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KrascheninnikoviaKrascheninnikovia Gueldenst. J.A. von Gündestädt, Novi Commentarii Academiae Scientiarum Imperalis Petropolitanae 16: 551. 1772 In onore di Stepan Petrovič Krašeninnikov Se ne parla nel post Stepan Krašeninnikov e l'esplorazione della Kamčatka Krascheninnikovia è un piccolo genere della famiglia Amaranthaceae (un tempo Chenopodiaceae). Il numero di specie è discusso, a causa dell'estrema variabilità della specie più diffusa, K. ceratoides (L.) Guldenst. cui oggi sono ricondotti diversi taxa un tempo considerati specie a sé. Piante della steppa arida, sono arbusti assai cespitosi densamente coperti di peluria argentea; anzi, proprio la presenza di tricomi stellati distingue questo genere da quelli affini. I rami, sempre inermi, sono eretti, quelli basali legnosi, quelli fiorali erbacei. Le foglie alternate, petiolate, di piccole dimensioni, hanno forma molto variabile, da lineare a lanceolata. Le infiorescenze ascellari comprendono fiori unisessuali, quelli maschili, più numerosi e collocati nella parte inferiore, protetti da grandi brattee tomentose simili a foglie, quelli maschili collocati all'apice e muniti di due brattee più piccole densamente irsute. Anche i semi sono ricoperti da fini peli setacei che li fanno assomigliare a batuffoli di cotone.
La specie principale è K. ceratoides (L.) Guldenst. con un vastissimo areale che va dall'Europa centrale all'America settentrionale (cui vanno aggiunte alcune stazioni isolate in Nord Africa, Spagna, Austria), con probabile centro di diffusione in Siberia. Ad essa sono state ricondotte K. arborescens (Losinsk.) Czerep., K. compacta (Losinsk.) Grubov, K. eversmanniana (Stschegl. ex I.G.Borshch.) Grubov, K. lenensis (Kuminova) Tzvelev, K. pungens (Popov) Czerep., tutte eurasiatiche. E' passata al rango di sottospecie la nordamericana K. lanata (Pursh) A.Meeuse & A.Smit, oggi K. ceratoides subsp. lanata (Pursh) Heklau. Plants of the World accetta ancora come specie indipendenti K. fruticulosa (Pazij.) Czerep., presente in Cina e Asia nordorientale e K. lutens Steud. (sulla quale però non si trovano informazioni recenti), ma probabilmente anche queste andranno ricondotte alla polimorfa K. ceratoides. |