Perovskia

Altre Lamiaceae:
Elsholtzia
Gmelina
Lepechinia
Monarda
Monardella

Perovskia

Perovskia Kar.
G.S. Karelin, Bulletin de la Société Impériale des Naturalistes de Moscou 14: 15. 1841

Dedicatario di Perovskia
Se ne parla nel post Il generale Perovskij e il "Grande gioco"

Perovskia è un genere della famiglia delle Lamiaceae che comprende nove specie di suffrutici a foglia caduca, nativi dell'Asia centrale (il centro di diversità) e sudoccidentale. Di portamento eretto e molto ramificato, sono alti tra 50 e 150 cm. Hanno foglie opposte, talvolta intere, più spesso profondamente divise, aromatiche, grigio-verdi. I fiori, sessili o retti da un breve picciolo, sono raccolti in verticillastri terminali. Di piccole dimensioni, ma molto numerosi, hanno calice tubolare e due labbri, quello superiore da intero a tripartito o denticolato. La corolla può essere azzurra, viola, rosa, giallastra, più raramente bianca. I frutti sono acheni obovati, bruni e glabri.
Originarie degli ambienti aridi anche di altura, dove superano i 3000 metri d'altitudine, crescono i luoghi aperti, assolati, con terreno povero e ben drenato. Come altre specie di questa famiglia, le foglie contengono oli essenziali con proprietà officinali, soprattutto antimicrobiche e febbrifughe, sfruttati in farmacologia. Nel giardini, è per lo più coltivata P. atriplicifolia: in alcuni vivai sono disponibili anche P. scophulariifolia e P. abrotanifolia, nei paesi d'origine coltivata come pianta medicinale. Passiamo in rassegna le specie con la rispettiva distribuzione:

Perovskia abrotanoides Kar. (Tibet, Kirghizistan, Turkmenistan, Afghanistan, Iran, Pakistan, India himalayana occidentale); è simile a P. atriplicifolia, da cui si distingue per le foglie più grandi e bipennate;
Perovskia angustifolia Kudrjasch. (Kirghizistan, Tagikistan);
Perovskia artemisioides Boiss. (Iran, Pakistan); contiene oli essenziali con proprietà antimicrobiche;
Perovskia atriplicifolia Benth; nota come "salvia russa", anche se è originaria di Afghanistan, Pakistan, Himalaya occidentale (Tibet e Xinjiang);
Perovskia botschantzevii Kovalevsk & Kochk. (Kirghizistan, Tagikistan, Afghanistan); il nome specifico è un omaggio a Viktor Petrovič Bočancev (1910-1990), botanico e tassonomista russo;
Perovskia × intermedia Lazkov ; è un ibrido naturale tra P. abrotanoides × P. angustifolia, originario del Kirghizistan; alcune cultivar commercializzate come P. atriplicifolia (ad esempio la popolare 'Blue Spire') dovrebbero forse essere assegnate a questa specie ibrida;
Perovskia kudrjaschevii Gorschk. & Pjataeva (Kirghizistan, Kazakistan); il nome specifico ricorda il botanico S.N. Kudrjašev (1907-1943), autore di una importante flora dell'Uzbekistan (1941);
Perovskia linczevskii Kudrjasch. (Tagikistan); il nome specifico ricorda il russo Igor Aleksandrovič Linčevskij (1908-1997), un botanico molto influente, che intraprese molte spedizioni in diverse aree, tra cui l'Asia centrale; una curiosità: questa specie e P. virgata non furono pubblicate da S.N. Kudrjašev (il cui nome d'autore è Kudr.), ma dalla botanica G.L. Kudrašova;
Perovskia scrophulariifolia Bunge (Kirghizistan, Tagikistan);
Perovskia virgata Kudrjasch. (Tagikistan).

Uno sguardo su...

Perovskia abrotanoides Kar. è un robusto arbusto perenne deciduo dal portamento espanso, che può raggiungere 1 metro e mezzo d'altezza, assai ramificato fin dalla bse, con fusti legnosi alla base, quindi erbacei. Le foglie, da verdi a grigio-argenteo, intensamente profumate, sono bipennate e lunghe fino a 10 cm. A metà estate produce infiorescenze di piccoli fiori tubolari azzurro-violetto, con stami più lunghi dello stilo (una caratteristica distintiva rispetto alla simile P. atriplicifolia). Nella medicina tradizionale dell'Iran, dove cresce ai margini delle strade di montagna in zone aride e fredde, viene utilizzata per curare e prevenire diverse affezioni come ricostituente, antisettico, antireumatico, antinfiammatorio e antimicrobico. Tali proprietà medicinali sono state confermate dalle ricerche chimiche e farmacologiche.

Perovskia atriplicifolia Benth è molto simile alla precedente, con cui forma ibridi naturali. E' di dimensioni lievemente più contenute (da 1 m a 1.2 m), ha foglie ovate, profondamente incise, grigio verdi, lunghe fino a 5 cm. I piccoli fiori tubolari (con stami più brevi dello stilo) viola-azzurri si aprono dalla fine dell'estate al primo autunno e sono riuniti in pannocchie appiattite e molto ramificate, lunghe fino a 30 cm. Come altre specie, ha una lunga storia come pianta officinale nelle medicine tradizionali. Il suo fumo avrebbe effetti euforizzanti. In alcune aree i suoi fiori vengono anche mangiati, oltre ad essere utilizzati per produrre un colorante blu.
Introdotta nei giardini britannici all'inizio del '900, fu molto apprezzata dai teorici del giardino naturale come William Robinson o Gertrude Jekyll per il portamento e la lunga fioritura. Il suo successo presso il largo pubblico data però dagli anni '90 del Novecento, anche grazie alla rusticità e alla resistenza alla siccità. Il successo è testimoniato anche dalla selezione di numerose cutivar, alcune delle quali però potrebbero essere ibridi con P. abrotanoides o P. angustifolia. Tra di esse, 'Litte Spire', di dimensioni contenute (60-90 cm), che non richiede sostegno, e fioritura precoce già a giugno; 'Lacey Blue' è ancora più compatta (fino a 6 cm), con portamento a cuscino e fiori blu-lavanda; 'Blue Spire' è invece vigorosa con fiori blu scuro; 'Filigrant', molto simile alla precedente, ha foglie incise fin quasi alla nervatura; 'Longin' ha fiori blu-lavanda e foglie argentee non dentate.

Perovskia scrophulariifolia Bunge è un arbusto di circa un metro, di portamento più aperto e lasco rispetto alle specie precedenti. Le foglie grigioverdi e assai aromatiche non sono incise, ma intere con margini dentati. I fiori, raccolti in spighe terminali, sono blu chiaro; la fioritura si prolunga da giugno a settembre. Originaria delle aree semidesertiche dell'Asia centrale, è particolarmente resistente alla siccità e non teme il gelo.