Anne MonsonAnne Monson, nata Vane (1726-1776), era figlia di Henry Vane, conte di Darlinghton, e di Grace Fitzroy, bisnipote di Carlo II (il che le creò la fama, probabilmente falsa, di essere una nostalgica degli Stuart). Nel 1746, dopo una chiacchierata fuga d'amore, si sposò con un giovane vedovo, Charles Hope-Vere, da cui ebbe due figli. Nel 1757, durante una lunga assenza del marito, impegnato nel rituale grand tour, rimase incinta in seguito a una relazione con un amante sconosciuto. Il marito chiese il divorzio (al tempo, un atto inusuale che richiedeva un Atto del parlamento). Non molto tempo la nascita del figlio illegittimo, Anne si risposò con un militare di carriera, George Monson (non è provato se egli fosse il padre del bambino; dal matrimonio tra i due non nacquero figli).
Fu probabilmente questo scandalo, che la fece allontanare dalla corte e la separò per sempre dai suoi stessi figli, che spinse lady Monson a approfondire gli studi di scienze naturali. Sostenne attivamente James Lee, un promettente vivaista, e nel 1760 lo incoraggiò a tradurre la Philosophia Botanica di Linneo di cui lady Ann fu una delle prime seguaci in Inghilterra, dove ancora dominava ampiamente il sistema di Ray. Secondo la testimonianza di E. Smith, la traduzione si dovrebbe almeno in parte a lei, che per evitare ulteriori scandali non volle che il suo nome comparisse sul frontespizio di un'opera a stampa. Collezionista dei "tre regni della natura", negli anni '60 e '70 fu un figura nota nell'ambiente dei naturalisti, evidentemente meno puritani degli esponenti del ton, il bel mondo britannico. Non è documentato se abbia fatto altri viaggi in India prima dell'ultimo, ma probabilmente rimase in Inghilterra mentre il marito percorreva una eccellente carriera militare (attivamente impegnato nella guerra dei sette anni, nel 1760 fu nominato colonnello e nel 1764 fu ricevuto dal re, per poi essere nominato nel 1769 comandante del 50° reggimento di fanteria, di stanza a Calcutta). Sicuramente si trovava a Londra negli anni '60; risalgono a questi anni diverse testimonianze di amici e allievi di Linneo che ne frequentavano la casa, un ritrovo dei naturalisti britannici e una tappa obbligata per i "linneani" in visita in Inghilterra. Furono essi a invitare Linneo a dedicarle un genere, sia come incoraggiamento allo studio della botanica da parte delle donne, sia come riconoscimento per l'importante ruolo svolto da lady Ann nella diffusione del sistema linneano in Gran Bretagna. Un altro contatto comune fu sicuramente James Lee, divenuto corrispondente di Linneo e tramite tra lui e lady Monson per scambi di semi e esemplari naturalistici. Nella primavera o estate del 1774 Ann Monson partì per Calcutta, dove avrebbe raggiunto il marito. Fece scalo a Città del Capo, dove raccolse piante e animali con l'aiuto di Francis Masson e Carl Peter Thunberg. A Calcutta fu una figura riconosciuta e brillante della comunità britannica (famosa ad esempio come abile giocatrice di whist) e continuò a incrementare le sue collezioni. Vittima del clima tropicale, morì tuttavia nel 1776, seguita pochi mesi dopo dal marito. |
Fonti
C. Horwood, Gardening Women: Their stories from 1600 to the present, Virago Press, London 2010
C. Horwood, Gardening Women: Their stories from 1600 to the present, Virago Press, London 2010