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BanisteriopsisBanisteriopsis C.B.Rob. C. B. Robinson, in J. K. Small, North American Flora 25(2): 131. 1910 In onore di John Banister Se ne parla nel post John Banister, il primo naturalista residente d'America Banisteriopsis è un vasto genere della famiglia Malpighiaceae che comprende una sessantina di arbusti, piccoli alberi, rampicanti legnosi e liane diffusi nelle foreste pluviali e nelle savane dell'America tropicale, dal Messico all'Argentina, con centro di diversità in Brasile con oltre quaranta specie. Molte di esse fanno parte della vegetazione caratteristica delle savane del Cerrado, dove la forma più comune è quella di piccoli arbusti legnosi molto ramificati alla base, che occasionalmente assumono portamento rampicante, avvolgendosi anche su stessi. Le specie che vivono nella foresta pluviale sono invece esclusivamente rampicanti, o meglio liane, che possono formare densi intrichi.
E' uno dei più vasti e più diversificati generi della famiglia, come si deduce anche dalla sua intricata storia tassonomica. Molte specie inoltre sono assai variabili, con una conseguente ampia sinonimia. La caratteristica più evidente è il frutto che si apre in tre samare con un'ala dorsale. Tutte le specie sono legnose; hanno foglie semplici, opposte e decussate, di forma e dimensioni molto variabili, con piccioli più brevi nelle specie arbustivi, più lunghi in quelle sarmentose, glabre ma più spesso pelose e pubescenti, con ghiandole in genere marginali; i fiori sono per lo più raccolti in umbelle o tirsi terminali, hanno cinque sepali per lo più a simmetria bilaterale, con ghiandole alla base, cinque petali liberi ungulati, spesso con margini arricciati, quello superiore in molte specie più grande e tendenzialmente eretto, in altre tutti delle stesse dimensioni, gialli, bianchi o rosa. Questi ultimi spesso sbiadiscono con l'età, divenendo crema o giallo burro. I frutti, come si è detto, sono schizocarpi che si aprono in tre samare alate. Alcune specie sono note per gli effetti allucinogeni, dovuti alla presenza nella scorza di alcaloidi i principali dei quali sono l'armina, l'armalima e la tetroidroarmina. Banisteriopisis caapi, detta anche "liana degli spiriti" o "liana dei morti" è il principale componente dell'ayahuasca, cui dà anche il nome, un decotto psichedelico utilizzato nelle pratiche sciamaniche nell'area amazzonica. Ad esempio, in Ecuador viene preparato facendo bollire i fusti di B. caapi e B. inebrians (che però oggi sono considerate sinonimi) insieme alle foglie di Psychotria viridis (Rubiaceae). Il decotto è ritenuto in grado di liberare l'anima permettendole di scoprire i piani dei nemici, di fare visita alle tribù amiche e di assicurarsi l'amore. Uno sguardo su...
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