José OrtegaNon conosciamo né il luogo né la data di nascita di Josè Ortega (o Hortega) y Hernandez. Sappiamo che nel 1732 aveva una farmacia a Madrid, in Calle de la Montera - l'edificio esiste ancora e reca una targa in suo ricordo. Nel 1733 nel retrobottega fondò un'accademia scientifica privata, la Tertulia Literaria-Medico-Quimico-Fisica, che nel 1734, grazie all'approvazione del sovrano Filippo V, si trasformò nella Real Academia Medica Matritense (primo nucleo della futura Real Academia Nacional de Medicina). Di questa istituzione Ortega fu segretario perpetuo e dal 1738 al 1746 ne redasse in gran parte le "Effemeridi", cioè il bollettino mensile. Pubblicò anche diverse memorie su argomenti vari.
Nel 1740 entrò al servizio dell'esercito, inizialmente come assistente del Farmacista principale Joan Minuart. In quel decennio venne nominato farmacista di corte e in quella veste ricevette diversi incarichi, anche delicati. Il re Ferdinando VI lo inviò in missione quasi segreta presso diverse capitali europee in modo che indagasse - sotto il pretesto di un viaggio per motivi di salute - sullo status scientifico e la moralità di noti accademici europei, in vista della creazione di un'Accademia delle scienze anche in Spagna e della scelta dei membri stranieri. Il suo interesse per le novità della scienza europea è dimostrato anche dalla traduzione del saggio dell'abate Nollet sull'elettricità. Intanto era diventato anche Farmacista principale dell'esercito e direttore del Collegio dei farmacisti di Madrid; nel 1751, in coincidenza con l'arrivo di Loefling in Spagna, propose al segretario di stato la creazione di un orto botanico reale, richiesta che reiterò nel 1754, sostenendo la nomina di Quer a primo professore. Nato finalmente il Real Jardin botanico, fu uno dei suoi vicedirettori. Mentre Loefling era in Venezuela, fu lui a fare da tramite con Linneo per l'inoltro della corrispondenza con l'allievo. Dopo la morte di questi, probabilmente fu lui a assicurare l'invio a Linneo degli esemplari e degli appunti gli che permisero la stesura dell'Iter ispanicum, cioè del diario della spedizione botanica dello sfortunato apostolo in Spagna e Sud America. Curò l'educazione del nipote Casimiro Gomez Ortega, che alla sua morte nel 1761 ne divenne l'erede universale. |
Fonti
E. Insua Lacave, La biblioteca de José Quer un botanico ilustrado en la Espana del siglo XVIII, https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwj9sq3Tpc_KAhXGVhQKHUcDCGAQFggfMAA&url=http%3A%2F%2Fdigital.csic.es%2Fbitstream%2F10261%2F57857%2F1%2FLA%2520BIBLIOTECA%2520DE%2520JOS%25C3%2589%2520QUER%2520definitivo.pdf&usg=AFQjCNEx3wuWvApMyOVCUp3-a-F7HLYB-w&sig2=QE7yIDuKE1KXZzCkRaaIzQ
E. Insua Lacave, La biblioteca de José Quer un botanico ilustrado en la Espana del siglo XVIII, https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwj9sq3Tpc_KAhXGVhQKHUcDCGAQFggfMAA&url=http%3A%2F%2Fdigital.csic.es%2Fbitstream%2F10261%2F57857%2F1%2FLA%2520BIBLIOTECA%2520DE%2520JOS%25C3%2589%2520QUER%2520definitivo.pdf&usg=AFQjCNEx3wuWvApMyOVCUp3-a-F7HLYB-w&sig2=QE7yIDuKE1KXZzCkRaaIzQ