Granman QuassiQuassi (Kwasi, Kwesi) nacque intorno al 1690 in Costa d'oro (attuale Ghana); apparteneva all'etnia Akan e il suo nome indica che nacque di domenica (presso il suo popolo il nome dei figli maschi era derivato dal giorno di nascita). Il suo vero nome probabilmente era Kwasimukamba (o Kwesi Mukamba). Da bambini fu rapito e venduto come schiavo a mercanti olandesi che lo portarono in Suriname (Guyana olandese). Nel 1712, avrebbe dimostrato la sua devozione al padrone suonando l'allarme in occasione di un attacco del corsaro francese Jacques Cassard; da quel momento ne conquistò la fiducia e fu impiegato nel commercio con gli indiani arawak; da loro imparò la lingua e gli usi tradizionali delle piante medicinali.
Secondo la testimonianza di Stedman, un ufficiale scozzese al servizio degli olandesi che lo conobbe molti anni più tardi, fu intorno al 1730 che Quassi mise a punto un rimedio dalla composizione segreta, a base di Quassia amara, che utilizzò con successo contro le febbri intermittenti (cioè malariche) che imperversavano nel paese. Consolidò così la sua fama di dresiman, "guaritore" ma anche lukuman, "indovino". Oltre a preparati medicinali, creava e vendeva amuleti detti obiah; inoltre per la sua fama di chiaroveggente era consultato per trovare uno schiavo fuggito o scoprire il colpevole di un avvelenamento. Il suo prestigio come uomo di medicina e chiaroveggente gli guadagnò il nome Graman, "grand'uomo". Il Suriname viveva una situazione potenzialmente esplosiva: la percentuale di neri (25 per ogni bianco), per lo più provenienti da aree africane con forti tradizioni guerriere come appunto il Ghana, e la vicinanza di molti territori inesplorati dove trovare rifugio avevano reso endemiche le rivolte. Molti neri si rifugiarono nelle foreste, dove diedero vita a comunità libere di maroon, in conflitto permanente con i piantatori schiavisti e le autorità olandesi. In questo scontro, Quassi si schierò decisamente con questi ultimi. Fin dagli anni '30, fu premiato per il suo zelo con una placca o una targa d'oro con la scritta "Quassi, fedele ai bianchi". Sappiamo che servì la Corte di polizia come guida; molto sicuro di sé e del suo ruolo, agiva in modo molto indipendente, tanto da mettersi in un urto con il direttore della piantagione Timotibo, il francese D'Anglade, che lo giudicava troppo indipendente e insolente tanto che lo fece gettare in prigione. Al contrario, il governatore del Suriname, Mauricius, lo apprezzava e ne propose l'acquisto alla Compagnia mineraria; al rifiuto di questa lo acquistò egli stesso, impiegandolo nel commercio con gli indigeni e come guida. Inoltre gli chiese di insegnare la lingua franca dei neri e l'arawak a suo figlio. Nel 1747 gli restituì la libertà. Per circa un quarantennio, Quassi fu il principale mediatore tra bianchi e neri, non senza ambiguità. L'episodio più ambiguo si ebbe nel 1754; a suo dire, mentre raccoglieva erbe per le sue pozioni, fu rapito da un gruppo di maroon Saramaka e per un anno visse nel loro villaggio come servo; in occasione di una seconda scorreria allo scopo di fare altri prigionieri, si offrì di fare loro da guida, ma riuscì a fuggire e guidò i bianchi contro il villaggio. Secondo la versione Saramaka, si sarebbe invece introdotto tra di loro come spia. In ogni caso, i bianchi furono respinti e uccisi e Quassi, in segno di spregio, fu lasciato vivere ma mutilato dell'orecchio destro. Nelle guerre tra bianchi e maroon degli anni settanta, Quassi (che ormai aveva circa ottant'anni) diventò il principale consigliere delle truppe impiegate contro i maroon, formate da neri e mercenari bianchi. Grazie ai suoi servigi ai bianchi e alla sua attività di guaritore divenne un uomo ricco e, dalla fine degli anni sessanta, un piantatore egli stesso. Aveva una piantagione nella valle del Perica, dove faceva lavorare indiani arawak; nel 1772 fu incendiata dai maroon. Nel 1776. il governatore Nepveu lo inviò in Olanda, dove fu presentato allo Stadolder che gli donò un elegante abito europeo. L'anno successivo gli fu donata una lussuosa casa a Paramaraibo, a spese della Società del Suriname (uno dei rami della Compagnia olandese delle indie occidentali). Morì intorno al 1780, ultranovantenne. Su Quassi, possediamo una breve testimonianza di Rolander, che gli fece visita nel 1755: su di lui giravano molte storie, si diceva che era adorato da alcuni, mentre altri lo sospettavano di stregoneria; a lui sembrò un uomo molto semplice, più versato in storie da donnette che in magia nera. |
Fonti
Graman Quassi; the african slave in Surinam who discovered bitter (quassia) tonic for treating fever without side effects, http://kwekudee-tripdownmemorylane.blogspot.it/2014/06/graman-quassi-african-slave-in-surinam.html
The controversal Quassie, https://surinameafricanheritage.wordpress.com/2015/06/25/suriname-african-slaves-the-controversial-quassie-quassia/
Graman Quassi; the african slave in Surinam who discovered bitter (quassia) tonic for treating fever without side effects, http://kwekudee-tripdownmemorylane.blogspot.it/2014/06/graman-quassi-african-slave-in-surinam.html
The controversal Quassie, https://surinameafricanheritage.wordpress.com/2015/06/25/suriname-african-slaves-the-controversial-quassie-quassia/