Dillenia

Altre Dilleniaceae;
Hibbertia

Dillenia

Dillenia L.
C. von Linnaeus, Species Plantarum 1: 535. 1753

In onore di Johann Jacob Dillenius
Se ne parla nel post Il professor Dillenius e l'uomo che mise l'intera botanica in confusione

Dillenia è un genere della famiglia delle Dilleniaceae che comprende 70-100 specie di arbusti, piccoli alberi e liane diffusi in un'area disgiunta che comprende Madagascar, India, Cina, Sud Est asiatico, Malaysia, Australia settentrionale e alcune isola dell'Oceania, fino alle Fiji. Sempreverdi o raramente decidui, hanno corteccia rossastra, grigia o bruna. Le foglie sono semplici, alternate, talvolta con ali amplessicauli persistenti. I fiori, solitari o in racemi, sono vistosi, con 4-5 sepali carnosi, petali generalmente assenti e numerosissimi stami, spesso quelli interni con antere più lunghe; i carpelli, da 5 a 20, sono parzialmente fusi. Il frutto sferoidale è racchiuso tra i sepali allargati e ha carpelli che si aprono lungo la sutura ventrale o non si aprono.

Uno sguardo su...

Dillenia alata Banks ex DC. è originaria delle foreste pluviali di Malaysia, Nuova Guinea e della costa del Territorio del Queensland settentrionale in Australia. E' un piccolo albero che può raggiungere i 10 metri, con grandi foglie ovate, lucide, dapprima rossastre quindi verde scuro a maturazione, caratterizzate da piccioli alati. I fiori, dal diametro di 5-8 cm, hanno cinque sepali giallo brillante e stami rossi; per quanto vivano solo un giorno, sono presto sostituiti da altri, in una spettacolare fioritura che si protrae per due mesi. Molto vistosi i frutti, una bacca carnosa deiscente che aprendosi rivela valve rosso-rosato che contengono frutti neri.

Dillenia indica L. è un arbusto cespuglioso o un piccolo albero espanso, con chioma arrotondata. In natura è presente in India, Cina e Indonesia, ma è stato introdotto in coltivazione in altre aree tropicali. Ha grandi foglie lucide, dentate, con venature marcate, lunghe fino a 30 cm. In estate produce fiori solitari con cinque sepali candidi, dal diametro di 20 cm o più, seguiti da frutti sferici verde-giallastro, larghi fino a 10 cm, eduli.

Dillenia philippinensis Rolfe è un albero sempreverde di medie dimensioni endemico delle Filippine, dove è anche coltivato in giardini e alberate. Alto fino a 15 metri, ha radici a contrafforte e fusto eretto che si ramifica a metà altezza. Le foglie, coriacee, sono da ovate a ellittiche o obovate, lunghe fino a 25 cm, con margini dentati. I fiori, vistosi, con cinque sepali candidi e numerosi pistilli rossi in due giri, possono avere un diametro di 15 cm. I frutti, bacche tondeggianti dal diametro di 6-8 cm, sono eduli e racchiusi in grandi sepali carnosi.

Dillenia retusa Thunb. è endemica dell'isola di Sri Lanka, dove è segnalata nelle foreste delle colline Bolampatti e Anamalai. Fu raccolta e descritta per la prima volta da Carl Peter Thunberg, di passaggio quando era diretto in Giappone. E' un albero di medie dimensioni, con grandi foglie alternate o disposte a spirale, con base acuta e apice ottuso, profondamente venate, irsute nella pagina inferiore, glabra in quella superiore. La corolla, dal diametro di 6-8 cm, ha cinque petali candidi obovati che circondano i numerosi stami rossastri, riuniti in due serie e sottesi da cinque carpelli giallo verdastri, che poi racchiuderanno il frutto, uno pseudocarpo indeiscente, arancio a maturazione.

Dillenia suffruticosa (Griff ex Hook.f. & Thomson) Martelli è un grande arbusto espanso alto 6-10 metri, presente nelle foreste secondarie del Sud Est asiatico, ma anche introdotto in altre aree tropicali. E' stata scelto come pianta nazionale del Brunei. Ha foglie alternate intere, profondamente venate, con picciolo alato, lunghe fino a 12 cm. I fiori, riuniti in racemi, sono giallo brillante e privi di profumo. Il frutto è una capsula rosata deiscente con semi viola avvolti in un arillo rosso brillante; è mangiato da uccelli e scimmie.
Questa specie fu raccolta durante i suoi viaggi in Malesia da Beccari e fu descritta e assegnata al genere Dillenia dal suo allievo Ugolino Martelli (1960-1834), che ne studiò gli erbari. Precedentemente era stato descritta da Griffith, che l'aveva assegnata al genere Wormia, come W. suffruticosa.