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FallopiaFallopia Adans. M. Adanson, Familles des Plantes, 2: 274, 277 (1763) Presumibilmente in onore di Gabriele Falloppio Se ne parla nel post Il ricettario di Gabriele Falloppio Fallopia è un genere della famiglia delle Polygonaceae con una travagliata storia tassonomica. Creato da Adanson che lo separò da Polygonum, nell'Ottocento non fu generalmente accettato. Solo intorno agli anni '70 del Novecento, grazie alla revisione di Holub, venne definitivamente considerato un genere a sé, anche se - fino al momento attuale - non c'è accordo universale sulla sua consistenza; alcuni autori vi includono Reynoutria come sezione, mentre altri lo considerano un genere a sé. Anche se i due generi sono interfertili e producono ibridi, la separazione è confermata dalle analisi filogenetiche, che assegnano Fallopia, Reynoutria e Muhlenbeckia alla stessa clade, nota come RMF.
Falloppia in senso stretto comprende una dozzina di specie di rampicanti erbacei o arbustivi, annuali o perenni, originari delle aree temperate o subtropicali dell'emisfero boreale, con centro di diversità in Cina; due specie sono americane, tutte le altre sono eurasiatiche. F. convolvulus è presente anche in Nord Africa. Decidue, hanno radici da fibrose a legnose, rizomatose in alcune specie e fusto che volubile si attorciglia ai supporti, da erbaceo a legnoso. Le foglie semplici, alternate, dotate di picciolo, con lamina da ovata a cordata e margine intero, sono provviste di ocrea tubolare, con apice obliquo o troncato. I fiori sono raccolti in infiorescenze racemose con un unico asse (una della principali differenze con Reynoutria), hanno perianzio persistente penta-partito; i tepali esterni sono più larghi, in genere carenati o alati; 8 stami, stili molto brevi con stimma capitato. I frutti sono acheni ovoidali e trigoni. Uno sguardo su...![]()
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