Jan e Caspar CommelinDedicatari di Commelina Dei due Commelin si parla nel post Hortus Malabaricus: un capolavoro interculturale I dedicatari del genere Commelina sono due esponenti di quella borghesia mercantile che, dopo la rivoluzione e il distacco dalla Spagna, erano diventati la classe egemone nella Repubblica delle Province Unite. La continuità e le differenze tra i due membri della famiglia illustrano bene anche la parabola di tale strato sociale: il primo è un mercante che grazie alla ricchezza ha scalato i vertici della politica almeno a livello locale ed ha saputo unire al successo commerciale e politico gli interessi scientifici; il secondo è semplicemente un medico e uno scienziato, in una fase in cui la Repubblica tendeva a trasformarsi in monarchia costituzionale e il potere era sempre più nelle mani di un'oligarchia ristretta.
Jan Commelin Jan Commelin (1629-1692) apparteneva a una nota famiglia della borghesia intellettuale, i Commelin (sono note anche le grafie Commelijn e Commelinus, ma questa è la forma da lui stesso preferita); il padre Isaac era uno storico e geografo e aveva fondato una casa editrice. Jan nacque nel 1629 a Leida, ma ben presto la famiglia si trasferì ad Amsterdam. Mentre il fratello Caspar gestiva l'impresa di famiglia - era tipografo ed editore dei primi giornali e di bestseller - Jan divenne un importante mercante di medicinali, fornitore degli ospedali e delle farmacie di Amsterdam e altre città. Questa attività gli permise sia di arricchirsi sia di ricoprire cariche sempre più prestigiose nella politica cittadina. Il 1672 fu un anno di torbidi nei Paesi Bassi, con l'invasione del paese da parte di Luigi XIV e la violenta contrapposizione tra la fazione repubblicana (capeggiata da de Witt) e il partito orangista, che premeva per conferire maggiore potere al giovane principe Guglielmo d'Orange. Con il prevalere di quest'ultimo, tutti i posti importanti divennero appannaggio degli orangisti. Tra di questi evidentemente c'era anche Jan Commelin, che proprio in quell'anno entrò a far parte del Consiglio cittadino. Più tardi sarà uno dei quattro borgomastri di Amsterdam. Da buon borghese illuminato, accanto agli affari e alla politica, Jan coltivava anche gli studi scientifici. Nel 1676 pubblicò il primo libro, Nederlantze Hesperides, che è essenzialmente la rielaborazione di trattati italiani sulla coltivazione degli agrumi. Due anni dopo firmerà un contratto con van Rheede come curatore dell'Hortus Malabaricus. Probabilmente fu scelto anche per la sua ottima conoscenza dell'ambiente editoriale, come figlio e fratello di un editore. L'enorme lavoro svolto per portare a compimento l'impresa non impedì a Jan di dedicarsi ad altre attività. Nel 1682, quando la città decise di fondare un Hortus Medicus nella nuovo quartiere di De Plantage, ne fu nominato commissario, insieme a Joan Huydecoper van Maarsseveen, borgomastro della città. A questo incarico nel 1689 aggiungerà la sovrintendenza di tutte le aree coltivate di Amsterdam. Va sottolineato che il ruolo di Commelin era più amministrativo che scientifico; infatti la cattedra di botanica all'Hortus era tenuta da Frederik Ruysch. Jan trovò anche il tempo di scrivere due opere di botanica di una certa importanza: nel 1683 Catalogus plantarum indigenarum Hollandiae, di fatto la prima flora dell'Olanda; nel 1687 la prima parte del catalogo dell'Hortus medicus, in cui descrisse 2200 piante, molte delle quali esotiche arrivate in Olanda dall'Asia, dall'Africa meridionale e dalle Americhe. L'opera venne stampata dalla casa editrice di famiglia. Morì nel 1692, lasciando incompleti sia l'ultimo volume dell'Hortus Malabaricus sia la seconda parte del catalogo dell'Hortus Medicus. De Plantage, l'area verde in cui nel 1682 fu fondato l'Hortus medicus di Amsterdam è sopravvissuta ai secoli e oggi è un'oasi nel cuore del città. Molte informazioni nel sito De Plantage; scoprirete che l'orto botanico di Amsterdam, De hortus, erede dell'Hortus medicus, è ancora là dove lavoravano i due Commelin. Per apprezzare il giardino, le serre, le collezioni di piante rare non tralasciate una visita virtuale. |
Caspar CommelinCaspar (1668-1731) era figlio dell'omonimo fratello editore di Jan. Nel 1692 iniziò a frequentare i corsi di medicina e botanica all'Università di Leida. Laureatosi nel 1694 con una tesi sui lombrichi, rientrò ad Amsterdam dove cominciò ad esercitare la professione medica. Nel 1696, quando il titolare Peter Hotton si trasferì a Leida, fu nominato botanico dell'Hortus Medicus - ancora in collaborazione con Ruysch - e incominciò a lavorare alle opere lasciate incompiute dallo zio: predispose un indice dell'Hortus Malabaricus; scrisse un catalogo delle piante medicinali dell'orto botanico di Amsterdam; infine nel 1698 completò il secondo volume del catalogo dell'istituzione.
Nel 1701, con il titolo di praelector exoticis, divenne responsabile e dimostratore delle piante esotiche, mentre Ruysch si occupava di quelle indigene. Dato che gli interessi di quest'ultimo si concentravano sempre più sull'anatomia e sulla zoologia, nel 1706 Caspar Commelin divenne professore di botanica dell'Hortus medicus. La carriera accademica e i crescenti impegni in campo medico (nel 1707 diventò medico della VOC e nel 1711 ispettore del Collegium Medicum) misero di fatto termine all'attività pubblicistica; si limitò a pubblicare due appendici al catalogo dell'Orto botanico: nel 1706 Horti medici Amstelaedamensis Plantae Rariores et Exoticae; nel 1724 Caspari Commelini Horti Medici Amstelaedamensis plantarum usualium catalogus. Morì nel 1731. Dal primo matrimonio di Caspar, nel 1704 era nato un figlio omonimo del padre. Aveva seguito le orme di quest'ultimo, laureandosi in medicina a Leida e iniziando la carriera medica ad Amsterdam. Tuttavia morì a soli trent'anni, senza lasciare alcuna opera degna di nota. E' il terzo petalo, poco appariscente, della Commelina. |
Fonte
D.O. Wijnands, The Botany of the Commelins, Rotterdam 1983
D.O. Wijnands, The Botany of the Commelins, Rotterdam 1983