In onore di John Boswell Se ne parla nel post Profumo d'incenso: lo zio di Boswell e la Boswellia
Boswellia è un genere della famiglia Burseraceae che comprende una ventina di specie di grandi arbusti e alberi di piccole o medie dimensioni diffusi in Africa centrale, Corno d'Africa, penisola arabica e subcontinente indiano, con centro di diversità in Yemen. Hanno grande importanza culturale e commerciale perché dalla loro resina si ottiene il vero incenso, o franchincenso. Privi di spine, hanno corteccia che spesso si sfoglia ed essudano un olio aromatico che solidifica in resina, talvolta con un lattice biancastro. Proprie di zone molto aride, sono stagionalmente spoglianti (durante i mesi più caldi la pianta va in estivazione), con foglie raccolte all'apice dei rami, usualmente imparipennate ma unifogliate o trifogliate in due specie di Socotra. Talvolta hanno stipole caduche. Le foglioline sono subalternate, variamente crenate o serrate, o intere. I fiori, raccolti in pannocchie o racemi, hanno calice persistente con cinque lobi, corolla con cinque petali liberi e dieci stami inseriti attorno a un cospicuo disco anulare, in due file di cinque. I frutti sono pseudocapsule ovoidali e angolate con da 2 a 5 loculi ciascuno dei quali contiene un seme.
Uno sguardo su...
Boswellia frereana Birdw. è un albero nativo della Somalia settentrionale, dove è noto con i nomi dhidhin o maydi. Il nome specifico ricorda William Edward Frere, Membro del Consiglio di Bombay; la fonte primaria non spiega il motivo di questa dedica. L'incenso che ne deriva è noto come incenso copto o incenso d'Etiopia. E' un piccolo albero che può giungere a 8 metri d'altezza, ma solitamente più piccolo, con chioma espansa e rada; vive sugli altopiani costieri, in suolo arido e roccioso, incluse le rocce a picco. La sua resina contende la palma a quella di B. sacra per l'alta qualità.
Boswellia papyrifera (Caill. ex Delile) Hochst. è la più diffusa specie africana, presente nelle foreste aride di una vasta area che va dall'Africa centrale al corno d'Africa. E' un albero che spesso supera i 12 metri, con corteccia da biancastra a marrone chiaro e chioma arrotondata e irregolare con i rami che tendono a disporsi a ombrello. Ha grandi foglie composte, con 11-29 foglioline da strettamente ovate a oblunghe, ondulate o dentate ai margini. E' monoica e ha fiori molto profumati, da bianchi a rosa, raccolti in pannocchie terminali. La riduzione dell'ambiente naturale e l'eccessivo sfruttamento ne hanno diminuito fortemente il numero, tanto che la specie, un tempo molto abbondante, è considerata a rischio.
Boswellia sacra Flück. vive nelle boscaglie desertiche, su rocce argillose, le pareti dei burroni e nelle oasi delle montagne costiere della penisola arabica meridionale (Oman, Yemen). E' un albero resinoso in tutte le sue parti, alto fino a 8 metri, con corteccia che tende a sfogliarsi; solitamente ha molti tronchi, ma può anche presentarne uno solo. Alla base il tronco tende a ingrossarsi a forma di cuscinetto per meglio ancorarsi alle rocce. La chioma è espansa e disordinata, con le foglie riunite all'apice dei rami. I fiori, raccolti in racemi terminali, hanno i petali gialli, seguiti da frutti con 3-5 angoli. Questa specie ha alimentato il commercio dell'incenso fin dalla più remota antichità, identificato con il mitico olibanum.
Boswellia serrata Roxb. è nativa del subcontinente indiano, dove è presente in gran parte dell'India e del Pakistan. E' di dimensioni maggiori rispetto alle altre specie, potendo raggiungere i 20 m. Ha corteccia giallastra che si sfoglia in fiocchi papiracei. Ha foglie imparipennate, alternate, raccolte agli apici dei rami, con 15-31 foglioline opposte o subopposte, da ellittiche a oblungo-lanceolate. Ha fiori bisessuali bianchi raccolti in racemi terminali. Oltre che per la resina, è nota alla medicina ayurvedica per le proprietà antinfiammatorie.