Atlante del Giardino italiano, a cura di V. Cazzato, Vol. 1, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 2009